A cinque mesi dal terremoto dello scorso 18 settembre, lo stabile della casa di riposo di Tredozio si trova diviso in due.

La parte nuova è rimasta agibile, perché già realizzata con edilizia antisismica: ospita 18 anziani fra i meno autosufficienti della struttura; i 23 anziani della parte vecchia, invece, sono stati spostati a Faenza, in una struttura della stessa cooperativa sociale che gestisce anche quella di Tredozio, in attesa di mettere in sicurezza questa parte dello stabile risultata inagibile.

Da alcuni mesi, inoltre, la direzione della casa di riposo di Tredozio ha lanciato una sottoscrizione per raccogliere fondi da destinare alla messa in sicurezza dell’edificio.

"Attualmente – racconta il segretario del consiglio d’amministrazione ed ex sindaco del paese, Luigi Marchi – abbiamo raggiunto la somma di 99mila euro di offerte. L’ultima, che ammonta 8.700 euro, è arrivata dall’Associazione Avpa Croce Blu di Modena, destinata espressamente per il ripristino dei danni dovuti alle calamità naturali del 2023 (ovvero alluvione e terremoto). La consegna è stata effettuata sabato 10 febbraio presso l’Emporio Solidale ‘Il Barco’ di Cesena".

Questa associazione di Modena ha raccolto fondi e viveri per la Romagna colpita dalle calamità naturali e, oltre all’offerta in denaro alla casa di riposo di Tredozio, ha portato due pulmini stracarichi di viveri non deteriorabili per l’emporio solidale di Cesena. Commenta ancora Marchi: "Si tratta di una grossa dimostrazione di solidarietà e di vicinanza a coloro che si trovano in difficoltà. Perciò ringraziamo i componenti dell’Associazione, e tutti coloro che si impegnano nell’Emporio solidale di Cesena, in particolare la consigliera regionale Lia Montalti di Cesena che ci ha segnalati come casa di riposo in difficoltà all’associazione di Modena".

Le offerte per contribuire alla sottoscrizione si possono fare in due banche (Banca Credito Cooperativo Ravennate e Imolese Soc Coop Filiale Tredozio IBAN IT34 C085 4268 0800 00000001110 e Banca Intesa San Paolo Filiale di Modigliana IBAN IT02 Q030 6967 8731 00000002957). "Le difficoltà che stiamo incontrando – conclude Marchi – sono molte. I danni subiti ammontano a oltre un milione e i tempi per i lavori completi di messa in sicurezza e ristrutturazione sono lunghi, ma noi lotteremo con tutte le nostre forze perché la casa di riposo di Tredozio rimanga aperta e resti un fiore all’occhiello della comunità".

I lavori per riaprire una prima parte di quella inagibile (con offerte, risparmi e un mutuo) dovrebbero partire prima dell’estate, mentre per completarli si aspettano i fondi governativi.

Fondata nel 1954 come Ipab e trasformata in Fondazione Brentani-Nuti-Bonaccorsi-Tredozi (nomi dei benefattori grazie ai quali ha preso vita e si è mantenuta), attualmente la casa di riposo di Tredozio è amministrata da un consiglio di cinque persone che svolgono il servizio come volontari: Alfonso Archi (presidente), il parroco don Massimo Monti, Luigi Marchi, Anna Montanari e Alessandra Montefiori, questi ultimi due di nomina comunale. La speranza di tutti – consiglio d’amministrazione, ospiti e famiglie – è che si possano ricongiungere tutti al più presto nella casa ‘madre’ del paese.

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Casa di riposo, donati quasi 100mila euro

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24.02.2024

A cinque mesi dal terremoto dello scorso 18 settembre, lo stabile della casa di riposo di Tredozio si trova diviso in due.

La parte nuova è rimasta agibile, perché già realizzata con edilizia antisismica: ospita 18 anziani fra i meno autosufficienti della struttura; i 23 anziani della parte vecchia, invece, sono stati spostati a Faenza, in una struttura della stessa cooperativa sociale che gestisce anche quella di Tredozio, in attesa di mettere in sicurezza questa parte dello stabile risultata inagibile.

Da alcuni mesi, inoltre, la direzione della casa di riposo di Tredozio ha lanciato una sottoscrizione per raccogliere fondi da destinare alla messa in sicurezza dell’edificio.

"Attualmente – racconta il segretario del consiglio d’amministrazione ed ex sindaco del paese, Luigi Marchi –........

© il Resto del Carlino


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