Nell’inferno dentro il camper bruciato nel tardo pomeriggio di martedì, nel parcheggio del Decathlon, sono morti – probabilmente perché la certezza potrà arrivare solamente dopo un riconoscimento ufficiale o tramite esami di laboratorio – Stefano Cavalieri, 60 anni e la madre Mirella Graziosi di 87. Vivevano in quel camper insieme da alcuni giorni. Da quando avevano lasciato la casa di Santa Maria Maddalena, in provincia di Rovigo. Erano originari del Bolognese ma da molto tempo orbitavano tra le province di Ferrara, dove hanno vissuto almeno dal 2016 ad Argenta e nel Rodigino. Sullo sfondo una vicenda di disagio familiare che risalirebbe a incomprensioni con la ex moglie di Cavalieri, una cittadina straniera. Incomprensioni dovute a un rapporto conflittuale. Poi la decisione di lui di vivere prevalentementenel camper acquistato a luglio del 2022.

La tragedia. Da venerdì scorso, secondo quanto raccontato anche dai vicini di casa, Cavalieri avrebbe deciso di andare via con il suo camper portando con sé l’anziana madre di cui lui era caregiver, cioè la assisteva perché affetta da un deficit uditivo importante. Hanno vagato per un po’ fino ad alcuni giorni fa, quando il camper è stato fermato in uno stallo del parcheggio di via Ferrarese, pare due giorni prima della tragedia. Accanto a un albero e vicino alla siepe che delimita la strada della tangenziale dall’enorme area di sosta davanti al superstore Decathlon. E lì madre e figlio hanno trovato la morte. Erano le 18 di martedì scorso passate da una manciata di minuti quando è scattato l’allarme per le lingue di fuoco che stavano avvolgendo quel camper rimasto quasi isolato, per fortuna, nel parcheggio. Qualcuno ha raccontato di aver udito anche 2 o 3 boati. Poi l’arrivo dei vigili del fuoco dal vicino Comando provinciale ma per i due occupanti non c’è stato niente da fare: il materiale prevalentemente plastico che componeva il van ha propagato velocemente le fiamme distruggendo praticamente tutto: la copertura è esplosa, così come la fiancata sinistra, che appare letteralmente sventrata.

Le indagini. Starà in prima battuta ai vigili del fuoco capire da dove sia partito l’innesco che ha fatto esplodere l’ambiente che probabilmente, in precedenza, si era saturato di gas. Già ieri sera sul posto sono intervenuti anche gli uomini del Nucleo investigativo antincendio dei vigili del fuoco di Bologna per i primi accertamenti, che proseguiranno anche nei prossimi giorni sulla carcassa del camper che è stata posta sotto sequestro. Di concerto ci sono le indagini della squadra mobile di Ferrara – coordinata dalla pm Ombretta Volta - i cui uomini sono intervenuti subito dopo l’incendio. Pochi i dubbi che si sia trattato di un tragico incidente: una fuoriuscita accidentale di gas da una delle bombole che si trovavano sul van, magari da un fornello in funzione. Non viene però escluso, ma difficile da poter accertare, il gesto volontario.

QOSHE - Morti nel camper esploso. Le vittime erano madre e figlio: "Vivevano in quel van da giorni" - Cristina Rufini
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Morti nel camper esploso. Le vittime erano madre e figlio: "Vivevano in quel van da giorni"

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08.02.2024

Nell’inferno dentro il camper bruciato nel tardo pomeriggio di martedì, nel parcheggio del Decathlon, sono morti – probabilmente perché la certezza potrà arrivare solamente dopo un riconoscimento ufficiale o tramite esami di laboratorio – Stefano Cavalieri, 60 anni e la madre Mirella Graziosi di 87. Vivevano in quel camper insieme da alcuni giorni. Da quando avevano lasciato la casa di Santa Maria Maddalena, in provincia di Rovigo. Erano originari del Bolognese ma da molto tempo orbitavano tra le province di Ferrara, dove hanno vissuto almeno dal 2016 ad Argenta e nel Rodigino. Sullo sfondo una vicenda di disagio familiare che risalirebbe a incomprensioni con la ex moglie di Cavalieri, una cittadina straniera. Incomprensioni........

© il Resto del Carlino


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