Milano, 4 novembre 2023 –

Non c’è linea della metropolitana milanese per la quale non siano in agenda progetti di prolungamento verso le periferie oggi servite solo da mezzi di superficie o verso l’hinterland o, ancora, verso capoluoghi di provincia, in particolare Monza. In tutto sono previsti 28,1 chilometri di nuove tratte per un investimento che supera i 2,5 miliardi di euro. Quanto ai cronoprogrammi, il quadro è composito e discretamente incerto ma i primi cantieri del terzo tempo della partita delle metropolitane potrebbero aprirsi nel 2025.

È questo il caso di uno dei due prolungamenti che attendono la più datata delle linee sotterranee milanesi, la Metropolitana 1, la rossa: quello verso ovest. Si tratta di costruire 3,3 chilometri di nuovi binari e 3 nuove stazioni nel territorio di Milano: quella al quartiere Baggio, quella al quartiere Olmi e quella in corrispondenza delle via Parri e Valsesia. Il progetto definitivo è stato approvato a settembre 2021, il progetto esecutivo da lì a qualche mese. I bandi di gara dovrebbero essere lanciati e chiusi entro la fine del 2024. Dal 2025, come detto, potrebbero aprirsi i primi cantieri. Il condizionale resta d’obbligo in attesa che i fondi arrivino a destinazione. L’importo dei lavori è infatti salito a 400 milioni di euro, 40 in più del previsto, anche a causa dei rincari di materie prime, materiali e spese di approvvigionamento. Un tema, questo, trasversale a tutti i progetti di estensione delle linee del trasporto pubblico. Solo due settimane fa il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha però confermato con nota ufficiale la copertura dell’ultima tranche di finanziamento, pari a 145 milioni. Dal Comune di Milano fanno sapere che l’iter potrà definitivamente partire non appena la somma sarà trasferita. Tira tutt’altra aria intorno all’altro prolungamento che riguarda la M1, quello verso nord, verso Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo-Monza, in programma già dal 2011. La nuova tratta si estenderà per 1,9 chilometri e sarà scandita da due fermate: Sesto Restellone e Monza-Bettola (al confine con Cinisello). L’inaugurazione sarebbe dovuta avvenire per l’Expo di Milano del 2015 ma, tra inadempienze di privati, contenziosi legali, riaggiudicazioni ed extracosti, si è finiti in stallo. Una svolta si è avuta un mese fa, quando alcune lavorazioni sono ripartite. Ora si sta verificando la possibilità di continuare i lavori con la ditta che li ha già in affidamento e che aveva manifestato la volontà di farsi da parte anche a causa degli extracosti, pari a 30 milioni. La previsione più ottimistica è far partire le prime corse nel secondo semestre del 2027.

Dalla linea più datata all’ultima arrivata. Pochi giorni fa, la Giunta milanese ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica del prolungamento della Metropolitana 4, la blu, fino a Segrate. Oggi il capolinea est è all’aeroporto di Linate. Da qui sono previste due nuove fermate, entrambe nei confini segratesi, per un totale di 3 chilometri. La prima fermata sarà al quartiere San Felice, la seconda sarà quella di Segrate Porta Est. Qui, in corrispondenza del nuovo capolinea, la metropolitana incontrerà la stazione dell’alta velocità ferroviaria per un interscambio su ferro tra rete urbana, interurbana e nazionale. Ora si tratta di approvare il progetto definitivo, poi quello esecutivo, quindi si potrà passare alle gare e ai lavori. I rincari hanno fatto lievitare i costi: occorrono 470 milioni di euro. Ma 420 sono già stanziati, bisogna reperire i 50 mancanti. Più indietro i piani per prolungare la M4 nella direzione opposta, verso ovest, oltre il capolinea di San Cristoforo Fs. La società MM ha condotto studi di fattibilità su più ipotesi: dal prolungamento di una sola fermata, a Buccinasco, a quella di 4 nuove fermate, arrivando quindi fino a Trezzano sul Naviglio attraverso Buccinasco e Corsico. Sul tavolo, però, c’è anche un altro piano: migliorare il servizio potenziando la linea ferroviaria Milano-Mortara, in capo a Trenord. Un piano allo studio della Regione. Non va dimenticato che la M4 è l’unica linea incompleta: oggi i treni corrono dall’aeroporto di Linate fino a San Babila, nel centro di Milano, ma solo a fine 2024 sarà inaugurata l’intera tratta.

