Anche se non vi è alcuna certezza che il leone marciano, donato da un anonimo al museo della torre di Sant’Andrea, sia effettivamente appartenuto alla motonave “Giudecca” , affondata dall’aviazione Alleata il 13 ottobre 1944, la municipalità di Pellestrina chiede all’amministrazione comunale di Venezia di farsi promotrice per la restituzione del cimelio alla comunità pellestrinotta.

In una mozione firmata dai consiglieri Danny Carella e Antonietta Busetto si legge che l’affondamento del “Giudecca” rappresenta «un momento ricco di tragico significato per la comunità di Pellestrina» e che la comunità dell’isola sarebbe «onorata di poter accogliere tale reperto per alimentare la memoria del tragico evento che ha coinvolto anche la città di Chioggia e l’azienda di trasporto pubblico locale», che all’epoca dei drammatici fatti si chiamava Acli ed era, in pratica, l’antesignana di Actv.

I due consiglieri chiedono all’amministrazione comunale di Venezia di farsi «interprete della sensibilità della cittadinanza di Pellestrina e porre in essere le azioni necessarie, in sinergia con la città di Chioggia e ogni altro ente dovesse essere coinvolto, al fine di valutare il trasferimento del leone marciano nell’isola di Pellestrina, in una collocazione da definirsi congiuntamente».

Insomma, Pellestrina vuole il leone che l’anonimo pellegrino ha lasciato sui gradoni della millenaria torre campanaria di Sant’Andrea. Sulla validità del reperto recuperato si è detto che, al di là del bigliettino lasciato dall’anonimo donatore, non vi è alcuna certezza sulla autenticità del cimelio, o meglio se fosse o non fosse un ornamento della plancia del Giudecca.

L’associazione che gestisce il museo della torre di Sant’Andrea ha già informato il sindaco e l’assessorato alla cultura del ritrovamento, ma ancora non vi è stata una presa di posizione ufficiale.

Che l’affondamento del Giudecca abbia rappresentato forse il momento più tragico per le comunità di Chioggia e Pellestrina durante la Seconda guerra mondiale è un dato di fatto. In un primo momento furono 67 i morti recuperati in laguna, in maggioranza chioggiotti, molti affiorarono successivamente dalle acque lagunari. Bilancio che avrebbe potuto essere ben più tragico se i pescatori di Pellestrina non avessero raggiunto il battello, salvando molte persone che erano cadute in acqua.

Luciano Bellemo, curatore del museo di Sant’Andrea, ricorda però che l’affondamento del Giudecca, pur davanti a Pellestrina, è avvenuto in acque comunali chioggiotte che, allora come adesso, arriva fino alla bocca di Malamocco. —

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QOSHE - Il leone della discordia Pellestrina e Chioggia si contendono il cimelio - Daniele Zennaro
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Il leone della discordia Pellestrina e Chioggia si contendono il cimelio

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26.11.2023

Anche se non vi è alcuna certezza che il leone marciano, donato da un anonimo al museo della torre di Sant’Andrea, sia effettivamente appartenuto alla motonave “Giudecca” , affondata dall’aviazione Alleata il 13 ottobre 1944, la municipalità di Pellestrina chiede all’amministrazione comunale di Venezia di farsi promotrice per la restituzione del cimelio alla comunità pellestrinotta.

In una mozione firmata dai consiglieri Danny Carella e Antonietta Busetto si legge che l’affondamento del “Giudecca” rappresenta «un momento ricco di tragico significato per la comunità di Pellestrina» e che la comunità dell’isola sarebbe «onorata di poter........

© Il Mattino di Padova


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