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LIVORNO. Gli unici botti, purtroppo, sono quelli fuori dal campo. E ben poco divertenti. Dopo le oltre quattro ore di confronto tra squadra e società andato in scena nel pomeriggio di domenica 7 aprile con Luci e compagni usciti dal Picchi quasi alle 22 – dopo il pari col Montevarchi – ecco l’esonero del tecnico Fabio Fossati. Al suo posto il tecnico della juniores Niccolò Pascali che aveva già fatto da “traghettatore” negli allenamenti tra l’esonero di Favarin e l’arrivo di Fossati, nel momento del casting di Esciua che vedeva in ballo anche Vargas e Consonni. É il terzo allenatore di una stagione non certo indimenticabile.

L’addio di Fossati

Arrivato a Livorno dopo una lunga riflessione da parte del presidente Joel Esciua che si prese 3-4 giorni per decidere il successo di Favarin, Fossati non era riuscito ad avere l’impatto sperato nelle primissime partite. Un buon pari a Grosseto, poi due “X” in gare cui servivano in tre punti contro Ponsacco e Sansepolcro. La svolta arriva il 4 febbraio contro il Ghiviborgo con gli amaranto che vincono 4-1 e danno vita poi nelle giornate successive a un filotto di quattro successi in fila con Tanasa superstar. La partita chiave, dopo l’ottima prestazione contro la Pianese, è quello di Gavorrano. In Maremma il Livorno fallisce la grande occasione e nelle tre partite successive conquista solo 5 punti con prestazioni insufficienti. Il bottino dell’era Fossati si chiude con 21 punti in 12 partite, una media di 1,75 punti a partita. Praticamente identica a quella di Favarin che ne aveva raccolti 32 in 18 giornate. Una buona media, da playoff, che può andare bene per Tau e Seravezza, non per il Livorno che in D parte con l’idea di vincere il campionato a tutti i costi. Dal punto di vista dei risultati quindi il cambio di marcia non c’è stato. Il merito maggiore di Fossati era stato quello di aver dato più carattere e grinta alla squadra ma l’effetto non è durato molto. Anche per quanto riguarda il gioco è cambiato poco: 3-5-2 senza alcuna variante, tante verticalizzazioni e poco fraseggio. In più, come detto già ieri, la squadra alla lunga avrebbe pagato questa “pesantezza” del tecnico, al quale è stato imputato di essere troppo pressante e far sentire poco liberi i giocatori. Colpa non sua, invece, il fatto di dover gestire quasi 30 giocatori, con tanti over da spedire in tribuna ogni settimana.

Ecco Pascali

Niccolò Pascali in estate è arrivato a Livorno per volere di Alessandro Doga che ha puntato forte su di lui per guidare la formazione juniores che fin qui è in zona playoff nel girone F del campionato nazionale. Come detto, già dopo l’addio di Favarin aveva avuto un ruolo importante nel preparare la squadra verso il big match di Grosseto. Questa la conferma della stima che la società amaranto ha nei suoi confronti e, adesso, anche della sua centralità. Il tecnico ex giovanili della Pistoiese è fondatore di un’agenzia di comunicazione dal nome Wema & Supernova. A questa agenzia è stata affidata la gestione della comunicazione del Livorno che ha individuato in Laura Maccioni la persona più adatta per questo ruolo.

Quale futuro?

Quattro giornate alla fine, una promozione in serie C ormai sfumata e un grosso punto interrogativo sul futuro. Non sono giorni facili per l’Us Livorno e la domanda che i tifosi si fanno è semplice: cosa può succedere adesso? Dando per scontato che ci sarà di nuovo da ripartire dalla D, bisogna capire cosa farà l’attuale presidente Joel Esciua. Lui ha più volte ripetuto che resterà al timone del Livorno e che il prossimo anno non ripeterà gli errori commessi in questa stagione. Ma è anche vero che il vento contrario a Esciua soffia abbastanza forte. I rapporti con la Curva Nord sono rotti in modo netto, anche col resto della tifoseria non è mai sbocciato l’amore (anche qualche club starebbe per “sbottare”), pure i rapporti con amministrazione e sindaco non sono più idilliaci come a inizio avventura. Senza contare che due bandiere come Protti e Lucarelli hanno preso le distanze e in questa stagione non si sono mai presentati allo stadio. Insomma, anche ripartire non sarà semplicissimo. Tra l’altro non esiste neanche una base di squadra che possa fare da fondamenta per il futuro, visto che i confermati possono essere 2-3 al massimo (a esagerare…). E non c’è un allenatore, perché oggi alla guida della prima squadra c’è un tecnico arrivato in estate per gli juniores, che chiaramente non può rappresentare una opzione per il prossimo campionato, così come per la posizione di direttore sportivo, con Doga nominato ad interim. Esciua ha probabilmente una sola possibilità, se davvero non ha intenzione di cedere: iniziare oggi (e non domani) a costruire il nuovo Livorno, a partire dalle figure più importanti ovvero allenatore e direttore sportivo. Fermo restando che, se non ricuce i rapporti con la città, la strada resterà comunque in salita.

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QOSHE - Caos Livorno calcio, cosa sappiamo: l’esonero di Fossati, il successore e la nuova addetta stampa - Alessandro Bernini E Alessandro Lazzerini
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Caos Livorno calcio, cosa sappiamo: l’esonero di Fossati, il successore e la nuova addetta stampa

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08.04.2024

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LIVORNO. Gli unici botti, purtroppo, sono quelli fuori dal campo. E ben poco divertenti. Dopo le oltre quattro ore di confronto tra squadra e società andato in scena nel pomeriggio di domenica 7 aprile con Luci e compagni usciti dal Picchi quasi alle 22 – dopo il pari col Montevarchi – ecco l’esonero del tecnico Fabio Fossati. Al suo posto il tecnico della juniores Niccolò Pascali che aveva già fatto da “traghettatore” negli allenamenti tra l’esonero di Favarin e l’arrivo di Fossati, nel momento del casting di Esciua che vedeva in ballo anche Vargas e Consonni. É il terzo allenatore di una stagione non certo indimenticabile.

L’addio di Fossati

Arrivato a Livorno dopo una lunga riflessione da parte del presidente Joel Esciua che si prese 3-4 giorni per decidere il successo di Favarin, Fossati non era riuscito ad avere l’impatto sperato nelle primissime partite. Un buon pari a Grosseto, poi due “X” in gare cui servivano in tre punti contro Ponsacco e Sansepolcro. La svolta arriva il 4 febbraio contro il Ghiviborgo con gli amaranto che vincono 4-1 e danno vita poi nelle giornate successive a un filotto di quattro successi in fila con Tanasa superstar.........

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