In principio fu Rackete. Da Ilaria Salis a Ghali, passando per Patrik Zaki. Ma siamo sicuri che questi personaggi, considerati paladini, voterebbero per quella parte politica?

Accade a chiunque di sbagliarsi, di cominciare da Rousseau per arrivare al boia di Parigi, di partire con D’Annunzio per ritrovarsi con Farinacci, ma accade solo alla sinistra italiana di partire con Marx e di ritrovarsi con Ghali, di iniziare da Adorno e di arrivare a Dargen D’Amico. Dall’appello con gli orsetti lanciato dal palco di Sanremo per il cessate il fuoco, alla canzone “sono un italiano vero” fino alla richiesta (sempre sanremese) di “fermate il genocidio”, i due cantautori, Ghali e Dargen, hanno mandato in visibilio la sinistra, sono entrati nel cuore di Twitter, delle dichiarazioni alla stampa e degli editoriali della stampa. Solo che questi due eroi che arrivano dopo Patrick Zaki ed Elena Cecchettin, dopo Ilaria Salis e Paola Cortellesi, secondo noi almeno, un po’ la schifano la sinistra. Probabilmente non votano, se votano dubitiamo che votino il Pd, e un po’ sospettiamo che si piazzino in un luogo che più che politico è commerciale. Ghali più o meno ce l’ha pure spiegato con le sue canzoni ispirate, diciamo così, da Gaber: “Ma che politica è questa? / Qual è la differenza tra sinistra e destra? / Cambiano i ministri, ma non la minestra / Il cesso è qui a sinistra, il bagno è in fondo a destra”.

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Milano 1982, vicedirettore del Foglio. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi erasmiana a Nottingham. Un tirocinio in epoca universitaria al Corriere del Mezzogiorno (redazione di Bari), ho collaborato con Radiotre, Panorama e Raiuno. Lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.

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La sinistra e l'eterna ricerca di un eroe

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16.02.2024

In principio fu Rackete. Da Ilaria Salis a Ghali, passando per Patrik Zaki. Ma siamo sicuri che questi personaggi, considerati paladini, voterebbero per quella parte politica?

Accade a chiunque di sbagliarsi, di cominciare da Rousseau per arrivare al boia di Parigi, di partire con D’Annunzio per ritrovarsi con Farinacci, ma accade solo alla sinistra italiana di partire con Marx e di ritrovarsi con Ghali, di iniziare da Adorno e di arrivare a Dargen D’Amico. Dall’appello con gli orsetti lanciato........

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