“Non ci vado alle celebrazioni per i 30 anni della fondazione di Forza Italia. Io avrei fatto una giornata di silenzio. L’unica cosa che resta di Silvio è l’azienda. Meloni erede del Cav? In qualche modo sì”. Parla il cofondatore di FI

La voce allegra: “Sa cosa ho fatto con parte parte del legato che mi ha lasciato Silvio?”. No. Cosa ha comprato, una villa? “Ho comprato il manoscritto originale del ‘Mastro Don Gesualdo’ di Verga. Sarà esposto nella biblioteca siciliana che sto costruendo ad Agrigento”. Dice così Marcello Dell’Utri, nel giorno in cui ricorrono i trent’anni dalla fondazione di Forza Italia. Il partito che lui ha fondato insieme a Silvio Berlusconi.

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Milano 1982, vicedirettore del Foglio. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi erasmiana a Nottingham. Un tirocinio in epoca universitaria al Corriere del Mezzogiorno (redazione di Bari), ho collaborato con Radiotre, Panorama e Raiuno. Lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.

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“Cosa resta del mio amico Berlusconi? Le ceneri”. Intervista a Marcello Dell’Utri

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26.01.2024

“Non ci vado alle celebrazioni per i 30 anni della fondazione di Forza Italia. Io avrei fatto una giornata di silenzio. L’unica cosa che resta di Silvio è l’azienda. Meloni erede del Cav? In qualche modo sì”. Parla il cofondatore di FI

La voce allegra: “Sa cosa ho fatto con parte parte del legato che mi ha........

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