Per quanto riguarda la Metropolitana 2, la verde, si valuta da tempo il prolungamento verso nord, da Cologno Monzese a Vimercate. In questi anni alcuni progetti sono stati bocciati dalla Corte dei Conti. MM è ripartita da zero nel 2019 e ha redatto 2 nuovi studi di fattibilità. I Comuni interessati (Brugherio, Carugate, Agrate, Concorezzo e Vimercate) hanno preferito riorientarsi su un sistema di trasporto più leggero, ossia una metrotranvia di 12 chilometri con 10 fermate per una spesa stimata in 600 milioni. La progettazione della nuova linea di superficie è all’inizio. Avanti con la Metropolitana 3, la gialla. È in fase di redazione un piano di fattibilità tecnica ed economica per un prolungamento di 4,4 chilometri dal capolinea sud-est di San Donato fino a Peschiera Borromeo, scandito da due fermate: San Donato-De Gasperi e Peschiera. Il costo si aggira intorno ai 500 milioni. Altro nodo caldo è l’estensione della gialla fino a Paullo: anche in questo caso, però, l’ipotesi più plausibile è ricorrere ad una metrotranvia. Stesso copione per il prolungamento dal capolinea nord di Comasina: qui si procederà con la riqualificazione della tratta da 11,5 chilometri della metrotranvia che da Milano conduce a Limbiate, attraversando Cormano, Paderno Dugnano, Senago e Varedo. L’investimento vale 180 milioni, oggi ne mancano 29,5 ma il Mit ha rassicurato.

Punta verso Monza anche la M5. Già redatto il progetto definitivo per raggiungere il capoluogo brianzolo dal capolinea di Bignami attraverso 11 fermate e 13 chilometri di tracciato. L’opera è stata finanziata con oltre 900 milioni ma il problema sono, di nuovo, gli extracosti, pari a 300 milioni. Prima di indire le gare si dovrà chiarire il quadro dei finanziamenti. Una certezza però c’è: la previsione di inaugurare la tratta nel 2027 non è più attuale, ci vorranno almeno due anni in più. Per quanto riguarda il versante ovest della lilla, lo studio di fattibilità condotto da MM sembra restituire un quadro solido per il prolungamento oltre il capolinea di San Siro Stadio. La prospettiva è quella di due ulteriori fermate – una a Quarto Cagnino ed una a Quinto Romano –, entrambe nel territorio di Milano, per un totale di 2,5 chilometri ed un costo di 350 milioni. L’ambizione originale ha subito una sforbiciata: si parlava di arrivare a Settimo Milanese.

L’ultima grande suggestione è la Metropolitana 6, la rosa. La linea era finita nel dossier di candidatura all’Expo ai tempi della Giunta guidata da Letizia Moratti, poi è sparita dal dibattito per farvi ritorno solo di recente. Il sindaco Giuseppe Sala ha chiarito che si sta pensando ad una Circle Line che corra dal Mind, nuovo nome del sito Expo, fino al quartiere di Santa Giulia, periferia sud della città, senza tappe in centro. La progettazione è appena all’inizio. A chiudere il quadro ci sono altre metrotranvie, oltre la Milano-Limbiate. In agenda, anzi in cantiere, la Desio-Seregno, opera di 14,5 chilometri per la quale i lavori sono partiti nel 2023 e dureranno 3 anni. Quindi la metrotranvia di Santa Giulia, che collegherà Rogoredo alla fermata Repetti della M4. I cantieri dovrebbero chiudersi entro il 2026. Infine la metrotranvia T24 che, lungo 1,3 chilometri di binari, collegherà il quartiere Selvanesco all’Istituto Europeo di Oncologia.

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Metropolitana tra sogni e progetti: periferie, hinterland e pure Monza. Una grande Milano con 2,5 miliardi ma i costi frenano l’entusiasmo

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04.12.2023

Milano, 4 novembre 2023 –

Non c’è linea della metropolitana milanese per la quale non siano in agenda progetti di prolungamento verso le periferie oggi servite solo da mezzi di superficie o verso l’hinterland o, ancora, verso capoluoghi di provincia, in particolare Monza. In tutto sono previsti 28,1 chilometri di nuove tratte per un investimento che supera i 2,5 miliardi di euro. Quanto ai cronoprogrammi, il quadro è composito e discretamente incerto ma i primi cantieri del terzo tempo della partita delle metropolitane potrebbero aprirsi nel 2025.

È questo il caso di uno dei due prolungamenti che attendono la più datata delle linee sotterranee milanesi, la Metropolitana 1, la rossa: quello verso ovest. Si tratta di costruire 3,3 chilometri di nuovi binari e 3 nuove stazioni nel territorio di Milano: quella al quartiere Baggio, quella al quartiere Olmi e quella in corrispondenza delle via Parri e Valsesia. Il progetto definitivo è stato approvato a settembre 2021, il progetto esecutivo da lì a qualche mese. I bandi di gara dovrebbero essere lanciati e chiusi entro la fine del 2024. Dal 2025, come detto, potrebbero aprirsi i primi cantieri. Il condizionale resta d’obbligo in attesa che i fondi arrivino a destinazione. L’importo dei lavori è infatti salito a 400 milioni di euro, 40 in più del previsto, anche a causa dei rincari di materie prime, materiali e spese di approvvigionamento. Un tema, questo, trasversale a tutti i progetti di estensione delle linee del trasporto pubblico. Solo due settimane fa il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha però confermato con nota ufficiale la copertura dell’ultima tranche di finanziamento, pari a 145 milioni. Dal Comune di Milano fanno sapere che l’iter potrà definitivamente partire non appena la somma sarà trasferita. Tira tutt’altra aria intorno all’altro prolungamento che riguarda la M1, quello........

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