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LIVORNO. Un gol per sbloccarsi e poi chissà. Contro il Ghiviborgo James Tenkorang è entrato dalla panchina e al primo pallone buono ha infilato il portiere avversario con un sinistro chirurgico. Lui, innesto del mercato invernale fortemente voluto da Favarin e su cui il Livorno ha fatto anche un investimento importante. Nella prime tre partite in amaranto ha fatto fatica a mettersi in mostra, ma la rete del 4-1 arrivata contro i biancorossi lucchesi può rappresentare un momento di svolta.

«È merito di Luci – esordisce il numero 26, come il suo giorno di nascita-. È grazie al suo pressing e al suo intervento in scivolata se mi sono trovato a tu per tu con il portiere. Sono molto contento perché aspettavo la gioia del gol da diverse partite. Avevo già avuto delle occasioni, soprattutto quella col Ponsacco, ma non ci ero riuscito. La cosa più importante però è la vittoria della squadra».

Che Livorno ha trovato?

«La prima impressione è stata quella di entrare a far parte di una squadra forte, di alto livello, con un gruppo unito che ha un unico obiettivo comune: vincere il campionato. Siamo completi, in ogni reparto ci sono profili di spessore».

Come è nata la scelta di Livorno?

«Tutto molto semplice. Quando chiama una piazza del genere è difficile rifiutare. Appena ho parlato con il presidente non ci ho pensato due volte. È un top club per la categoria, come la Juve o l’Inter in Serie A».

È arrivato grazie anche a Favarin, adesso però c’è Fossati. Che impressione la ha fatto il mister?

«Ho avuto un buonissimo approccio con lui. Lavoriamo tanto sull’intesa tra gli attaccanti e questo poi si vede in campo. Mi sta dando una grande mano, è un allenatore preparato».

E Tenkorang che attaccante è?

«Uno a cui piace attaccare la profondità e gli spazi che si creano. Un altro dei motivi per cui sono venuto a Livorno è il modulo. Mi piace tantissimo il 3-5-2, posso giocare sia prima che seconda punta. Mentre se dovessimo metterci con un attacco a tre preferisco partire dall’esterno».

Rispetto al girone F dove giocava col Fano che differenza ha trovato?

«In generale il livello mi sembra simile. Nell’altro girone c’era tanta differenza tre le big e le altre squadre, mentre nel girone E mi sembra ci sia più equilibrio e imprevedibilità, ogni partita non è scontata. Rispetto a Fano, in casa abbiamo un terreno di gioco che può essere un fattore, in cui possiamo giocare a calcio e far valere le nostre qualità».

Sei gol con il Fano, uno con il Livorno: si è messo un obiettivo personale?

«Come detto prima l’obiettivo assoluto è la vittoria del campionato da parte della squadra. È ovvio vedendo i numeri che ho maturato fin qui alla doppia cifra voglio arrivarci assolutamente».

Davanti è arrivato anche Benucci, come vive la tanta concorrenza?

«Penso solo a lavorare bene e fare il meglio che posso per la squadra. È uno stimolo in più ed è normale che in una grande squadra come il Livorno ci sia tanta concorrenza e con giocatori di alto profilo».

La vittoria col Ghiviborgo ha bisogno di continuità: ad Altopascio è una partita chiave.

«D’accordissimo. È uno snodo cruciale della stagione. Sarà una partita tostissima, ma se giochiamo come contro il Ghiviborgo possiamo veramente battere chiunque. Abbiamo quindici giorni per prepararla al meglio e la nostra mente è già a quella partita. Il morale dello spogliatoio è molto positivo e io sono orgoglioso di far parte di questa squadra».

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Tenkorang L’arma in più in attacco «La concorrenza? È uno stimolo»

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09.02.2024

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LIVORNO. Un gol per sbloccarsi e poi chissà. Contro il Ghiviborgo James Tenkorang è entrato dalla panchina e al primo pallone buono ha infilato il portiere avversario con un sinistro chirurgico. Lui, innesto del mercato invernale fortemente voluto da Favarin e su cui il Livorno ha fatto anche un investimento importante. Nella prime tre partite in amaranto ha fatto fatica a mettersi in mostra, ma la rete del 4-1 arrivata contro i biancorossi lucchesi può rappresentare un momento di svolta.

«È merito di Luci – esordisce il numero 26, come il suo giorno di nascita-. È grazie al suo pressing e al suo intervento in scivolata se mi sono trovato a tu per tu con il portiere. Sono molto contento perché aspettavo la gioia del gol da diverse partite. Avevo già avuto delle occasioni, soprattutto quella col Ponsacco, ma non ci ero riuscito. La cosa più importante però è la vittoria della........

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