TRIESTE Una serie di incontri, molto apprezzati, dedicati all’educazione sentimentale, per aiutare ragazze e ragazzi a rapportarsi con la cosiddetta “liquidità relazionale” e per fare corretta informazione sugli aspetti patologici dei legami affettivi, che potrebbero sfociare in situazioni di violenza.

Lo sta proponendo in questi giorni il Servizio di consulenza psicologica dell’Ardis, che quest’anno festeggia i suoi primi 15 anni di vita - è nato nel 2009 - con un’offerta di attività più nutrita e variegata che mai e che conferma con i numeri la sua ragion d’essere all’interno del sistema scolastico e universitario. Continuano infatti ad aumentare i giovani che si rivolgono al servizio: nel 2023 sono stati più di 900 gli studenti che hanno usufruito di una o più consulenze psicologiche, o che hanno frequentato uno dei percorsi proposti.

Attività mirate principalmente alle problematiche legate alla progressione degli studi universitari, quindi incontri dedicati alle tecniche di mindfullness, percorsi per la gestione dell’ansia da esame e per lo sviluppo del pensiero positivo, corsi per fornire strumenti pratici agli studenti con disturbi dell’apprendimento. Ma non solo, come dimostra il corso sull’educazione sentimentale, avviato quest’anno per la prima volta.

«Certo, di educazione sentimentale bisognerebbe parlare prima, ma meglio tardi che mai», commenta la psicologa Raffaela Brumat, che è tra i relatori di questi incontri.

«Attraverso l’analisi, tramite questionari anonimi che somministriamo periodicamente, delle richieste e delle problematiche di ragazze e ragazzi, ci siamo resi conto che l’ambito relazionale, soprattutto dopo il Covid, è diventato per i più giovani una delle principali fonti di problemi.

Perché in quest’epoca postmoderna i ragazzi spesso rimangono incastrati in situazioni ingarbugliate a livello relazionale: siamo in un momento storico in cui si affacciano nuove forme di affettività, come il fenomeno emergente dei poliamori.

Inoltre, come vediamo ogni giorno dalla cronaca, è necessario fare informazione sulle patologie legate ai legami affettivi: la dipendenza affettiva può essere il prologo di situazioni di violenza».

Perciò il percorso di educazione sentimentale è stato suddiviso in tre incontri dedicati a tre temi specifici: l’amore e l’innamoramento, i conflitti, la dipendenza affettiva e le relazioni aggressive, e la gestione della fine di un rapporto, ovvero del “come dirsi addio”.

«Abbiamo cercato di favorire tra i ragazzi la riflessione e l’autoconsapevolezza dei propri bisogni, di analizzare quali sono i segnali a cui bisogna prestare attenzione fin da subito, affinché non degenerino, per esempio cercando di spiegare come riconoscere lo stalking. Perché sono temi di cui si parla ancora troppo poco e in modo troppo formale: noi abbiamo invece creato un piccolo gruppo di confronto di 32 persone, che consente di mettere sul piatto, senza timori, le proprie difficoltà e riflessioni, con l’obiettivo di trasmettere stimoli molto pratici e fruibili».

I ragazzi sembrano gradire molto: «Hanno un sacco di domande delle più disparate e fa piacere vedere come il gruppo sia discretamente bilanciato anche a livello di genere, con il 65% circa di femmine e il 35% di maschi: un segnale incoraggiante».

Accanto a tutte queste attività, che, evidenzia Brumat, sono state rese possibili dall’ottima collaborazione instaurata con l’Università di Trieste, il servizio di consulenza psicologica dell’Ardis gestisce anche il bonus psicologo studenti Fvg, un’importante misura per i ragazzi iscritti a una scuola secondaria di primo o secondo grado, messa in campo grazie a un accordo tra la Regione e l’Ordine degli psicologi del Fvg, e che ripartirà a breve: dà diritto a un contributo di 225 euro su percorsi psicologici per le prime cinque sedute. Tutte le informazioni su www.ardis.it

QOSHE - All’Università di Trieste arriva il percorso di educazione sentimentale - Giulia Basso
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All’Università di Trieste arriva il percorso di educazione sentimentale

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30.03.2024

TRIESTE Una serie di incontri, molto apprezzati, dedicati all’educazione sentimentale, per aiutare ragazze e ragazzi a rapportarsi con la cosiddetta “liquidità relazionale” e per fare corretta informazione sugli aspetti patologici dei legami affettivi, che potrebbero sfociare in situazioni di violenza.

Lo sta proponendo in questi giorni il Servizio di consulenza psicologica dell’Ardis, che quest’anno festeggia i suoi primi 15 anni di vita - è nato nel 2009 - con un’offerta di attività più nutrita e variegata che mai e che conferma con i numeri la sua ragion d’essere all’interno del sistema scolastico e universitario. Continuano infatti ad aumentare i giovani che si rivolgono al servizio: nel 2023 sono stati più di 900 gli studenti che hanno usufruito di una o più consulenze psicologiche, o che hanno frequentato uno dei percorsi proposti.

Attività mirate principalmente alle problematiche legate alla progressione degli studi universitari, quindi incontri dedicati........

© Il Mattino di Padova


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