Bologna, 28 febbraio 2024 – Ha lasciato Bergamo un anno e mezzo fa per sposare il progetto Bologna, con il compito di fare ripercorrere il percorso di crescita compiuto dal Chievo prima e dai nerazzurri poi, ai rossoblù. Alzi la mano chi avrebbe scommesso di vedere ritornare Giovanni Sartori a Bergamo domenica con il Bologna in grado di guardare l’Atalanta da pari a pari e nel ruolo di big di questa serie A.

Per farlo, si è affidato pure a uno dei suoi fedelissimi: Remo Freuler, pure lui, ex nerazzurro, uno che quel tipo di percorso l’aveva già compiuto con Gasperini. Dalla salvezza a un passo dalla semifinale di Champions. Ma l’intuizione migliore è stata quella maturata insieme con Marco Di Vaio: mettere il Bologna nelle mani di Thiago Motta, l’uomo in grado di trasformare in oro ogni acquisto e di trovare un ruolo da protagonista nel suo sistema anche a calciatori inizialmente arrivati per un progetto tecnico differente.

Missione compiuta. Ma il bello arriva ora: perché il Bologna si contenderà con l’Atalanta il quarto posto domenica alle 18 e questa sera, in base al risultato del recupero della Dea con l’Inter, saprà se si presenterà al Gewiss Stadium davanti o in scia alla squadra di Gasperini. Ci sarà pure Sartori, a Bergamo, domenica. C’era pure nella sfida della scorsa stagione, quando il Bologna andò ad espugnare Bergamo con i gol di Sansone e Orsolini (0-2).

Già, Riccardo Orsolini. Pure lui è un ex: a Bologna arrivò in prestito con diritto di riscatto dalla Juventus, di rientro dal prestito all’Atalanta, scaricato da Gasperini e a giudicare dalla doppia esultanza di un anno fa a Bergamo (la prima per un gol in fuorigioco gli costò l’ammonizione per essersi tolto la maglia) non l’ha dimenticato.

Non dimentica neppure Freuler, che ha scaldato i motori segnando il suo primo gol in rossoblù contro il Verona: "Domenica sarò emozionato: Bergamo ha significato tanto per me e lì ho ancora tanti amici", ha detto, dopo che già nel giorno della sua presentazione difese Gasperini da polemiche di ex compagni che avevano lasciato Bergamo in cattivi rapporti con il tecnico: "Senza di lui non saremmo arrivati dove siamo arrivati: con l’Atalanta e come giocatori singolarmente".

Niente sconti, però. Il Bologna non ne ha fatti neppure all’andata, battendo i nerazzurri all’ultimo minuto con gol di Ferguson in una sfida che consegnò il quarto posto solitario al Bologna a Natale. Sono passati due mesi e il Bologna è ancora lì: la favola è diventata realtà, i rossoblù di Motta e Sartori corrono per il bersaglio grosso e per l’impensabile.

E tra i rossoblù ci sono pure Lucumi e Beukema, giocatori che erano nel database di Sartori già ai tempi in cui lavorava a Bergamo, dove se ne sono ricordati: la Dea sondò Beukema in estate e in vista di gennaio ha avuto contatti con Lucumi. Niente da fare, per il primo l’hanno spuntata Sartori e il Bologna, il secondo non si muove.

Non a stagione in corso, per lo meno, con l’Atalanta che ha poi dirottato l’interesse su Hien del Verona. La resa dei conti è vicina: da una parte l’Atalanta di Gasperini, dall’altra il Bologna dell’allievo Motta, capace di superare il maestro negli ultimi due confronti diretti e di prendersi le lodi del Gasp, il primo a capire e dichiarare che i rossoblù sarebbero stati avversario diretto fino in fondo.

QOSHE - Atalanta, storie di incroci: da Sartori a Orsolini, il Bologna fa il pieno di ex - Marcello Giordano
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Atalanta, storie di incroci: da Sartori a Orsolini, il Bologna fa il pieno di ex

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28.02.2024

Bologna, 28 febbraio 2024 – Ha lasciato Bergamo un anno e mezzo fa per sposare il progetto Bologna, con il compito di fare ripercorrere il percorso di crescita compiuto dal Chievo prima e dai nerazzurri poi, ai rossoblù. Alzi la mano chi avrebbe scommesso di vedere ritornare Giovanni Sartori a Bergamo domenica con il Bologna in grado di guardare l’Atalanta da pari a pari e nel ruolo di big di questa serie A.

Per farlo, si è affidato pure a uno dei suoi fedelissimi: Remo Freuler, pure lui, ex nerazzurro, uno che quel tipo di percorso l’aveva già compiuto con Gasperini. Dalla salvezza a un passo dalla semifinale di Champions. Ma l’intuizione migliore è stata quella maturata insieme con Marco Di Vaio: mettere il Bologna nelle mani di Thiago Motta, l’uomo in grado di trasformare in oro ogni........

© il Resto del Carlino


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