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LIDO DI CAMAIORE. Quando la grande Mina varcò la soglia della libreria, Neri Moriconi non poteva credere ai suoi occhi: faticò non poco a mantenere l’aplomb e il savoir faire davanti alla diva della canzone italiana, mentre le porgeva i libri d’arte che aveva scelto di acquistare. Un conto era vederla attraverso lo schermo del televisore il sabato sera a Canzonissima, ben altro era averla davanti al bancone della sua Diffusione del libro con un volume sulla Torre di Babele.

Era la fine degli anni Ottanta e Neri Moriconi, dopo aver lavorato in un panificio e in una scuola guida, aveva già girato l’Italia in lungo in largo a bordo del suo furgone – un vecchio modello OM (Officine Meccaniche) inglobate negli anni Sessanta dalla Fiat – carico di libri. Con il suo negozio ambulante, lungo dieci metri, color panna con le strisce verdi, sovrastato da una tenda con la scritta «Libri nuovi tutti a metà prezzo», Moriconi girava di fiera in fiera, di mercato in mercato, di piazzola in piazzola.

Da allora – era il 1974 quando salì a bordo del suo mezzo e accese il motore: cinquant’anni tondi tondi – la mission è stata una sola: la “diffusione del libro”.

Per cinque anni quell’insegna ha troneggiato sul furgone con cui Neri, accompagnato dalla moglie Enrica Rossi, ha girovagato in diverse città italiane, fino a posarsi definitivamente nel 1979 sul negozio del lungomare Pistelli dove da quarantacinque anni continua ad accogliere clienti storici, turisti italiani e stranieri, passanti occasionali, che si sono susseguiti nelle estati e negli inverni lidesi e che ancor oggi si rivolgono alla famiglia Moriconi per farsi consigliare un buon libro.

Famiglia sì, perché tra gli scaffali del negozio - che negli anni si è ingrandito sia sul retro – occupando quello che un tempo era l’appartamento sia sul davanti, dove è stata realizzata la veranda – oggi si danno il cambio Vezio, suo figlio Lorenzo, la sorella Daly, la cugina Dali e Diletta. Un po’ tutti cresciuti a “pane e libri”. «Possiamo dire – scherza Vezio – che abbiamo giocato in vetrina, scuriosando tra le copertine delle migliaia di volumi che ci hanno accompagnato in questi quarantacinque anni».

Compleanno che la famiglia Moriconi e lo staff della Diffusione del libro festeggerà sabato pomeriggio (dalle 16 fino alla chiusura, con un brindisi e una torta): un evento aperto a tutti gli amici – scrittori e lettori – che hanno vissuto questa lunga avventura, che si ritrovano per i gruppi di lettura, che prendono posto alle presentazioni delle novità, che fanno la fila per il firmacopie.

Un’occasione per ringraziarli e condividere tanti ricordi, come quella volta che alla cassa si presentò Tarcisio Burgnich, o quella in cui Felice Gimondi si aggirava per gli scaffali in cerca di una lettura per le vacanze. Oppure i due del Quartetto Cetra, testimoni di un’epoca in cui la Versilia era il centro di gravità permanente di cantanti, sportivi, intellettuali, uomini e donne del mondo dello spettacolo.

A Lido di Camaiore come a Forte dei Marmi, dove per un periodo, correva il 2011, la famiglia Moriconi aveva aperto una “succursale”, stesso nome, stessa formula: libri nuovi a metà prezzo, libri a prezzo di copertina, libri in offerta esposti in una vetrina ricca e accattivante. Come del resto è ancor oggi. «Tra i nostri clienti affezionati - ricorda ancora Moriconi - avevamo Massimo Moratti, all’epoca presidente dell’Inter, con cui parlavamo di libri senza entrare in tema di calcio: era in vacanza e non era il caso di tormentarlo».

Rispetto e professionalità come quella di volta di Mina, che peraltro non fu l’unica né la sola. In Versilia le letture della Tigre di Cremona erano targate Diffusione del libro.


QOSHE - Mezzo secolo di buone letture: “La diffusione del libro” compie 50 anni. Un successo iniziato con un furgone - Cristina Bulgheri
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Mezzo secolo di buone letture: “La diffusione del libro” compie 50 anni. Un successo iniziato con un furgone

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18.03.2024

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LIDO DI CAMAIORE. Quando la grande Mina varcò la soglia della libreria, Neri Moriconi non poteva credere ai suoi occhi: faticò non poco a mantenere l’aplomb e il savoir faire davanti alla diva della canzone italiana, mentre le porgeva i libri d’arte che aveva scelto di acquistare. Un conto era vederla attraverso lo schermo del televisore il sabato sera a Canzonissima, ben altro era averla davanti al bancone della sua Diffusione del libro con un volume sulla Torre di Babele.

Era la fine degli anni Ottanta e Neri Moriconi, dopo aver lavorato in un panificio e in una scuola guida, aveva già girato l’Italia in lungo in largo a bordo del suo furgone – un vecchio modello OM (Officine Meccaniche) inglobate negli anni Sessanta dalla Fiat – carico di libri. Con il suo negozio ambulante, lungo dieci metri, color panna con le strisce verdi, sovrastato da una tenda con la scritta «Libri nuovi tutti a metà........

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