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LIVORNO. Venti dicembre. L’ultima vittoria del Livorno in questo campionato risale esattamente a un mese e mezzo fa. In mezzo ci sono il tonfo contro il Poggibonsi, l’avvicendamento in panchina e tre pareggi nella gestione Fabio Fossati. Un bottino insufficiente per una squadra che vuole stare nei quartieri alti della classifica del campionato di Serie D. E infatti il Livorno è scivolato al settimo posto. Davanti c’è il Ghiviborgo, avversario di oggi. Vincere vorrebbe dire la prima gioia per il nuovo mister, vorrebbe dire dare un sussulto d’orgoglio. E provare anche a dare un senso al finale di stagione.

Gli amaranto

Tanti giocatori a disposizione di Fossati che ha una buona moltitudine di scelte, anche se, come evidenziato nei giorni scorsi, dal mercato non è arrivato un dieci e nemmeno un giovane da piazzare in difesa in alternativa a Savshak. A livello di modulo il tecnico ligure proseguirà con il 3-5-2 visto nelle ultime settimane, anche se dovrebbero esserci alcune novità. Assente l’ultimo arrivato Rossetti, che ha svolto un allenamento e mezzo con la squadra, fuori anche Cori, Brenna e i portieri Ciobanu e Biagini, preferiti Albieri e Facchetti. In porta dovrebbe toccare proprio ad Albieri, alla prima da titolare con Fossati e di nuovo in campo dopo che non gioca dal 17 dicembre. In ogni caso sarà il terzo portiere diverso in quattro partite: il valzer tra i pali prosegue. Nel terzetto difensivo è sicuro del posto Schiaroli, mentre tornerà con ogni probabilità Savshak e in mezzo alla difesa, vista l’assenza di Brenna, potrebbe esserci la sorpresa Tanasa. A destra confermatissimo Camarà e a sinistra Curcio, con Luci mediano e le due mezze ali che saranno Nardi e molto probabilmente Bellini. Davanti spazio ancora a Giordani, stavolta affiancato da Luis Henrique. Dalla panchina Tenkorang.

L’avversario

Il Ghiviborgo di mister Nico Lelli, alla prima esperienza da capo allenatore dopo aver fatto il vice di Guido Pagliuca, è squadra in buona salute. I biancorossi nelle ultime otto partite hanno perso solo una volta (in modo rocambolesco a Poggibonsi) poi solo vittorie (quattro) e pareggi (tre). Un ruolino di marcia che ha permesso alla sorpresa del campionato di prendersi il sesto posto e arrivare a un punto dal Grosseto e quindi dalla zona playoff. All’andata il Ghivi tenne bloccato il Livorno per novanta minuti, con gli amaranto che riuscirono a vincere solo grazie alla zampata fulminea di Luis Henrique. Nel 4-3-3 di Lelli non ci sarà il livornese Seminara, infortunato, mentre il riferimento offensivo sarà il 2002 Tommaso Carcani, gemello di Pietro che veste la maglia amaranto, che lo scorso anno segnò due reti al Picchi col Tau Altopascio. Squadra che gioca bene, quella della provincia di Lucca, con tanti giovani e un ritmo sempre indiavolato. Avversario da tenere d’occhio e che, certamente, non va assolutamente sottovalutato.

Ultimo treno

Girarci intorno sarebbe inutile. Il Livorno è da tempo spalle al muro e quello che passa oggi allo stadio Armando Picchi è, se ce n’è ancora uno, veramente l’ultimo treno da prendere. Il Seravezza gioca col Tau Altopascio (altro scontro diretto), il Grosseto contro i pisani del Cenaia, la Pianese nell’ostica trasferta senese di Poggibonsi e il Gavorrano ospita gli aretini del Sansepolcro. Più che guardare gli altri, però, adesso tutto il mondo amaranto si attende un segnale dal Livorno. Una vittoria, finalmente un moto d’orgoglio. Un modo per gridare a tutto il campionato che sul pianeta Livorno c’è ancora vita.

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QOSHE - Col Ghiviborgo l’ultimo treno - Alessandro Lazzerini
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Col Ghiviborgo l’ultimo treno

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04.02.2024

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LIVORNO. Venti dicembre. L’ultima vittoria del Livorno in questo campionato risale esattamente a un mese e mezzo fa. In mezzo ci sono il tonfo contro il Poggibonsi, l’avvicendamento in panchina e tre pareggi nella gestione Fabio Fossati. Un bottino insufficiente per una squadra che vuole stare nei quartieri alti della classifica del campionato di Serie D. E infatti il Livorno è scivolato al settimo posto. Davanti c’è il Ghiviborgo, avversario di oggi. Vincere vorrebbe dire la prima gioia per il nuovo mister, vorrebbe dire dare un sussulto d’orgoglio. E provare anche a dare un senso al finale di stagione.

Gli amaranto

Tanti giocatori a disposizione di Fossati che ha una buona moltitudine di scelte, anche se, come evidenziato nei giorni scorsi, dal mercato non è arrivato un dieci e nemmeno un giovane da piazzare in difesa in alternativa a Savshak. A........

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