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Livorno Un interscambio tra Livorno e Parigi, nel nome dell’arte. C’è un filo rosso che lega da tempo le due città, sotto il nome di un certo Amedeo Modigliani, ma non solo. Da oggi, martedì 21 novembre, quel connubio artistico rivive grazie a un progetto che vede coinvolti anche due artisti livornesi: Martino Chiti e Chiara Cunzolo.

“Santissime” è il titolo della mostra che, sotto la direzione artistica di Renato Baldasserini, si apre oggi alla Galerie Le Génie de La Bastille, nella capitale francese, dove andrà avanti fino a sabato 26 novembre. Sono cinque gli artisti toscano coinvolti: Gabriele Mallegni, Caterina Sbrana, Tommaso Jardella, Chiara Cunzolo e Martino Chiti.

Questa mostra verrà replicata a Livorno, preso la galleria Spazio di via Ginori, dal 22 al 28 gennaio 2024. Poi, dall’8 al 14 aprile del prossimo anno, sempre nella galleria Spazio, luogo nato come coworking, si terrà una mostra di opere portate da artisti francesi. Così l’interscambio sarà completato e restituirà la dimensione di una collaborazione in grado di portare respiro culturale e apertura verso altri punti di osservazione e proposte artistiche.

La mostra Santissime, che si apre oggi a Parigi, fin dal titolo evoca una complessità, una dualità sospesa tra invocazione e imprecazione, caratteristica questa delle culture ancestrali presso cui l'immagine santa era adorata ma all'occorrenza anche punita come nel caso di carestie o siccità. Sante sono le immagini, gli oggetti liturgici, ma nel linguaggio popolare anche alcune innominabili parti del corpo. Le cose sante e sacre sono inviolabili, ma per manifestarsi il sacro si incarna, nei corpi e nelle cose, nel loro essere esposti al tempo e al decadimento.

Nell'opera video di Martino Chiti (fotografo, regista e videoartista) dal titolo La peste, ispirata dichiaratamente al romanzo di Camus, è il respiro l'elemento santo, sacro. Il respiro di un paesaggio verde e deserto intatto, originario come il primo giorno del mondo, quasi leonardesco, si alterna all'ultimo respiro affannoso degli uomini ritratti soli e agonizzanti in interni desolati. L'artista ha girato le immagini in un paese toscano abbandonato, Buriano, abbandonato dagli uomini e ritornato così a un’innocenza primordiale.

Chiara Cunzolo (fotografa e docente presso Spazio, il coworking di cui è fondatrice) in Deep dream si misura con un archetipo antico. Dal mito classico di Zeusi, che per dipingere la bellezza ideale combina parti delle più belle donne di Crotone, dal Frankenstein di Mary Shelley, fino cadaveri e agli arti della Zattera della Medusa, gli artisti hanno praticato l'arte combinatoria, dando vita a creature mostruose che sfuggono alle classificazioni e che incarnano ora incubi e ora desideri.

Chiara Cunzolo si affida a un programma di intelligenza artificiale che modifica in modo casuale alcuni ritratti fotografici da lei scattati, utilizzando così una tecnica già di per sé mostruosa che ibrida la mano dell'uomo e l'intervento incontrollato e casuale della macchina. l

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Da Livorno a Parigi, im mostra l’arte di Chiara Cunzolo e Martino Chiti protagonisti

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21.11.2023

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Livorno Un interscambio tra Livorno e Parigi, nel nome dell’arte. C’è un filo rosso che lega da tempo le due città, sotto il nome di un certo Amedeo Modigliani, ma non solo. Da oggi, martedì 21 novembre, quel connubio artistico rivive grazie a un progetto che vede coinvolti anche due artisti livornesi: Martino Chiti e Chiara Cunzolo.

“Santissime” è il titolo della mostra che, sotto la direzione artistica di Renato Baldasserini, si apre oggi alla Galerie Le Génie de La Bastille, nella capitale francese, dove andrà avanti fino a sabato 26 novembre. Sono cinque gli artisti toscano coinvolti: Gabriele Mallegni, Caterina Sbrana, Tommaso Jardella, Chiara Cunzolo e Martino Chiti.

Questa mostra verrà........

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