La retromarcia della segretaria dopo la rivolta del suo partito. Così i simboli depositati al Viminale raccontano la vita interna dei grandi partiti

Per evitare di andare sotto nel suo partito, ha preferito attaccarsi alla borraccia dell’acqua, deglutire e rimangiarsi tutto. Compagne e compagni, come non detto. Con cinque sorsate durante la diretta Instagram Elly Schlein fa marcia indietro: non ci sarà il suo nome sul simbolo del Pd. Nonostante domenica avesse “usato” l’idea concordata con Stefano Bonaccini, poi stroncata da gran parte degli interventi durante la direzione. Uccellata – per dirla alla Gianni Brera – da tutti i big della maggioranza che la sostengono, la segretaria alla fine ha mollato la presa. Niente nome e nemmeno l’ipotesi di candidarsi come capolista in tutte le circoscrizioni (sarà presente invece solo nelle isole e al centro). Per l’intera mattinata la leader, chiusa al Nazareno, ha registrato le prese di posizione contrarie a questa ipotesi. Per ultima quella di Lucia Annunziata, la capolista civica schierata al sud. Ha sventolato così bandiera bianca, nonostante Igor Taruffi fino all’ultimo le dicesse: andiamo avanti.

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Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.

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Niente Schlein nel simbolo Pd: "Lo facevo per i follower". E ora la leader lancia i manifesti col suo volto

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23.04.2024

La retromarcia della segretaria dopo la rivolta del suo partito. Così i simboli depositati al Viminale raccontano la vita interna dei grandi partiti

Per evitare di andare sotto nel suo partito, ha preferito attaccarsi alla borraccia dell’acqua, deglutire e rimangiarsi tutto. Compagne e compagni, come non detto. Con cinque sorsate durante la diretta Instagram Elly Schlein fa marcia indietro: non ci sarà il suo nome sul simbolo del Pd. Nonostante domenica avesse “usato” l’idea concordata con Stefano........

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