Ieri è morta una bambina africana di due anni a Lampedusa. La stavano portando in salvo, come hanno fatto con altri 43 naufraghi, gli uomini della capitaneria di porto che ogni giorno combattono per salvare vite. Non sono soli: è di ieri anche la notizia di due pescatori, padre e figlio, che hanno salvato alcuni migranti abbandonati su uno scoglio. Li hanno trovati, rifocillati, scaldati. E portati a riva. Ma quella bambina invece non ce l’ha fatta e ha trovato la morte. Atroce e ingiusta come può essere solo la morte dei bambini.

I media non hanno riportato questa notizia. Quanti bambini sono morti? Tanti, troppi. E allora il mondo della comunicazione considera questa morte solo una statistica, non una notizia. Per noi non è una statistica e non è nemmeno una notizia: è una ferita. La strage che ha trasformato il Mare Nostro in un cimitero colpisce il cuore e interroga la politica. Che risponde nel modo più incerto possibile. Dopo aver inseguito tutti gli slogan il Governo Meloni deve affrontare la realtà: avevano detto che avrebbero chiuso i porti e hanno raddoppiato gli sbarchi.

Avevano assicurato il blocco navale e si trovano invece con un blocco mentale che impedisce di dire la verità alla propria gente. L’unica verità possibile: nessuno può bloccare l’immigrazione. Si può mitigare, disciplinare, integrare l’immigrazione. Ma la storia dimostra che non si blocca e comunque non si blocca per decreto. Come non si sconfigge la povertà con decreto. Come non si abbattono i reati aumentando le pene.

Un giorno anche i populisti capiranno che il populismo non funziona, ma sarà comunque troppo tardi. Nelle ore in cui quella bambina moriva, la Camera dei Deputati discuteva dell’intesa tra Roma e Tirana sui migranti. La destra aveva definito questo accordo storico, la sinistra aveva risposto dicendo che era incostituzionale. Ma la verità è che questo accordo è semplicemente uno spot inutile. E non cambierà nulla per i migranti. Forse, ma non è sicuro, cambierà qualcosa nei sondaggi. Che notoriamente contano molto agli occhi dei populisti, sicuramente molto più che i migranti.

Le opposizioni si sono divise. Il solito sgambetto di Italia Viva? Macché. Sull’immigrazione le opposizioni si sono divise pLerché è tornato il Conte1. Quello che firmava i decreti Salvini. Conte e i 5Stelle anche stavolta seguono i sondaggi, come sempre: sono coerenti nella loro incoerenza. Mi colpisce invece il PD. Hanno deciso di affidare la sinistra a chi flirta sui migranti con Salvini. E pretendono di stabilire che cosa è la sinistra e cosa non è degno di essere definito tale.

Giuseppe Conte fa quello che ha sempre fatto. È un camaleonte privo di ideali, perché dovrebbe cambiare adesso? No, Giuseppe Conte non è una sorpresa. Il masochismo del PD invece sorprende ogni giorno di più. E sono i riformisti del PD che non si fanno sentire, talmente preoccupati di non disturbare l’alleato da accettare di perdere non solo le elezioni, ma persino di perdere la dignità.

Matteo Renzi

Matteo Renzi (Firenze, 11 gennaio 1975) è un politico italiano e senatore della Repubblica. Ex presidente del Consiglio più giovane della storia italiana (2014-2016), è stato alla guida della Provincia di Firenze dal 2004 al 2009, sindaco di Firenze dal 2009 al 2014. Dal 3 maggio 2023 è direttore editoriale de Il Riformista

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La bambina, i pescatori e i camaleonti: per i migranti non cambierà nulla e per noi è una ferita | L’editoriale di Matteo Renzi

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22.11.2023

Ieri è morta una bambina africana di due anni a Lampedusa. La stavano portando in salvo, come hanno fatto con altri 43 naufraghi, gli uomini della capitaneria di porto che ogni giorno combattono per salvare vite. Non sono soli: è di ieri anche la notizia di due pescatori, padre e figlio, che hanno salvato alcuni migranti abbandonati su uno scoglio. Li hanno trovati, rifocillati, scaldati. E portati a riva. Ma quella bambina invece non ce l’ha fatta e ha trovato la morte. Atroce e ingiusta come può essere solo la morte dei bambini.

I media non hanno riportato questa notizia. Quanti bambini sono morti? Tanti, troppi. E allora il mondo della comunicazione considera questa morte solo una statistica, non una notizia. Per noi non è una statistica e non è nemmeno una notizia: è una ferita. La strage che ha trasformato il Mare........

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