Melegnano (Milano) – “Mio figlio Mattia è morto per un’insensata gara tra auto. A otto mesi dall’incidente, il processo a carico del suo investitore non si è ancora aperto. I tempi della giustizia siano più rapidi”. È questo il grido di dolore di Federica Micelli, mamma di Mattia Maiocchi, 19enne di Melegnano scomparso lo scorso marzo in seguito a un drammatico incidente sulla Sordio-Bettola, all’altezza di Mediglia.

Poco dopo le 22, in sella alla sua moto da cross, il giovane stava rincasando da una pizzata con gli amici quando è stato falciato da un’auto che ha effettuato un sorpasso azzardato, invadendo la corsia opposta; alla guida un coetaneo della vittima, 19enne di origine ucraina residente con la famiglia a San Giuliano. L’impatto è stato violento: la moto si è spezzata in due, mentre il centauro è stato sbalzato a metri di distanza, nei campi accanto alla provinciale. Per lui purtroppo non c’è stato nulla da fare.

"L’investitore era in compagnia di alcuni amici. Come da lui stesso dichiarato, avevano due auto e hanno deciso di fare una gara di sorpassi – racconta mamma Federica -. Durante questo assurdo gioco a folle velocità, una delle auto è piombata su Mattia, che procedeva sulla sua corsia di marcia, a 52 chilometri all’ora. Un testimone, che poi ha chiamato i soccorsi, ha raccontato che quella macchina è arrivata come un fulmine. È inaccettabile. Mio figlio non meritava una fine così".

"Mentre Mattia non c’è più, il suo investitore, pur indagato, circola a piede libero, senza che neppure sia stata fissata la prima udienza a suo carico. Servono pene certe e tempi più rapidi per i processi. Niente e nessuno mi restituirà mio figlio, ma è giusto che quel ragazzo paghi per ciò che ha fatto". Un appello che Federica Micelli ha rilanciato anche in occasione di un evento in ricordo delle vittime della strada, organizzato sabato scorso a Melegnano dal Comune e dalla Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta).

Diplomato alle scuole professionali, Mattia Maiocchi lavorava come saldatore a laser in una ditta di Fombio, nel Lodigiano. "Quel lavoro era la sua passione e sognava, un domani, di avere un’azienda tutta sua". L’altra sua passione erano le moto. "Un ragazzo con la testa sulle spalle – così lo ricorda la mamma – La sera dell’incidente, prima di uscire con gli amici, era venuto a trovarmi all’Humanitas, dov’ero ricoverata per un intervento. Ci teneva a starmi vicino. Proprio in ospedale, alcune ore dopo, sono stata raggiunta dall’atroce notizia della sua morte". "Il dolore che si prova nel perdere un figlio è qualcosa che cambia la vita. Mi restano altri due figli, in loro cerco di trovare forza e motivazioni". Lo scorso settembre il Motoclub Melegnano ha dedicato al 19enne un memorial.

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Mattia Maiocchi, la rabbia della mamma: “Mio figlio ucciso per un’assurda sfida tra auto. Il suo assassino gira liberamente”

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23.11.2023

Melegnano (Milano) – “Mio figlio Mattia è morto per un’insensata gara tra auto. A otto mesi dall’incidente, il processo a carico del suo investitore non si è ancora aperto. I tempi della giustizia siano più rapidi”. È questo il grido di dolore di Federica Micelli, mamma di Mattia Maiocchi, 19enne di Melegnano scomparso lo scorso marzo in seguito a un drammatico incidente sulla Sordio-Bettola, all’altezza di Mediglia.

Poco dopo le 22, in sella alla sua moto da cross, il giovane stava rincasando da una pizzata con gli amici quando è stato falciato da un’auto che ha effettuato un sorpasso azzardato, invadendo la corsia opposta; alla guida un coetaneo della vittima, 19enne di origine ucraina........

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