La chiamano familiarmente “Ilaria”, come Anita la moglie di Garibaldi. Qualcuno tra i dem la vorrebbe pure candidare alle europee. La descrivono come Spinelli a Ventotene, ma è soltanto una ragazza col manganello
Ilaria come Anita, come la moglie di Garibaldi. Così la chiamano quelli del Pd col gusto tutto speciale di fare il marketing giusto. Tuttavia, poiché non è Nelson Mandela, e non è nemmeno un’eroina della Resistenza andata a combattere la guerra di Spagna contro il nazifascismo, ma è bensì una giovane militante dei centri sociali che è stata arrestata a Budapest con un manganello telescopico nello zaino, resta incomprensibile come possa il Pd trasformare Ilaria Salis in una sua paladina.
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Milano 1982, vicedirettore del Foglio. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi erasmiana a Nottingham. Un tirocinio in epoca universitaria al Corriere del Mezzogiorno (redazione di Bari), ho collaborato con Radiotre, Panorama e Raiuno. Lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.