Il 2024 sarà un anno record a livello elettorale. Per la prima volta nella storia oltre quattro miliardi di donne e uomini proveranno a cambiare il destino delle proprie nazioni votando. Alcune elezioni hanno un risultato che appare già scontato: non ci vuole un profeta per immaginare la conferma di Putin in Russia e neanche quella di Modi in India. Ma in altre zone del pianeta è lecito aspettarsi qualche novità. Ad esempio quest’anno può segnare la fine del lungo periodo conservatore alla guida del Regno Unito e il ritorno a Downing Street dei laburisti che, riscoprendo Tony Blair, forse riscopriranno anche cosa significhi vincere le elezioni. Si voterà anche in Europa per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo e chissà se finalmente i cittadini del vecchio continente capiranno la necessità di una svolta per evitare che le istituzioni europee finiscano nell’angolo dell’irrilevanza, in un mondo sempre più complicato e interconnesso.

Ma la sfida che tutti guardano con il fiato sospeso è ovviamente quella americana. Chi sarà il nuovo/vecchio inquilino della Casa Bianca? Dico nuovo/vecchio perché al momento la sfida sembra ristretta a due leader che hanno già lavorato nell’ufficio ovale. La sfida all’attuale Presidente – il numero 46, Joe Biden – sembra venire innanzitutto dal suo predecessore, quel Donald Trump che è stato il 45° Presidente e della storia statunitense e anche il primo a essere mosso sotto accusa per non aver rispettato il dettato costituzionale quattro anni fa.

Saranno davvero questi due leader i portabandiere dei rispettivi schieramenti? È ancora presto per dirlo. Il mio invito è semplice: per capire come andrà a finire, cherchez la femme. No, non è un messaggio che evoca incontri galanti o relazioni clandestine, come ad esempio quella che nel 1988 bloccò la candidatura che sembrava vincente del democratico Gary Hart e aprì le porte della Casa Bianca a George Bush padre. Dico: cherchez la femme per dire che per capire se cambierà qualcosa va osservata una leader donna che a mio giudizio è ormai l’unica vera alternativa repubblicana a Trump. Si chiama Nikki Haley, è stata Governatrice e ambasciatrice degli Stati Uniti all’ONU, è una donna di destra, potrebbe anche fare la vice di Trump ma è secondo me l’unica che oggi ha la concreta chance di poterlo rimpiazzare. È forte, credibile, ci sa fare.

Ho conosciuto la Haley in Corea del Sud in una delle conferenze internazionali cui partecipo. Ricordo di aver detto ai miei dopo averci dialogato sul palco: ragazzi, non so se questa sarà la prima Presidente donna degli Stati Uniti ma so che questa sarà sicuramente Presidente. La mancata candidatura di Trump provocherebbe immediatamente anche la rinuncia di Biden e un gran caos tra i democratici. Ad oggi nessuno riesce a bloccare il Donald furioso. Ma qualora qualcuno facesse il miracolo, la novità è che l’alternativa c’è. Ed è donna. Non perdete di vista Nikki. Potrebbe essere il futuro che non ci aspettavamo.

Matteo Renzi

Matteo Renzi (Firenze, 11 gennaio 1975) è un politico italiano e senatore della Repubblica. Ex presidente del Consiglio più giovane della storia italiana (2014-2016), è stato alla guida della Provincia di Firenze dal 2004 al 2009, sindaco di Firenze dal 2009 al 2014. Dal 3 maggio 2023 è direttore editoriale de Il Riformista

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Casa Bianca, cherchez la femme – L’editoriale di Matteo Renzi

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27.12.2023

Il 2024 sarà un anno record a livello elettorale. Per la prima volta nella storia oltre quattro miliardi di donne e uomini proveranno a cambiare il destino delle proprie nazioni votando. Alcune elezioni hanno un risultato che appare già scontato: non ci vuole un profeta per immaginare la conferma di Putin in Russia e neanche quella di Modi in India. Ma in altre zone del pianeta è lecito aspettarsi qualche novità. Ad esempio quest’anno può segnare la fine del lungo periodo conservatore alla guida del Regno Unito e il ritorno a Downing Street dei laburisti che, riscoprendo Tony Blair, forse riscopriranno anche cosa significhi vincere le elezioni. Si voterà anche in Europa per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo e chissà se finalmente i cittadini del vecchio continente capiranno la necessità di una........

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