Mancano pochi giorni alla fine del Ramadan, che si concluderà tra il 10 e l’11 aprile con la festa tradizionale chiamata in lingua araba Eid al Fitr, ossia fine del digiuno. Per i 12 mila mussulmani che vivono a Padova, riuniti in diverse comunità islamiche – oltre agli arabi, ci sono anche tremila bengalesi – si stanno dando da fare per trovare uno spazio dove celebrare le ultime preghiere e festeggiare insieme.

Il Comune ha messo a disposizione del centro culturale islamico Al Farouq, che ha la sede in via Bernina all’Arcella, il parco Raciti a Chiesanuova, per organizzare la preghiera finale all’aperto. Mentre tutte le altre comunità pregheranno nei rispettivi centri.

«Il clou del Ramadan lo abbiamo vissuto tra venerdì e sabato – racconta il medico Salim El Maued, ex candidato sindaco e musulmano praticante – Si chiama la Notte del Destino, in arabo Iaylat Al Quader. È la notte particolare in cui gli angeli scendono in terra, quando discende il Corano e si prega sino all’alba, in genere dicendo 4-5 preghiere che durano 15-20 minuti l’una. Purtroppo all’interno del parco Raciti non ci stanno tutti i musulmani praticanti. Di conseguenza per la fine del Ramadan abbiamo deciso di aprire a tutti i fedeli anche le quattro moschee (in realtà sono centri di preghiera, ndr) che ci sono in città. Ossia quelle di Pontevigodarzere (a fianco alla chiesa di San Giovanni Battista), della Stanga (in via Flacco, un vicolo di via Turazza), dell’Arcella (in via Jacopo da Montagnana) e a Ponte di Brenta-Mortise (in via Ippodromo).

El Maued, che è anche coordinatore della comunità Palestinese in città, rilancia al Comune la richiesta di costruire una grande e unica moschea, sulla scia di quanto fatto in tante città medio-grandi della penisola: «A Padova esistono grandi chiese, come quella per i fedeli della religione greco-ortodossa, mentre per le migliaia di musulmani che vivono, lavorano e pagano le tasse non si è più parlato di realizzare una nuova moschea – afferma El Maued – Nelle prossime settimane, in pratica dopo la fine del Ramadan (quando non si mangia e non si beve dall’alba al tramonto), ho intenzione di formare una delegazione delle varie comunità musulmane e di incontrare il sindaco Sergio Giordani. Una persona che si è dimostrata sempre disponibile anche su queste, importanti, tematiche socio-religiose».

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Fine del Ramadan, i musulmani cercano spazi

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06.04.2024

Mancano pochi giorni alla fine del Ramadan, che si concluderà tra il 10 e l’11 aprile con la festa tradizionale chiamata in lingua araba Eid al Fitr, ossia fine del digiuno. Per i 12 mila mussulmani che vivono a Padova, riuniti in diverse comunità islamiche – oltre agli arabi, ci sono anche tremila bengalesi – si stanno dando da fare per trovare uno spazio dove celebrare le ultime preghiere e festeggiare insieme.

Il Comune ha messo a disposizione del centro culturale islamico Al Farouq, che ha la sede in via Bernina all’Arcella, il parco Raciti a Chiesanuova, per........

© Il Mattino di Padova


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