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LIVORNO. Svincolatosi nell’ultimo giorno di mercato e arrivato a Livorno nelle ore successive, Simone Rossetti è stato l’ultimo colpo della stagione amaranto.
Per lui anche trascorsi in Serie C con Imolese, Renate e Novara tra le altre. Proprio in Piemonte ha giocato nella prima parte della stagione, poi un infortunio lo ha frenato da novembre in avanti. Il suo riscatto parte da Livorno, dove ha scelto la maglia numero 90. «Nessun motivo particolare – esordisce l’attaccante -. Avevo il 29, un amico mi ha detto di prendere un numero pari e ho scelto questo».
Che tipo di infortunio aveva avuto a Novara?
«Un problema muscolare al polpaccio. Una volta rientrato in realtà non ero ancora pronto, l’entità dell’infortunio era stata un po’ sottovalutata e quindi non appena tornato in gruppo ho avuto una ricaduta. Adesso però è tutto alle spalle».
È il giocatore, tra quelli del Livorno, che più di tutti ha beneficiato della sosta. Come sta?
«Da martedì mi sono allenato in gruppo e quindi sono a disposizione del mister. Certo, la condizione non è ancora la migliore possibile, ma sento che giorno dopo giorno sto sempre meglio. Vedremo il mister come avrà idea di impiegarmi, anche in termini di minutaggio, ma io mi sento pronto».
Come è nata la trattativa con il Livorno?
«Il direttore Doga mi aveva cercato negli ultimi giorni di mercato. Anche se c’è stato un passo indietro a livello di categoria, quando chiama il Livorno non stai a guardare tante cose. Ho parlato con il presidente, ha percepito l’ambizione del suo progetto e la voglia di far bene. Ci ho messo pochissimo per decidere».
E poi c’è Fossati che l’ha voluta fortemente.
«Esatto. Anche questo è stato un aspetto che ha avuto un peso specifico non indifferente».
Che impressione le ha fatto in queste prime due settimane?
«Il mister ha concetti interessanti, che si sposano con la mia idea di calcio. Vuole una squadra aggressiva, votata all’attacco e mi piacciono le modalità e l’intensità con cui proviamo le cose in allenamento».
A livello di squadra invece?
«È un gruppo tecnicamente molto forte che ha tutto per fare bene e regalarsi un finale di campionato di spessore. Forse fin qui è mancata un po’ di consapevolezza. Tutti devono capire il valore che hanno, perché vi assicuro che le qualità ci sono tutte».
Rossetti che giocatore è?

«Uno a cui piace combattere, che non si tira mai indietro e dà tutto per la maglia che indossa. A livello di caratteristiche sono una prima punta. Mi piace aiutare la squadra, farla salire e poi come ogni centravanti vivo per tirare in porta, per cercare di far gol».
A livello di modulo in questo 3-5-2 quindi può fare il terminale offensivo.
«Esatto. Ho giocato sia in attacchi a due punte, ma anche a tre, magari con gli esterni larghi. Vista la qualità dei giocatori che abbiamo davanti, giocare con uno di loro a fianco può essere il modo ideale per mettere in difficoltà le difese avversarie».
Si è dato un obiettivo in termini di gol per questa esperienza a Livorno?
«Sinceramente no. Voglio essere un valore aggiunto per la squadra, cosicché possa raggiungere l’obiettivo collettivo a fine stagione».
Tanto di questo percorso passa dalla gara di sabato ad Altopascio. È d’accordo?
«Si tratta senza dubbio di uno snodo cruciale del campionato, anche se per me non è decisiva. Certo, importante lo è sicuro. La stiamo preparando nel migliore dei minuti e sono sicuro che ci arriveremo nel modo giusto. Abbiamo tutte le carte in regola per fare una grande prova».
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QOSHE - «Pronto per gli amaranto» - Alessandro Lazzerini
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«Pronto per gli amaranto»

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14.02.2024

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LIVORNO. Svincolatosi nell’ultimo giorno di mercato e arrivato a Livorno nelle ore successive, Simone Rossetti è stato l’ultimo colpo della stagione amaranto.
Per lui anche trascorsi in Serie C con Imolese, Renate e Novara tra le altre. Proprio in Piemonte ha giocato nella prima parte della stagione, poi un infortunio lo ha frenato da novembre in avanti. Il suo riscatto parte da Livorno, dove ha scelto la maglia numero 90. «Nessun motivo particolare – esordisce l’attaccante -. Avevo il 29, un amico mi ha detto di prendere un numero pari e ho scelto questo».
Che tipo di infortunio aveva avuto a Novara?
«Un problema muscolare al polpaccio. Una volta rientrato in realtà non ero ancora pronto, l’entità dell’infortunio era stata un po’ sottovalutata e quindi non appena tornato in gruppo ho avuto una ricaduta. Adesso però è tutto alle spalle».
È il giocatore, tra........

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