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LIVORNO. Pronti, partenza, via: fallaccio. Più di qualche tifoso del Livorno il fallo di Mignani su Carcani lo ha visto mentre stava ancora salendo le scalinate del Picchi. I ragazzi della gradinata avevano appena colorato il settore e la Curva Nord con il suo “dai Livorno alè” aveva caricato Luci e compagni per giocare un big match d’assalto. E così è stato. In una partita con tanti scontri e duelli senza togliere la gamba, come è giusto attendersi in un prima contro seconda. Allo stesso tempo, però, sarebbe stato lecito aspettarsi anche una direzione di gara adeguata, all’altezza dell’incontro e della posta in palio. Ma così non è stato.

L’episodio

Il Livorno batte il calcio di inizio e scarica la palla all’indietro su Carcani che ha il compito di lanciare lungo alla ricerca di una delle due punte che si sono mosse sulla sinistra insieme a Nardi e Goffredi. L’ex difensore del Ghiviborgo riesce a lanciare lungo un pallone che sarà preda del centrocampo ospite, ma Carcani nel frattempo è finito a terra. Il motivo? L’attaccante della Pianese Guglielmo Mignani lo ha steso entrando in scivolata. Il campo bagnato ha portato il numero 9 ad allungare la “l’estirada” come direbbero in Spagna, ma il problema è l’altezza della gamba di Mignani. Di solito si parla di gamba alta (e quindi a rischio sanzione pesante) quando si colpisce allo stinco, ma Mignani la gamba l’ha tenuta altissima, impattando Carcani sulla coscia e lasciandogli l’impronta dei tacchetti.

Il direttore di gara, il signor Esposito di Napoli, non ha visto l’accaduto perché era già direzionato verso la zona dove sarebbe caduta la palla nella metà campo della Pianese. Ad aiutarlo doveva essere il primo assistente, il signor Daniele Antonicelli di Milano.

Se riguardate bene le immagini, il direttore di gara mentre si dirige verso Carcani, guarda ripetutamente il proprio assistente in cerca di un aiuto da parte di chi ha visto l’accaduto. Il guardalinee doveva alzare la bandierina e segnalare all’arbitro quanto successo. Ne ha assolutamente la facoltà. Il tempo per comunicare ci sarebbe stato eccome visto che la gara è stata ferma per due minuti.

La sanzione? Le immagini parlano chiaro, quello è un fallo da espulsione diretta. Un rosso avrebbe messo in discesa la gara per il Livorno, ma anche un giallo così in avvio avrebbe condizionato Mignani che ha fatto il “diavolo a quattro” per tutta la gara tra botte e schianti (dati e presi) con la difesa del Livorno e che poi il giallo lo ha preso davvero nel secondo tempo per un intervento in ritardo su Savshak davanti alla panchina amaranto.

Verso Gavorrano

Tornando ai fatti di casa nostra la direzione di gara del signor Esposito è stata insufficiente e non solo per il fallo su Mignani, dove abbiamo visto avere più responsabilità il primo assistente. Male la gestione dei cartellini gialli e anche la decisione sul recupero, davvero incredibile il solo minuto del primo tempo quando solo per il fallo su Carcani si è stati fermi almeno 120”.

Quello che più balza all’occhio è che Livorno-Pianese era il big match dell’intera Serie D e che quindi, a rigor di logica, la designazione ha puntato su uno dei migliori arbitri del campionato, con odore di promozione nei professionisti.

La prestazione del signor Esposito non è stata all’altezza. Questo non vuol dire fare una crociata contro i direttori di gara, anche perché prima di domenica il Livorno tra errori e qualche fischio a favore non aveva troppo da evidenziare sulle direzioni arbitrali. Quella contro la Pianese, in un big match, ha danneggiato Luci e compagni. Guardando avanti, verso un'altra partitissima, la speranza è che a Gavorrano ci sia una direzione di gara di ben altro spessore.

QOSHE - Livorno-Pianese, come si fa a non dare il rosso? Patatrac di arbitro e guardalinee - Alessandro Lazzerini
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Livorno-Pianese, come si fa a non dare il rosso? Patatrac di arbitro e guardalinee

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12.03.2024

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LIVORNO. Pronti, partenza, via: fallaccio. Più di qualche tifoso del Livorno il fallo di Mignani su Carcani lo ha visto mentre stava ancora salendo le scalinate del Picchi. I ragazzi della gradinata avevano appena colorato il settore e la Curva Nord con il suo “dai Livorno alè” aveva caricato Luci e compagni per giocare un big match d’assalto. E così è stato. In una partita con tanti scontri e duelli senza togliere la gamba, come è giusto attendersi in un prima contro seconda. Allo stesso tempo, però, sarebbe stato lecito aspettarsi anche una direzione di gara adeguata, all’altezza dell’incontro e della posta in palio. Ma così non è stato.

L’episodio

Il Livorno batte il calcio di inizio e scarica la palla all’indietro su Carcani che ha il compito di lanciare lungo alla ricerca di una delle due punte che si sono mosse sulla sinistra insieme a Nardi e Goffredi. L’ex difensore del........

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