Secondo tutte le proiezioni alle europee di giugno la Lega passerà da ventinove europarlamentari a cinque, forse sei. Così Alemanno preferisce una decorosa sconfitta per il suo partitino a una debacle che lo associ al grande lesso lombardo
"Meglio perdere da soli che con lui”. L’epitaffio lo ha pronunciato Gianni Alemanno qualche giorno fa, manifestando in privato tutti i suoi dubbi sulla capacità di sopravvivenza elettorale di Matteo Salvini al centro e al sud d’Italia. “Lì la Lega non esiste più”.
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Milano 1982, vicedirettore del Foglio. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi erasmiana a Nottingham. Un tirocinio in epoca universitaria al Corriere del Mezzogiorno (redazione di Bari), ho collaborato con Radiotre, Panorama e Raiuno. Lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.