Ferrara, 6 aprile 2024 – Ha lasciato la caserma dei carabinieri con il figlio, mano nella mano. Lui ha un bel sorriso. "Era contentissimo, gli hanno fatto visitare la caserma. E’ salito anche sulle loro auto. Poi ha ricevuto quell’attestato, preparato per lui. Quello di carabiniere per un giorno. Così ha capito ancora di più di non essere solo. Che c’è la sua mamma ed anche i carabinieri sono al suo fianco. E’ stata una carica d’affetto", così la madre del bambino che nei giorni scorsi è stato preso di mira da tre coetanei che gli hanno estorto a più riprese soldi, fino a farsi consegnare 150 euro, ha raccontato quella che sarà un’esperienza da scrivere in una pagina del diario.

Dopo quegli episodi avvenuti in una scuola della città ha scoperto che tanti fanno il tifo per lui, lo sostengono. Che tra questi ci sono i carabinieri di Ferrara al fianco del giovane studente bullizzato. Per circa un mese tre coetanei, compagni di scuola, con minacce fisiche e verbali lo avevano costretto a pagare, in più occasioni, somme di denaro. "Dacci i soldi o picchiamo te e poi anche tua mamma". I tre bulli, che hanno tutti meno di 14 anni, sono stati individuati dai carabinieri proprio grazie al coraggio della madre che ha deciso di fare denuncia. Sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Bologna. Un caso chiuso, si potrebbe dire. Ma per i carabinieri del Comando Provinciale di Ferrara così non è. Rimane il compito più importante: infondere ad un ragazzo di 12 anni la consapevolezza che al mondo non si è mai da soli. Al suo fianco famiglia, scuola e istituzioni pronti a fare la loro parte.

Così al giovanissimo studente è arrivato un invito inaspettato, quello di trascorrere un pomeriggio insieme ai carabinieri nella caserma ‘Carmine Della Sala’. Accompagnato dalla mamma, il giovane è stato ricevuto dal comandante provinciale, colonnello Alessandro Di Stefano che, dopo il saluto di benvenuto, gli ha simbolicamente tributato la nomina a ‘carabiniere per un giorno’ appuntandogli sulla maglietta la spilla dell’Arma. "E’ stato un pomeriggio bellissimo", dice ancora la madre. Che si è dipanato dalla visita alla centrale operativa, dove sono state illustrate le tecnologie per affrontare le numerose richieste di intervento, fino all’emozione di salire a bordo di una ‘gazzella’ del Radiomobile. Le domande sulle dotazioni dei mezzi sono state molte.

Il giovane "carabiniere" ha anche imprato a rilevare le impronti digitali. Tra sorrisi e qualche macchia d’inchiostro ha compilato il proprio cartellino segnaletico, portandolo a casa come ricordo del pomeriggio trascorso con i suoi angeli custodi in divisa. "La forza del giovane studente, supportato dal coraggio e dal senso civico della sua mamma, deve servire da esempio per tutti coloro che sono vittime di comportamenti inaccettabili in una scuola". I carabinieri, da sempre in prima linea nel contrasto al fenomeno del bullismo e in stretto raccordo con le istituzioni scolastiche, invitano a denunciare qualsiasi forma di violenza o sopruso.

L’augurio dei carabinieri al loro giovane ospite è quello di continuare ad affrontare la vita con il coraggio e la sicurezza dei giusti, con la consapevolezza che il cambiamento arriva anche attraverso la forza di saper chiedere aiuto e denunciare chi pensa di poter prevaricare il prossimo. Al termine della visita la mamma ha ringraziato l’Arma di Ferrara, ancora più evidente la forza di quella divisa. Ma, se dal punto di vista delle indagini il caso può dirsi chiuso, non lo è ancora per questa donna che chiede a gran voce vengano sospesi i tre autori degli episodi. Nei giorni scorsi si è rivolta con una lettera all’ufficio scolastico provinciale, chiedendo venga preso quel provvedimento. "Non mi arrenderò finché non verranno sospesi, lo devo a mio figlio", dice scandendo le parole.

QOSHE - Vittima di tre bulli: il ragazzino diventa carabiniere per un giorno - Mario Bovenzi
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Vittima di tre bulli: il ragazzino diventa carabiniere per un giorno

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06.04.2024

Ferrara, 6 aprile 2024 – Ha lasciato la caserma dei carabinieri con il figlio, mano nella mano. Lui ha un bel sorriso. "Era contentissimo, gli hanno fatto visitare la caserma. E’ salito anche sulle loro auto. Poi ha ricevuto quell’attestato, preparato per lui. Quello di carabiniere per un giorno. Così ha capito ancora di più di non essere solo. Che c’è la sua mamma ed anche i carabinieri sono al suo fianco. E’ stata una carica d’affetto", così la madre del bambino che nei giorni scorsi è stato preso di mira da tre coetanei che gli hanno estorto a più riprese soldi, fino a farsi consegnare 150 euro, ha raccontato quella che sarà un’esperienza da scrivere in una pagina del diario.

Dopo quegli episodi avvenuti in una scuola della città ha scoperto che tanti fanno il tifo per lui, lo sostengono. Che tra questi ci sono i carabinieri di Ferrara al fianco del giovane studente bullizzato. Per circa un mese tre coetanei, compagni........

© il Resto del Carlino


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