"Sostenibilità, qualità e comunità. Il vino è un gioiello di famiglia sotto attacco di chi guarda solo alla sua gradazione alcolica. Nessuno consiglia di berne tanto, ma è un prodotto italiano che va difeso e valorizzato".

Ha aperto così il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, la Slow Wine Fair 2024, inaugurata ieri mattina in Fiera e protagonista dei padiglioni 15, 18 e 20, ieri per gli appassionati, e oggi e domani solo per i professionisti del settore. Con il patrocinio del ministero dell’Agricoltura, organizzata da Bologna Fiere e Slow Food, la terza edizione riunisce circa mille cantine selezionate da operatori della filiera del vino provenienti da 27 Paesi del mondo e dalle regioni italiane.

"Una sfida sostenibile che ci sta togliendo grandi soddisfazioni – afferma Gianpiero Calzolari, presidente Bologna Fiere –. Bologna si candida a diventare il punto di riferimento per il settore del vino e per la riflessione strategica sulla sostenibilità. E con Slow Wine Fair rendiamo protagonista chi produce bene, chi fa prodotti di qualità e in modo sostenibile". Il suolo è il primo strumento del viticoltore e "non può essere considerata di qualità una politica agricola che non è sostenibile – racconta Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia –. Tutti i giorni, in ogni angolo del pianeta, ci si confronta con la sensazione di fame, quindi con il cibo. Ci si confronta con l’agricoltura. E con la terra, col suolo, con la vita che in esso risiede. Perché senza fertilità non c’è agricoltura e senza agricoltura non c’è cibo". Tra gli espositori, 71 cantine della Regione, tra cui la "Terrabusi", di Luca Terrabusi, che cita l’alluvione di maggio: "Ha complicato tutto, ora siamo in un momento difficile. L’amore per questo prodotto straordinario, però, è aumentato".

Ai vignaioli fa eco il presidente della Regione Stefano Bonaccini. "I romagnoli si rialzeranno più forti di prima", soprattutto perché nel 2023, l’Emilia-Romagna "ha raggiunto il nuovo record dell’export, quasi 83 miliardi di euro, il doppio della media nazionale, e quasi 50mila ettari di viti vinicola coltivabile", continua il Governatore. Durante la tre giorni, un tema importante che verrà approfondito è quello della transizione biologica, "necessaria per salvare la Terra", apre Bonaccini durante l’inaugurazione. "Abbiamo bisogno di innovazione da parte delle città", aggiunge Daniele Ara, assessore all’Agricoltura del Comune. È d’accordo anche Maria Grazia Mammuccini, presidente di Federbio. "Le manifestazioni degli agricoltori, giuste, rischiano di portare a decisioni sbagliate". Il paradosso è che "si produce e si beve meno vino, ma si sorseggia più biologico", commenta Brunella Saccone, dirigente dell’ufficio agroalimentare di Ice. Un evento che vuole dare lustro al valore del suolo. Vanno in questa direzione anche le tre degustazioni guidate rivolte ai professionisti del settore. Dopo la prima, ieri alle 15, sulle storiche vigne della Regione, oggi alle 12 riflettori sul Modigliana bianco, piccolo borgo montano in cui una comunità di vignaioli lavora su suoli difficili.

Domani, alle 11, appuntamento con la "Rifermentazione", attraverso l’assaggio di alcuni dei rifermentati più celebri dell’Emilia Romagna e dove verranno analizzate le soluzioni adottate per realizzare questi vini. Tornano anche le iniziative diffuse in città, insieme alle osterie della guida di Slow Food editore e i cuochi dell’alleanza di Bologna e dintorni. Tanto attesi sono anche i premi "Carta Vini Terroir" e "Spirito Slow", spin off dei Milano Wine week awards, che celebrano le migliori selezioni vinicole del mondo. Non dimenticando anche gli eventi della Fiera dell’amaro e la Slow wine night, promossa da Ascom, dove le cucine, fino a domani, resteranno aperte fino a tarda serata per accogliere operatori.

QOSHE - Slow Wine Fair, una gioia da bere. Lollobrigida: "In difesa della qualità" - Giovanni Di Caprio
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Slow Wine Fair, una gioia da bere. Lollobrigida: "In difesa della qualità"

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26.02.2024

"Sostenibilità, qualità e comunità. Il vino è un gioiello di famiglia sotto attacco di chi guarda solo alla sua gradazione alcolica. Nessuno consiglia di berne tanto, ma è un prodotto italiano che va difeso e valorizzato".

Ha aperto così il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, la Slow Wine Fair 2024, inaugurata ieri mattina in Fiera e protagonista dei padiglioni 15, 18 e 20, ieri per gli appassionati, e oggi e domani solo per i professionisti del settore. Con il patrocinio del ministero dell’Agricoltura, organizzata da Bologna Fiere e Slow Food, la terza edizione riunisce circa mille cantine selezionate da operatori della filiera del vino provenienti da 27 Paesi del mondo e dalle regioni italiane.

"Una sfida sostenibile che ci sta togliendo grandi soddisfazioni – afferma Gianpiero Calzolari, presidente Bologna Fiere –. Bologna si candida a diventare il punto di riferimento per il settore del vino e per la riflessione........

© il Resto del Carlino


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