Trento 10 marzo 2024 - La teoria della cavalleria leggera non ha funzionato: Pesaro esce ‘bastonata’ dal campo di Trento con 27 punti sul groppone di distacco: 109 a 82. Una disfatta che nasce soprattutto dalla pochezza difensiva della formazione di Sacchetti che si è tradotta in un divario enorme nella lotta sotto i tabelloni dove la formazione biancorossa ne ha presi ben 17 meno dei padroni di casa: 39 a 22 il conteggio.

Pesaro ha retto praticamente venti minuti.

Un equilibrio dovuto soprattutto alle performance offensiva di Bamforth che chiude prima del riposo con un 3 su 3 dalla lunga distanza.

Impatto non invece secondo le aspettative per Foreman, autore di una prestazione lontana da quella del suo esordio con Brescia dove aveva fatto sognare i tifosi biancorossi.

Qualche pasticcio di troppo, qualche passaggio mal calibrato ed anche qualche tiro forzato hanno contrassegnato il suo ingresso in campo.

Bottino comunque buono per il play ma i numeri si sono arrotondati nel finale di gara quando Trento stava ormai tracimando verso i trenta punti di vantaggio.

La partita viene chiusa intorno alla metà del terzo quarto da Mooney che piazza tre bombe di seguito davanti alla faccia dei difensori pesaresi, fra l’altro sempre in ritardo, e poi dalle bombe di Alvisi.

Uno strappo profondo ad una gara che sembrava potesse galleggiare fino alla fine nel segno dell’equilibrio.

Tirare fuori dal mucchio un giocatore della formazione di Sacchetti è difficile perché un altro uomo molto atteso e cioè Mcduffie ha arrotondato il suo tabellino anche lui nei minuti finali e cioè a partita morta.

Chi ci ha messo cuore, come sempre, è stato Cinciarini ma nel tiro è stato un vero disastro collezionando un 2 su 5 da sotto e uno 0 su 5 da fuori pur tirando in diverse occasioni completamente libero e con i piedi in terra.

Quella del play pesarese sembra una storia, per quello che riguarda il tiro, da chiamare in suo aiuto uno stregone o una fattucchiera per toglierli il maleficio.

Aveva al seguito la formazione di Sacchetti anche diversi tifosi saliti a Trento convinti di poter anche assaporare la seconda vittoria di fila. Ma così non è stato.

Ed ora si attende al palasport prima la Virtus Bologna e cioè una delle corazzate del campionato e quindi Reggia Emilia. Match molto difficili.

DOLOMITI ENERGIA TRENTINO: Hubb 5, Alviti 15, Niang 4, Conti, Forray 11, Cooke 5, Diarra, Biligha 16, Grazulis 14, Mooney 14, Baldwin 25. Allenatore: Galbiati.

CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO: McDuffie 16, Bamforth 21, Bluiett 3, Visconti, Wright-Foreman 20, Ford 2, Maretto ne, Tambone, Cinciarini 5, Mazzola 3, Totè 12. Allenatore: Sacchetti.

ARBITRI: Galasso-Lo Guzzo-Nicolini.

NOTE: parziali 18-20, 42-39, 77-61. Tiri liberi: Trento 13/18, Pesaro 14/19. Nessun uscito per cinque falli.

QOSHE - Trento Pesaro 109-82, i biancorossi reggono solo 20 minuti - Maurizio Gennari
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Trento Pesaro 109-82, i biancorossi reggono solo 20 minuti

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10.03.2024

Trento 10 marzo 2024 - La teoria della cavalleria leggera non ha funzionato: Pesaro esce ‘bastonata’ dal campo di Trento con 27 punti sul groppone di distacco: 109 a 82. Una disfatta che nasce soprattutto dalla pochezza difensiva della formazione di Sacchetti che si è tradotta in un divario enorme nella lotta sotto i tabelloni dove la formazione biancorossa ne ha presi ben 17 meno dei padroni di casa: 39 a 22 il conteggio.

Pesaro ha retto praticamente venti minuti.

Un equilibrio dovuto soprattutto alle performance offensiva di Bamforth che chiude prima del riposo con un 3 su 3 dalla lunga distanza.

Impatto non invece secondo le aspettative per Foreman, autore di una........

© il Resto del Carlino


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