Pesaro, 24 aprile 2024 – Fuori dall’orrore. Federico Marcelli, 50 anni, ex ristoratore pesarese, è stato definitivamente condannato a 6 anni di reclusione dalla Cassazione per violenza sessuale continuata e maltrattamenti in famiglia verso la madre di suo figlio. La prima condanna in Cassazione per le violenze nei confronti dell’altra compagna era già stata pronunciata nel dicembre scorso. Marcelli, che ora è in carcere a Villa Fastiggi, era anche fuggito strappandosi il braccialetto elettronico, poi rintracciato in Umbria e arrestato.

Ora la 44enne moldava, mamma del bimbo nato dalla relazione con Marcelli, racconta l’incubo e la rinascita, non solo per sé stessa ma anche per il figlio: ha un lavoro a tempo indeterminato e il sogno di diventare ceramista coltivando la sua vecchia passione. La donna, difesa dall’avvocato Elena Fabbri, vuole dare un unico forte messaggio: "Denunciate, e non voltatevi mai indietro".

"Io e Federico ci siamo conosciuti nel 2016. All’inizio mi sembrava tutto rose e fiori. Dalla gravidanza in poi è cambiato. Io ero clandestina e stavo sempre in casa anche perché non voleva che uscissi. E’ arrivato al punto da lasciarmi senza chiavi e mi ripeteva spesso che ero una nullità. Mi urlava contro anche durante la gravidanza ed è arrivato anche a darmi una spinta per farmi cadere a terra". Ma la parte più atroce della violenza si è consumata durante il lockdown quando, per le regole anticontagio, è stata costretta a vivere 24 ore su 24 accanto al proprio aguzzino.

"Mi violentava quando nostro figlio dormiva, mi costringeva a fare cose che non volevo. Io sopportavo ma anche quando il bambino era sveglio aveva degli scatti d’ira: urlava e rompeva degli oggetti. Dopo una di queste violenze sessuali sono rimasta incinta. Non mi ha lasciato sola neanche durante la visita dal ginecologo che ci ha dato appuntamento la settimana successiva con due assistenti sociali. A quel punto lui mi ha minacciato dicendo che se avessi raccontato delle violenze alle assistenti lui mi avrebbe sepolto da qualche parte. E così ho fatto, la settimana successiva di fronte alle assistenti sociali ho taciuto. Ho avuto l’ok per abortire ma lui non voleva. Penso che mi abbia messo incinta violentandomi perché aveva intuito che lo volevo lasciare ma con un altro bambino piccolo non lo avrei fatto. Dopo l’aborto a cui comunque ho dato seguito c’è stato un altro episodio e quella è stata la svolta. Mio figlio era tornato dalla nonna paterna con un graffio: l’ho portato dal medico e lui ci ha seguiti. Con una scusa sono tornata a casa da sola ma anziché andare in un negozio insieme al bambino come gli avevo raccontato sono andata dall’avvocato. Ho raccontato tutto e mi ha accompagnata dai carabinieri insieme a mio figlio. Da lì a una struttura protetta e poi verso una casa-famiglia". E ora, finalmente, la parola fine all’incubo.

QOSHE - "La mia rinascita dopo l’incubo". Parla la donna stuprata da Marcelli - Antonella Marchionni
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"La mia rinascita dopo l’incubo". Parla la donna stuprata da Marcelli

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24.04.2024

Pesaro, 24 aprile 2024 – Fuori dall’orrore. Federico Marcelli, 50 anni, ex ristoratore pesarese, è stato definitivamente condannato a 6 anni di reclusione dalla Cassazione per violenza sessuale continuata e maltrattamenti in famiglia verso la madre di suo figlio. La prima condanna in Cassazione per le violenze nei confronti dell’altra compagna era già stata pronunciata nel dicembre scorso. Marcelli, che ora è in carcere a Villa Fastiggi, era anche fuggito strappandosi il braccialetto elettronico, poi rintracciato in Umbria e arrestato.

Ora la 44enne moldava, mamma del bimbo nato dalla relazione con Marcelli, racconta l’incubo e la rinascita, non........

© il Resto del Carlino


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