C’è la storia e la tradizione, la rivalità e la ruggine. Forlì-Ravenna è ‘il derby’, quello vero. Un frullato di emozioni forti, una sfida mai banale. Da leccarsi i baffi. Nel giardino del ‘Morgagni’ (ore 14.30) arriva la capolista e i biancorossi preparano la trappola per uscire dal girone degli ‘ignavi’ (9° posto) e scacciare i venti di crisi. "Un derby sfugge a ogni pronostico, non c’è un favorito o se c’è spesso non ottiene il risultato sperato; ci auguriamo che anche in questo caso sia così. Certo, la classifica parla chiaro: il Ravenna è primo, quindi merita complimenti e tanto rispetto, però non troverà sulla sua strada una squadra passiva o rinunciataria perché non possiamo permettercelo; dobbiamo cercare di imporre il nostro gioco comunque. Voglio rivedere una squadra umile e affamata, che possa dire la sua", apre Mauro Antonioli nella conferenza stampa della vigilia presso l’azienda Isolpav, sponsor del Forlì Calcio.

Il tecnico biancorosso torna poi sul netto ko contro il Lenz: "Non è stato il mio Forlì, quello che conosciamo tutti. Io non cerco alibi, ma si è trattato di una partita molto brutta su un campo in cui era difficile giocare; il Lentigione è stato più bravo sulle seconde palle e ha sfruttato le poche occasioni create, mentre noi non ci siamo riusciti. Una giornata da dimenticare. Detto ciò, il derby sarà un’altra partita". Di fronte c’è il Ravenna del neo patron in pectore Ignazio Cipriani (nipote di Raul Gardini e Idina Ferruzzi ) e degli ex dal dente più o meno ‘avvelenato’ (da mister Gadda a Varriale passando per Rrapaj, quello che... "non rientrava nello scacchiere tattico"; ma il capitano non ci sarà), che guarda tutti dall’alto in basso, scoppia di entusiasmo (3 vittorie di fila) e apparecchia una scorribanda da 3 punti per difendere la vetta dagli assalti di Victor San Marino e Imolese. "È una squadra che fa della corsa e dell’intensità le sue prerogative, ma ha anche entusiasmo e giocatori qualitativamente importanti. Sicuramente il Ravenna è attrezzato per stare tra le prime, ormai non si può più parlare di sorpresa, benché all’inizio non fosse partito coi favori del pronostico".

Capitolo formazione: Antonioli recupera Rossi ("per noi è un under molto importante, non avendo un sostituto dopo l’infortunio di Signore; fermo restando che Graziani adattatosi a quel ruolo ha fatto benissimo") e gongola per il rientro di Bonandi: "La bella notizia è che Thomas torna a disposizione; già in allenamento ha fatto capire quanto possa essere importante". Indisponibile Piva, bloccato da un problemino alla caviglia. Quanto al quiz modulo: "Non stravolgerò la nostra identità, questa squadra è stata costruita in un certo modo"; ergo sarà 4-3-3, suscettibile di "variazioni in corso d’opera". Dirigerà l’incontro Francesco Martini della sezione di Valdarno (assistenti Mino e Martone).

Il probabile 11 (4-3-3): Pezzolato; Masini, Tafa, Maggioli, Rossi; Casadio, Gaiola, Greselin; Barbatosta, Babbi, Merlonghi.

QOSHE - Forlì, un derby che vale doppio: "Col Ravenna voglio vedere fame" - Marco Lombardi
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Forlì, un derby che vale doppio: "Col Ravenna voglio vedere fame"

4 0
26.11.2023

C’è la storia e la tradizione, la rivalità e la ruggine. Forlì-Ravenna è ‘il derby’, quello vero. Un frullato di emozioni forti, una sfida mai banale. Da leccarsi i baffi. Nel giardino del ‘Morgagni’ (ore 14.30) arriva la capolista e i biancorossi preparano la trappola per uscire dal girone degli ‘ignavi’ (9° posto) e scacciare i venti di crisi. "Un derby sfugge a ogni pronostico, non c’è un favorito o se c’è spesso non ottiene il risultato sperato; ci auguriamo che anche in questo caso sia così. Certo, la classifica parla chiaro: il Ravenna è primo, quindi merita complimenti e tanto rispetto, però non troverà sulla sua strada una squadra passiva o rinunciataria perché non possiamo permettercelo; dobbiamo cercare di imporre........

© il Resto del Carlino


Get it on Google Play