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LIVORNO. Bravo Livorno. La freccia del sorpasso si spenge sull’ultima curva ma questa squadra stavolta merita soltanto applausi. Il pareggio ci sta stretto. Molto stretto. Però la squadra c’è, gioca, ha cuore, ora possiamo crederci come non mai. L’hanno capito anche i tifosi che a fine partita hanno chiamato la squadra sotto la Nord alzando il coro “Riprendiamoci, riprendiamoci, questa serie C”.

Che peccato

Il tabù del grande pubblico non si infrange neanche stavolta. Oltre 5000 spettatori e una vittoria che sfugge nonostante i meriti di un Livorno mai così “squadra”. Non c’è niente da fare, oggi con Fossati siamo tutta un’altra roba rispetto a tre mesi fa.

Gli episodi non sono girati bene, perché la Pianese ha fatto gol su un rimpallo degno dei flipper anni ’80 proprio quando in campo c’erano solo gli amaranto. Adesso che c’è un gioco, si sente ancora di più l’assenza di Cesarini, il “10” che salta l’uomo e inventa, ma su questo si può fare poco.

La partita andava vinta ma soprattutto non andava persa. E visto come si erano messe le cose, non è il caso di fare drammi. Certo, non siamo più padroni del nostro destino perché adesso abbiamo davanti Gavorrano e Pianese, ma dietro l’angolo c’è proprio Gavorrano-Livorno e la sensazione è che fenomeni in giro non ce ne siano.

Il gol beffa

Bello l’impatto del Livorno sul match: squadra ben messa in campo nel suo 3-5-2 con Luci regista e Nardi che accende il gioco, possesso palla, pressione, tutto bene ma un solo tiro in porta con Bellini. In un match che sembra a senso unico, dal nulla, senza senso, arriva il gol della Pianese: tiro innocuo di Sansone, palla che schizza e finisce sui piedi di Remy che ha il tempo di prendere la mira e infilare dal limite Facchetti sul primo palo. Incredibile. Il Livorno domina, conquista grappoli di angoli, il palo dice no a Curcio su rovesciata a botta sicura, e lo 0-1 all’intervallo è davvero una beffa atroce.

Rossetti-gol

Ma il Livorno non molla. Per la verità vacilla due volte subito in avvio con Mastropietro che sfiora il raddoppio, ma per i senesi sono flash nel buio.

Il pareggio arriva al quarto d’ora. No meritato, di più. Palla filtrante di Giordani per Rossetti che vede il portiere in uscita e lo supera con un destro chirurgico.

Lo stadio viene giù. C’è tutto il tempo per andare a vincerla ma bisogna anche stare attenti dietro. Nardi ha una palla clamorosa per il 2-1 ma il suo tiro davanti al portiere sibila il palo e finisce fuori. Il Livorno cambia l’attacco e chiude con Luis Henrique-Tenkorang di punta. Ci prova sempre. Fino all’ultimo. Con coraggio. Stavolta San Tanasa nel recupero non c’è e così finisce 1-1

Arbitro scarso

Un’ultima cosa. Davvero imbarazzante l’arbitraggio. Il napoletano Esposito ha iniziato coprendosi gli occhi su un fallo clamoroso ai danni di Carcani dopo 10 secondi e ha proseguito per tutta la partita a non indovinarne mezza: spesso nella posizione sbagliata, ha graziato i giocatori della Pianese di almeno 4 gialli, ha dato 1 minuto di recupero a fine primo tempo dopo 20 interruzioni. Il peggiore in campo.