Bologna, 1° maggio 2024 – “Non dobbiamo rassegnarci davanti ai numeri, e dobbiamo metterci nei panni dei familiari delle vittime della strage di Suviana. Dobbiamo ricordare i morti per i diritti dell'uomo che verrà”.
È il disastro della centrale di Bargi a gravare sulla piazza del 1° maggio 2024 a Bologna, all'ombra di San Petronio. Le previsioni di meteo avverse non hanno scoraggiato un migliaio di persone, tra in piedi e seduti, davanti al palco che dà le spalle al Comune.
È stato il cardinale Matteo Zuppi a chiamare a raccolta tutti sul tema della sicurezza sul lavoro, con lui sul palco anche i tre segretari bolognesi di Cgil, Cisl e Uil, e il sindaco Matteo Lepore. "Ci costituiremo parte civile al processo su Suviana - ha detto il sindaco -. E dobbiamo ricordare tutte le vertenze in atto, da La Perla a Marelli, fini a Industria Italiana Autobus".
Presente anche Federica Megalizzi, vicepresidente dell'omonima Fondazione, oltre a diversi esponenti del Pd, dall'ex sindaco Virginio Merola ad Andrea De Maria. "Serve un progetto serio di inserimento sul lavoro e di integrazione intelligente dei migranti che arrivano", ha detto ancora Zuppi mandando un messaggio a Roma.