Guido Crosetto è uno dei volti più seri e delle personalità più equilibrate del Governo.
Se una domenica di fine novembre Crosetto decide di rilasciare una intervista bomba al Corriere della Sera significa che il Ministro della Difesa intende lanciare un messaggio preciso. Forte. Chiaro.
Ed è un messaggio che va oltre la normale, complicata, dialettica tra politica e magistratura. Le parole di Crosetto infatti hanno tre destinatari.

Il primo è il mondo della magistratura militante che da queste parti conosciamo bene. Quando uno dei leader di Magistratura Democratica scrisse che intorno a me andava steso “un cordone sanitario” avvertii sulla pelle l’amarezza profonda per un linguaggio così violento e sovversivo (perché una corrente della magistratura non deve stendere il cordone sanitario intorno a un parlamentare, alle sue idee, alle sue attività). I magistrati politicizzati sono molto meno di quanto si pensi. Ma fanno molto più male di quanto si possa immaginare. È a loro che per primo si rivolge il Ministro della Difesa. Dopo le dichiarazioni di Crosetto nessuno potrà dire: “Non ci hanno visto arrivare”. Perché il Ministro dà l’impressione di averli visti, di averli visti benissimo.

Il secondo destinatario dell’avviso ai naviganti di Crosetto è il mondo della politica giustizialista o pavida. Sono giustizialisti quei parlamentari che continuano a pensare che una indagine equivalga a una sentenza, che un avviso di garanzia comporti l’obbligo di dimissioni, che quello dei PM sia un verbo da accogliere senza profferire parola. Eppure i magistrati più autorevoli di questo Paese hanno speso anni e vite intere per spiegare che “la cultura del sospetto è l’anticamera del Khomeinismo” per utilizzare le parole di uno dei più grandi, Giovanni Falcone. A tutti loro Crosetto manda a dire: non pensate di farla franca solo perché siete più vicini ai PM d’assalto. La ruota gira e chi oggi si crede assolto domani sarà fisiologicamente coinvolto. Il giustizialismo è una malattia della politica, una negazione della Costituzione, un rifiuto della verità.

Ma in realtà – eccoci al terzo destinatario – secondo me il Ministro stava parlando soprattutto ai suoi. A quelli che hanno storto la bocca quando è stato nominato Nordio. A quelli che hanno una cultura giustizialista incorporata nel DNA. A quelli che hanno bloccato la riforma.
E questa è la parte più interessante: il messaggio di Crosetto è indirizzato ai suoi. La riforma Nordio è stata cancellata da Fratelli d’Italia. E allora chiediamoci: perché la Meloni all’improvviso ha cambiato idea, bloccando la riforma? Che è successo? Qualcuno ha paura? E di cosa? Perché alla fine il Consiglio dei Ministri può pure stabilire che per ogni giudice ci sia una pagella del CSM. Ma se continua così la pagella della Premier alla voce “Diritto” avrà una insufficienza irrecuperabile.
Coraggio, Giorgia, di cosa hai timore?

Matteo Renzi

Matteo Renzi (Firenze, 11 gennaio 1975) è un politico italiano e senatore della Repubblica. Ex presidente del Consiglio più giovane della storia italiana (2014-2016), è stato alla guida della Provincia di Firenze dal 2004 al 2009, sindaco di Firenze dal 2009 al 2014. Dal 3 maggio 2023 è direttore editoriale de Il Riformista

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Crosetto e i tre destinatari del messaggio: dalla magistratura alle paure di Giorgia. L’editoriale di Matteo Renzi

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28.11.2023

Guido Crosetto è uno dei volti più seri e delle personalità più equilibrate del Governo.
Se una domenica di fine novembre Crosetto decide di rilasciare una intervista bomba al Corriere della Sera significa che il Ministro della Difesa intende lanciare un messaggio preciso. Forte. Chiaro.
Ed è un messaggio che va oltre la normale, complicata, dialettica tra politica e magistratura. Le parole di Crosetto infatti hanno tre destinatari.

Il primo è il mondo della magistratura militante che da queste parti conosciamo bene. Quando uno dei leader di Magistratura Democratica scrisse che intorno a me andava steso “un cordone sanitario” avvertii sulla pelle l’amarezza profonda per un linguaggio così violento e sovversivo (perché una corrente della magistratura non deve stendere il cordone sanitario intorno a un........

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