Bologna, 24 aprile 2024 – La Champions è lì, così vicina da sentirci già i piedi dentro. La Champions per i bolognesi è un po’ come San Luca: a un certo punto, dopo un lungo viaggio in autostrada, sanno che si paleserà davanti e allora sentiranno di essere ormai arrivati. Tra due minuti è quasi giorno, è quasi casa, è quasi amore, direbbe De Gregori. E con il Generale Thiago c’è da star sereni: il treno Bologna va sempre più veloce verso il ritorno in Europa.

L’impresa dell’Olimpico è un pugno sul tavolo delle grandi, un timbro forte sul passaporto. Era la partita della verità: la Roma doveva assolutamente vincerla, il Bologna poteva accontentarsi di non perderla, e invece l’ha dominata. In lungo e in largo. L’ha vinta con la bellezza degli Zirkzee e il carattere dei Lucumi. Tutto vero. Tutto molto bello, ok: ma quanti punti mancano per questa benedetta Champions?

E’ la domanda che tiene una città intera in ostaggio emotivo. Se ne parla ovunque, dal Meloncello alla Torre Unipol. Se ne parla al bar, dal barbiere, davanti al cantiere della Garisenda. Aperta parentesi: Thiago saprebbe mettere in sicurezza persino la Torre. Quanti punti mancano? Pochi, pochissimi. A cinque turni dalla fine lo spazio che divide il Bologna dal sogno è sottile come un apostrofo: come quello che precede la parola Atalanta. Già, è proprio sulla squadra di Gasperini sesta che i rossoblù misurano la distanza dalla Storia. Ricordiamo la classifica: Bologna quarto a 62, Roma a 55 e Atalanta a 54. Giallorossi e nerazzurri, però, hanno una gara in meno: i primi giocheranno domani gli ultimi 20 minuti della sfida di Udine congelata sull’1-1 per il malore di Ndicka; i secondi devono recuperare la sfida con la Fiorentina rinviata per la morte di Barone, ma non è ancora stato trovato un pertugio nel calendario. Potenzialmente, per entrambe ci sono 18 punti a disposizione. Però c’è un grosso però: alla terzultima De Rossi e Gasp si affronteranno, quindi nella migliore delle ipotesi solo uno dei due potrà centrare la posta piena (18) e l’altro dovrebbe accontentarsi di farne 15. Ma c’è anche un asterisco bello grosso: Thiago è in vantaggio negli scontri diretti con entrambi, avendoli strapazzati per bene all’andata e al ritorno. Tradotto: in caso di arrivo a pari punti, il Bologna sarebbe sempre davanti.

Quindi, ecco i due scenari ’peggiori’. Se l’Atalanta dovesse vincerle tutte e salire a 72, la Roma potrebbe fare al massimo 15 punti e issarsi a 70: in questo caso al Bologna basterebbero 8 punti per arrivare alla stessa quota e strappare il pass Champions. Se, invece, la Roma dovesse fare bottino pieno, l’Atalanta potrebbe raccogliere al massimo 15 punti (su 18) che la porterebbe a 69: in questo secondo caso al Bologna basterebbero 7 punti per qualificarsi nell’Europa più nobile.

Ora, buttando la calcolatrice sul divano, è ovvio come il Bologna debba impazzire per fallire l’impresa, tanto che da un paio di settimane il club è al lavoro per organizzare una grande festa coi tifosi (stadio o piazza Maggiore le due location più accreditate). Poi le partite vanno sempre giocate e domenica al Dall’Ara arriverà un’Udinese disperata. Sono già 23mila i biglietti venduti: in pratica si va verso un altro pienone al grido di "Bologna, la mia vita te la dedico". Seguiranno le trasferte in casa Toro (3 maggio) e quella di Napoli, poi la Juve al Dall’Ara e l’ultima a Genova. Un sito, ’Euro Club Index’, ha già calcolato le possibilità di qualificazione rossoblù alla Champions: 91,2 percento. Nel dubbio: testa al presente e mani non in vista.

QOSHE - L’Europa come San Luca. Quante curve mancano al traguardo Champions. Bologna spinge la volata - Gianmarco Marchini
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L’Europa come San Luca. Quante curve mancano al traguardo Champions. Bologna spinge la volata

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24.04.2024

Bologna, 24 aprile 2024 – La Champions è lì, così vicina da sentirci già i piedi dentro. La Champions per i bolognesi è un po’ come San Luca: a un certo punto, dopo un lungo viaggio in autostrada, sanno che si paleserà davanti e allora sentiranno di essere ormai arrivati. Tra due minuti è quasi giorno, è quasi casa, è quasi amore, direbbe De Gregori. E con il Generale Thiago c’è da star sereni: il treno Bologna va sempre più veloce verso il ritorno in Europa.

L’impresa dell’Olimpico è un pugno sul tavolo delle grandi, un timbro forte sul passaporto. Era la partita della verità: la Roma doveva assolutamente vincerla, il Bologna poteva accontentarsi di non perderla, e invece l’ha dominata. In lungo e in largo. L’ha vinta con la bellezza degli Zirkzee e il carattere dei Lucumi. Tutto vero. Tutto molto bello, ok: ma quanti punti mancano per questa........

© il Resto del Carlino


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