Poche ore ci dividono dalla partenza delle sanzioni legate alla Città 30, modello che, nonostante la sperimentazione partita a luglio, fa discutere e non poco.

I cittadini sono ancora increduli e sempre più determinati a mobilitarsi per trovare una chiave risolutiva differente da quella che vuole i veicoli a trenta chilometri all’ora. In via Dante, dove è stato affisso lo stendardo azzurro di sensibilizzazione sul nuovo limite, lavoratori e residenti sperano in un cambio di rotta improvviso, "ma è tutto inutile – commenta Claudia Barbanti –. Ho fatto delle prove per allenarmi ad andare a quella velocità, prendendo anche degli insulti. In più, sono costretta a guardare sempre il cruscotto e questo non è sicuro". In alcune zone, poi, "non ha proprio senso – continua Barbanti –. Nessuno alla fine rispetterà questa nuova velocità".

Le ragioni che hanno indotto l’amministrazione a procedere con il progetto sono molteplici, come limitare l’inquinamento e salvare più vie. "Ma sono tutte menzogne, perché è vero il contrario – tuona Lorenzo Matteucci –: la gente sarà molto più distratta e ci sarà di conseguenza più rischio per la circolazione. I consumi aumenteranno con una percorrenza più lenta e un traffico incagliato. Sarà pericoloso in strade come in via Toscana: in certi orari non c’è nessuno, e se qualcuno va ai 30 all’ora, dovrà prestare attenzione a chi invece ha una percorrenza diversa. È una campagna che hanno deciso di applicare senza ascoltare le nostre decisioni". Della stessa idea sono è anche Lucrezia, bolognese che lavora fuori città. "Ho sfruttato al massimo gli ultimi giorni prima dell’inizio delle multe – confessa Lucrezia –. Non so come sarà possibile portare avanti questo modello. Lavoro fuori Bologna e impiegherò molto più tempo ad arrivare in sede, tra l’altro senza un’auto dotata di cruise control". Solo pareri negativi, insomma, precedono il via delle multe. "Ci abbiamo provato, ma è impossibile andare a trenta all’ora - sottolinea Silvia -. Ho il cruise control, ma non riesco a utilizzarlo con una velocità così bassa. Controllerò sempre il contachilometri. Sarà un problema ogni volta sportarsi con i mezzi privati".

Il nuovo limite "è esagerato, visto che anche la bicicletta va più veloce – ammette Matteo Ciuffreda –. Sarà impegnativo per le nostre tasche. Si potrà prendere una multa anche distrattamente, e in un momento economico così complesso segnato dagli aumenti, ci mancava solo questa. Non ci è bastato il tempo della sperimentazione, ne necessitiamo ancora per abituarci". Infine l’intralcio dei cantieri. "Bologna è già molto provata dai cantieri e dal traffico intenso – conclude Mariangela Brandonisio –. È impraticabile anche per i mezzi pubblici Sarà un delirio, infatti, anche per chi come me si deve spostare in autobus per arrivare in centro. Il nuovo limite esteso a quasi tutta la città è esagerato: sarebbe stato meglio limitarlo solo vicino ai luoghi sensibili".

QOSHE - Il conto alla rovescia. Tutti i dubbi sulla svolta. Cittadini spaventati: "Pioveranno multe" - Mariateresa Mastromarino
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Il conto alla rovescia. Tutti i dubbi sulla svolta. Cittadini spaventati: "Pioveranno multe"

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15.01.2024

Poche ore ci dividono dalla partenza delle sanzioni legate alla Città 30, modello che, nonostante la sperimentazione partita a luglio, fa discutere e non poco.

I cittadini sono ancora increduli e sempre più determinati a mobilitarsi per trovare una chiave risolutiva differente da quella che vuole i veicoli a trenta chilometri all’ora. In via Dante, dove è stato affisso lo stendardo azzurro di sensibilizzazione sul nuovo limite, lavoratori e residenti sperano in un cambio di rotta improvviso, "ma è tutto inutile – commenta Claudia Barbanti –. Ho fatto delle prove per allenarmi ad andare a quella velocità, prendendo anche degli insulti. In più, sono costretta a guardare sempre il cruscotto e questo non è sicuro". In alcune zone, poi,........

© il Resto del Carlino


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