Sul sito internet del Comune di Cadoneghe è comparso ed è scaricabile il modulo da presentare per richiedere l’annullamento delle multe.

Qui il link per scaricare il modulo

Un modulo che aiuterà l’amministrazione comunale a dipanare l’intricata matassa dei casi tanto diversi tra loro.

Le cinquantottomila multe saranno tutte annullate in autotutela dal Comune, ma ci sono casistiche diverse da affrontare ed occorre fare un’analisi quasi caso per caso, soprattutto prima di restituire il denaro.

«Ci sono casi davvero disparati – spiega il sindaco Marco Schiesaro – per questo nel modulo non è stato inserito l’Iban su cui il Comune deve versare la restituzione del denaro.

C’è chi ha pagato tutto, chi ha saldato soltanto un parte delle sanzioni che gli sono state comminate e abbiamo scoperto anche un trucchetto messo in atto da qualche utente: pagare meno della sanzione prevista.

In questo modo il sistema ha registrato il pagamento come regolarmente avvenuto e di conseguenza la multa risulta saldata.

Un modo per “fregare” il sistema.

Dai controlli con il tempo ovviamente sarebbe emersa la discrepanza, ma sarebbero potuti trascorrere anche tre anni di prima di arrivare a richiedere il saldo mancante. Ecco perché chiediamo di allegare al modulo anche la ricevuta del pagamento, per essere certi che sia stato pagato realmente quanto dichiarato».

Pertanto solo dopo che il Comune avrà svolto un’istruttoria su tutti i moduli, gli utenti ai quali dovranno essere restituite le somme versate saranno contattati, per concordare la modalità di restituzione.

Il Comune avrà diciotto mesi di tempo per completare tutta questa immane istruttoria.

Il modulo di fatto è una istanza di autotutela che il multato chiede al Comune: si premette che il «verbale di accertamento» che l’utente deve segnare «risulta errato e illegittimo» e sulla base di questo e della decisione assunta dal Comune, dopo il parere pro veritate dell’avvocato Antonio Greco, chi lo compila «chiede che lo spettabile ufficio in indirizzo voglia, eseguiti gli opportuni accertamenti, procedere ad annullare» le sanzioni che vengono riportate sopra.

C’è da compilare anche la casistica cui si appartiene: se si è pagato oppure no, se si è fatto ricorso al giudice di pace o al prefetto o meno.

E in questo caso se si vuole rinunciare alla definizione del procedimento in sede giurisdizionale, nel caso di accoglimento della presente istanza, con compensazione delle spese legali; oppure no. «Visto che procederemo ad annullare tutte le sanzioni – prosegue Schiesaro – consigliamo di evitare di presentare i ricorsi, per non spendere soldi inutilmente e non farli spendere al Comune.

Tra l’altro i motivi sulla base dei quali il Comune annullerà le multe sono in gran parte diversi da quelli generalmente indicati nei ricorsi, il che significa che verosimilmente anche l’esito di quei ricorsi potrebbe cambiare perché toccano i tasti sbagliati.

I motivi fatti valere in giudizio sono diversi da quelli che rendono illegittime le sanzioni. Prenderemo ora in considerazione come muoverci per i casi pendenti davanti al giudice di pace».

Tra i multati c’è chi gioisce e chi invece, scettico, accetta la notizia con riserva. Come ormai abitudine quando c’è qualcosa da festeggiare – come le prime sanzioni annullate dal giudice di pace – il popolo del multati si è ritrovato ieri sera al Bet Bar lungo la regionale 307 del Santo.

QOSHE - Autovelox di Cadoneghe: ecco il modulo per annullare le multe, 18 mesi per la restituzione dei soldi - Cristina Salvato
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Autovelox di Cadoneghe: ecco il modulo per annullare le multe, 18 mesi per la restituzione dei soldi

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30.11.2023

Sul sito internet del Comune di Cadoneghe è comparso ed è scaricabile il modulo da presentare per richiedere l’annullamento delle multe.

Qui il link per scaricare il modulo

Un modulo che aiuterà l’amministrazione comunale a dipanare l’intricata matassa dei casi tanto diversi tra loro.

Le cinquantottomila multe saranno tutte annullate in autotutela dal Comune, ma ci sono casistiche diverse da affrontare ed occorre fare un’analisi quasi caso per caso, soprattutto prima di restituire il denaro.

«Ci sono casi davvero disparati – spiega il sindaco Marco Schiesaro – per questo nel modulo non è stato inserito l’Iban su cui il Comune deve versare la restituzione del denaro.

C’è chi ha pagato tutto, chi ha saldato soltanto un parte delle sanzioni che gli sono state comminate e abbiamo scoperto anche un trucchetto messo in........

© Il Mattino di Padova


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