Quando i militari sono piombati in quel distributore di Falconara non hanno potuto credere ai loro occhi, consapevoli di assistere ad una condotta tanto imprudente quanto grave. E ovvero, la Finanza ha sorpreso un dipendente intento a riempire una bombola del gas, una di quelle che si utilizzano a casa, ma attraverso le colonnine per l’erogazione del Gpl (Gas di petrolio liquefatti), che in realtà avrebbe dovuto rifornire le autovetture. Il risultato: impianto sequestrato, e così pure venti bombole nascoste, area messa in sicurezza, i due responsabili denunciati e stangata amministrativa che si tradurrà in una multa salatissima, tra 5mila e 10mila euro.

È il bilancio dell’operazione effettuata nei giorni scorsi dalla Compagnia falconarese, guidata dal comandante Martino Marzocca. Un’operazione figlia di controlli disposti dal Comando provinciale di Ancona delle Fiamme Gialle, tesi a contrastare eventuali illeciti in materia di accise e Iva sui carburanti, nonché a verificare la corretta dinamica di formazione sul mercato dei prezzi degli oli minerali. Ma quanto scoperto in un distributore stradale di carburante a Falconara ha davvero dell’incredibile. Giunti sul posto, infatti, i finanzieri hanno individuato un lavoratore che stava effettuando un’operazione di imbottigliamento di una bombola ad uso domestico, ma direttamente dall’impianto di erogazione del Gpl, grazie ad un adattatore di metallo. Un’operazione illegale, che non solo viola la normativa di settore, ma anche le prescrizioni di sicurezza che prevedono il rifornimento di simili bombole a cura di ditte specializzate per garantire i limiti di legge per il riempimento. Grazie ad ulteriori accertamenti, il personale della Guardia di Finanza ha rivenuto in un’area di pertinenza dello stesso distributore altre bombole del gas, una ventina in tutto, che erano state occultate e dunque non visibili dalla strada. Alcune, tra l’altro, erano prive dei sigilli di sicurezza o, peggio, sprovviste di revisioni e controlli.

A quel punto le Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro dell’impianto di distribuzione di Gpl, di 20 bombole riempite illecitamente, contenenti un quintale di prodotto, e persino dell’adattatore di metallo utilizzato per il fraudolento imbottigliamento. Nel mentre è stata contattata una ditta autorizzata nel trasporto e detenzione dei materiali esplodenti e infiammabili, per consentire di mettere immediatamente in sicurezza l’area. Quindi hanno denunciato alla Procura i due soggetti considerati responsabili, gestore e dipendente, e contestato le sanzioni previste dalla normativa di settore e che oscillano tra i 5mila e i 10mila euro.

"È opportuno e doveroso sottolineare che le bombole di Gpl ad uso domestico – ricorda la Guardia di Finanza in una nota – necessitano di periodiche revisioni presso impianti autorizzati e il riempimento delle stesse presso un distributore stradale, oltre ad essere vietato per legge, può comportare il superamento dei limiti di sicurezza di capienza con un conseguente e concreto pericolo di esplosione o di incendio". Questa attività di servizio, "testimonia l’impegno della Finanza quale forza di polizia economico-finanziaria a tutela della legalità nel settore della commercializzazione degli oli minerali e del Gpl al fine di garantire costantemente il rispetto della normativa sulla sicurezza pubblica e sulla privata incolumità in materia di prodotti energetici".

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Imbottiglia il gpl nelle bombole di casa. Distributore sequestrato e multato

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13.04.2024

Quando i militari sono piombati in quel distributore di Falconara non hanno potuto credere ai loro occhi, consapevoli di assistere ad una condotta tanto imprudente quanto grave. E ovvero, la Finanza ha sorpreso un dipendente intento a riempire una bombola del gas, una di quelle che si utilizzano a casa, ma attraverso le colonnine per l’erogazione del Gpl (Gas di petrolio liquefatti), che in realtà avrebbe dovuto rifornire le autovetture. Il risultato: impianto sequestrato, e così pure venti bombole nascoste, area messa in sicurezza, i due responsabili denunciati e stangata amministrativa che si tradurrà in una multa salatissima, tra 5mila e 10mila euro.

È il bilancio dell’operazione effettuata nei giorni scorsi dalla Compagnia falconarese, guidata dal comandante Martino Marzocca. Un’operazione figlia di controlli disposti dal Comando........

© il Resto del Carlino


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