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LIVORNO. Troppe imperfezioni, palle perse nei momenti cruciali, incapacità di allungare quando loro stanno sotto. E poi una lotta impari ai ribalzi dove Dincic, da solo, ne spolvera 12 (di squadra finirà 36 a 26 per Cassino). Nel silenzio del PalaVirtus la Libertas si sveglia con una doccia fredda dalla sbornia post-derby e mastica amaro. Mangiandosi le mani perché con un po’ di attenzione in più Fratto e compagni sarebbero usciti dall’anticipo di ieri con due punti cruciali. Invece sono state le triple pesantissime di Flavio Gay che, fino al quarto tempo era apparso un po’ in ombra, a cancellare le speranze amaranto. Proprio in quel minuto e mezzo finale quando si è deciso un match fino a lì equilibrato e in gran parte condotto dalla LL e dove, forse, la razionalità di Williams in cabina di regia avrebbe fatto comodo con un Bargnesi non precisissimo nella lettura di alcune situazioni. Andreazza, però, ha congelato il quintetto che avrebbe chiuso la gara. Così, nel giorno in cui la Libertas piazza cinque giocatori in doppia cifra, lascia sul parquet ciociaro una vittoria alla portata.

Il match. Avvio bruciante Libertas, pesano le triple di Fratto e Williams (2-8 il primo vero break). Auletta inserisce Del Testa e il classe 1989 di Montecatini Val di Cecina, al ritorno in casa Virtus, fa galleggiare i locali con due bombe al vetriolo. Fantoni mostra i muscoli su Milosevic e poi Dincic, ma la transizione LL non è lucidissima. Due brutte palle perse danno a Cassino la possibilità del primo vantaggio. In questa fase è Candotto ad avere la mano calda (14-13) e primo tempino si chiude con un possesso LL sotto di 3 che non si concretizza (Andreazza ha già ruotato, Bargnesi per Wiliams, Tozzi per Fantoni e anche Allinei dentro per Ricci). Siamo 19 a 16.

Secondo tempino, LL fa fatica (Dincic in evidenza) ma quando gli amaranto passano a zona, i meccanismi offensivi di Cassino sembrano oscurasi. A 3’ e 10 Fratto e soci sono di nuovo avanti (28 a 30), preziosi punti sono nelle mani di Ricci (40 a 34), ancora Dincic tiene Cassino alle costole degli amaranto. Ma una bomba di Fratto rimette le cose a posto (36 a 43).

Avvio da incubo nel terzo, parziale passivo di 9 a 0 per la LL con Dincic, Del Testa e Moreaux che firmano il nuovo sorpasso (51 a 49). E’ soprattutto il serbo di 2 metri di Cassino a farci male. Prova a prendersi in mano la squadra forte del suo score da due e la glacialità nei liberi. La LL reagisce, è ancora Lucarelli a segnare un canestro pesante che vale il nuovo pareggio (56-56). Equilibrio che resta fino alla fine (61 a 61). Ultimo quarto decisivo e Adreazza se lo gioca Tozzi e Fantoni sotto, minutaggio anche per Saccaggi, ma LL e Cassino giocano al gatto e alla volpe. Quando gli amaranto mettono la testa fuori arriva il Truglio di turno a castgarli. Forza qualcosa LL, Dincic per fortuna litiga col ferro nei liberi ma a 2’ e 59’’ siamo ancora in perfetto equilibrio (Moreax replica a un errore di Bargnesi). A 1’ e 26 LL avanti di 2 (74 a 76), ma Gay rimette avanti Cassino con una tripla. Una palla persa di Fratto ridà ai locali la possibilità di allungare. E Gay non perdona (seconda bomba di fila, fa malissimo): Cassino avanti di 4, 80 a 76. A questo punto è cotta la pasta perché LL non ha più testa, Fantoni si becca un tecnico, Gay dalla lunetta è una mitraglia e la partita si chiude qui.


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QOSHE - La Libertas si mangia le mani - Andrea Rocchi
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La Libertas si mangia le mani

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14.01.2024

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LIVORNO. Troppe imperfezioni, palle perse nei momenti cruciali, incapacità di allungare quando loro stanno sotto. E poi una lotta impari ai ribalzi dove Dincic, da solo, ne spolvera 12 (di squadra finirà 36 a 26 per Cassino). Nel silenzio del PalaVirtus la Libertas si sveglia con una doccia fredda dalla sbornia post-derby e mastica amaro. Mangiandosi le mani perché con un po’ di attenzione in più Fratto e compagni sarebbero usciti dall’anticipo di ieri con due punti cruciali. Invece sono state le triple pesantissime di Flavio Gay che, fino al quarto tempo era apparso un po’ in ombra, a cancellare le speranze amaranto. Proprio in quel minuto e mezzo finale quando si è deciso un match fino a lì equilibrato e in gran parte condotto dalla LL e dove, forse, la razionalità di Williams in cabina di regia avrebbe fatto........

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