Ferrara, 23 novembre 2023 – Si è aperto ieri davanti al tribunale in composizione collegiale, il processo a carico di Davide Magnani, chiamato dalla sua stessa vittima ’Nonno Magno’, il ferrarese di 56 anni finito a processo per sfruttamento della prostituzione nei confronti di una studentessa, sua amica di famiglia, coinvolta in festini hard ’conditi’ dal consumo di cocaina.

Simil orge che finirono anche in filmati trasmessi in tv durante la trasmissione ’Le Iene’. Davanti al Collegio composto dalla presidente Piera Tassoni e dai giudici a latere Alessandra Martinelli e Andrea Migliorelli, il legale di Magnani, l’avvocato Sergio Pellizzola, ha presentato tre eccezioni di nullità. Iniziando a contestare la ’genericità del capo di imputazione’ e sull’elezione del domicilio da parte dell’imputato, dove sono stati recapitati gli atti di indagine. Eccezioni che dopo una lunga camera di consiglio, sono tutte state respinte dal Collegio. Anticipate anche successive eccezioni che l’avvocato Pellizzola, però, dettaglierà nella prossima udienza, il 24 gennaio, sulla trascrizione delle intercettazioni telefoniche relative allo svolgimento dell’incidente probatorio in cui è stata ascoltata la giovane vittima. Nel processo si sono costituiti come parte civile i genitori della giovane studentessa, assistiti dall’avvocato Carlo Bergamasco.

L’inchiesta. La vicenda che vede protagonista Magnani è emersa a seguito di un servizio della trasmissione televisiva ‘Le Iene’. L’uomo fu arrestato nel marzo del 2021 dai carabinieri di Ferrara con l’accusa di organizzare seriatine hot, durante le nelle quali faceva prostituire una studentessa. Uno di questi incontri fu filmato da uno dei partecipante che poi – come raccontò lui in un secondo momento – rimasto choccato da quanto avvenuto, decise di inviare il materiale alla trasmissione di Mediaset. In questo modo si accesero i riflettori su quanto era solito accadere in quell’appartamento. Il 56enne, lo ricordiamo, era noto per essere il responsabile dell’associazione ‘Meravitalia’, che lui stesso aveva creato per sostenere le donne maltrattate. Ma questo, secondo gli inquirenti, era solo uno dei suoi volti. L’altro sarebbe appunto quello ricostruito dagli inquirenti e del quale ora risponde davanti al tribunale di Ferrara. Non solo. Nel corso delle indagini, sono emersi anche altri episodi che risalirebbero, addirittura a quando la stessa ragazza aveva meno di quattordici anni. Infatti oltre lo sfruttamento della prostituzione della studentessa e alla cessione di cocaina, gli inquirenti bolognesi, questa volta, gli hanno contestato anche il reato di atti sessuali con minorenne. Condotte, sostiene la procura, commesse ai danni della stessa ragazza anche quando la giovane aveva meno di 16 anni e che gli era stata affidata dalla madre e, addirittura, quando ne aveva meno di quattordici. Questo secondo procedimento è stato incardinato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Bologna e potrebbe essere riunito con quello che si è aperto ieri mattina a Ferrara.

QOSHE - Feste con sesso e droga. Al via il processo contro ’Nonno Magno’: "Sfruttò una ragazzina" - Cristina Rufini
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Feste con sesso e droga. Al via il processo contro ’Nonno Magno’: "Sfruttò una ragazzina"

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23.11.2023

Ferrara, 23 novembre 2023 – Si è aperto ieri davanti al tribunale in composizione collegiale, il processo a carico di Davide Magnani, chiamato dalla sua stessa vittima ’Nonno Magno’, il ferrarese di 56 anni finito a processo per sfruttamento della prostituzione nei confronti di una studentessa, sua amica di famiglia, coinvolta in festini hard ’conditi’ dal consumo di cocaina.

Simil orge che finirono anche in filmati trasmessi in tv durante la trasmissione ’Le Iene’. Davanti al Collegio composto dalla presidente Piera Tassoni e dai giudici a latere Alessandra Martinelli e Andrea Migliorelli, il legale di Magnani, l’avvocato Sergio Pellizzola, ha presentato tre eccezioni di nullità. Iniziando a contestare la ’genericità del capo di imputazione’........

© il Resto del Carlino


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