Davanti a episodi di violenza con protagonisti giovani ritenuti “come tutti gli altri” si registra un sussulto nell’opinione pubblica che richiama a una responsabilità cui non siamo più abituati. Ma questo non può bastare

È tipico delle faccende umane avvertire l’importanza di qualcosa nel momento in cui questo qualcosa incomincia a scarseggiare. E ciò vale sicuramente anche per l’educazione. Per le società del passato essa ha sempre rappresentato un compito; per la nostra sta diventando soprattutto un’emergenza e una sfida. Se fino a ieri sembrava quasi scontato che una generazione dovesse farsi carico dell’educazione e della socializzazione dei “nuovi venuti”, secondo quanto ereditato dai padri, oggi, chi più chi meno, tutti constatiamo la dissoluzione di questa sorta di automatismo. Non soltanto non è più per nulla chiaro che cosa la società si aspetta dai sui membri in termini di socializzazione, ma il clima culturale che si è venuto affermando in questi ultimi decenni è di quelli che inducono a guardare con sospetto qualsiasi pratica educativa che non sia ispirata al principio della neutralità etica. I giovani, si dice, vanno lasciati liberi di scegliere i propri valori e i propri stili di vita; alla parola socializzazione abbiamo preferito addirittura l’“autosocializzazione”: una vera contraddizione in termini, della quale facciamo finta di non accorgerci, ma che di fatto sta alla base di gran parte del disagio che affligge le giovani generazioni e non solo. Niente di strano dunque se in questo contesto sempre più frammentato e addirittura indifferente, neutro, rispetto ai valori, siano andate in crisi le principali agenzie educative: la famiglia e la scuola. Salvo poi perderci in chiacchiere per nascondere la disperazione ogni volta che la realtà, spesso in modo tragico come è accaduto in questi giorni, ne richiama il ruolo insostituibile.

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QOSHE - Il baratro di questo mondo e il coraggio di uscire dall'estetica dell'eccezione - Sergio Belardinelli
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Il baratro di questo mondo e il coraggio di uscire dall'estetica dell'eccezione

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29.11.2023

Davanti a episodi di violenza con protagonisti giovani ritenuti “come tutti gli altri” si registra un sussulto nell’opinione pubblica che richiama a una responsabilità cui non siamo più abituati. Ma questo non può bastare

È tipico delle faccende umane avvertire l’importanza di qualcosa nel momento in cui questo qualcosa incomincia a scarseggiare. E ciò vale sicuramente anche per l’educazione. Per le società del passato essa ha sempre rappresentato un compito; per la nostra sta diventando........

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