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Due arrivi, due partenze e un infortunio che ha comportato un lungo stop. La compattezza del gruppo è una delle armi che la Virtus vuole mettere in campo in questo stagione. Nonostante qualche flessione tra la fine inverno e inizio primavera la squadra allenata da Banchi sta mantenendo le aspettative in Italia e ha superato le previsioni in Europa raggiungendo dei risultati che non hanno mai dato al club l’indicazione di andare sul mercato.

Solo l’infortunio di Devontae Cacok ha creato l’esigenza di sondare il terreno per un centro che avesse più esperienza rispetto al giocatore statunitense. Lì, anche per non rischiare di finire azzoppati da un altro incidente di percorso, la società del presidente Massimo Zanetti ha deciso di attrezzarsi anche con un esterno straniero che allungasse il roster senza stravolgerlo e che colmasse la lacuna causata dalla partenza di Jaleen Smith.

La capacità dei singoli di mettere il proprio talento al servizio della squadra non è mai stata in discussione e questo aspetto non dipende solo dai giocatori, ma anche dalla capacità di adattamento che Banchi ha dimostrato di avere nel momento in cui gli è stata affidata la panchina bianconera.

Arrivato a Bologna a una settimana dalla prima partita ufficiale, il tecnico grossetano non ha imposto cambiamenti a un gruppo che sulla carta sembrava indebolite dalle partenze di Teodosic e Ojeleye.

Così non è stato e passati più di otto mesi da allora, adesso la simbiosi tra giocatori e allenatore ha consentito alla V nera di essere qui e a giocarsi domani il primo posto in campionato contro Trento.

Le formazioni che non cambiano tanto sono anche quelle più gradite dal pubblico come sta dimostrando quello virtussino che sta riempiendo l’arena anche per l’impegno contro il club tridentino.

Il calore dei tifosi bianconeri è l’altra risorsa che la Virtus spera di mettere in campo durante i playoff e in finale in una corsa per lo scudetto dove Brescia ha l’ambizione di essere il terzo incomodo tra Bologna e Milano anche se non ha l’abitudine a giocare a ritmi così alti. L’unica isola in cui questi calcoli non si fanno è la palestra Porelli dove Banchi ha istillato la filosofia del pensare a una gara per volta per evitare che ci siano quegli scivoloni imprevisti che, poi, rendono la vita difficile. Per cui dopo Trento tutta la concentrazione sarà sull’avversario dei quarti con una speranza particolare su abbinamento con Reggio Emilia o con Pistoia per limitare i chilometri in trasferta e avere il pubblico presente anche lontano dalla Fiera.

QOSHE - Compattezza e serenità: la Virtus gioca i jolly. Così Banchi cerca di mantenere il primato - Massimo Selleri
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Compattezza e serenità: la Virtus gioca i jolly. Così Banchi cerca di mantenere il primato

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04.05.2024

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Due arrivi, due partenze e un infortunio che ha comportato un lungo stop. La compattezza del gruppo è una delle armi che la Virtus vuole mettere in campo in questo stagione. Nonostante qualche flessione tra la fine inverno e inizio primavera la squadra allenata da Banchi sta mantenendo le aspettative in Italia e ha superato le previsioni in Europa raggiungendo dei risultati che non hanno mai dato al club l’indicazione di andare sul mercato.

Solo l’infortunio di Devontae Cacok ha creato l’esigenza di sondare il terreno per un centro che avesse più esperienza rispetto al giocatore statunitense. Lì, anche per non rischiare di........

© il Resto del Carlino


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