Il governo ha potato un po’ di agevolazioni, ma ne restano tante, auto e casa su tutte
Il governo Meloni ha riproposto anche quest’anno la giungla dei bonus. È vero, ha tagliato e potato (scompaiono incentivi per occhiali, case verdi, acqua potabile, donne, giovani), altri vengono cambiati (Superbonus), ma la maggior parte resta: auto, bollette (fino a marzo), sisma, ecobonus, mutui per under 36, mobili, asili nido, trasporti, colonnine di ricarica, social card, psicologico, cultura. Se ne aggiungono altri due: il bonus mamme sotto forma di decontribuzione e un altro per le automobili, sotto forma di nuova rottamazione. È l’ultimo degli annunci e viene dal ministero per le Imprese e il made in Italy guidato da Adolfo Urso. Non è chiaro da quando e si conoscono solo le linee di fondo, ma chi vuole cambiare la sua vettura si trova già in confusione, avviluppato tra il vecchio e nuovo intrico di liane. L’ecobonus confermato l’anno scorso, viene formalmente riproposto, anche se mancano ancora i decreti attuativi.
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo