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Livorno Circa 70 opere, delle quali 15 disegni autografi di Leonardo da Vinci del Codice Atlantico della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e il Codice sul Volo degli Uccelli dalla Biblioteca Reale di Torino.

Probabilmente ci sarà, anche solo per un periodo limitato, “Il volto di Giuda”, disegno attribuito al genio vinciano chiamato anche “L’uomo della bietta”, che i ricercatori hanno ritenuto uno studio per Giuda dell’Ultima Cena.

Su questa opera, fa più chiarezza l’assessore alla Cultura Simone Lenzi: «È intrinseco nella fragilità del disegno il fatto che non possa stare esposto per tre mesi, ma forse potremmo averlo in esposizione per pochi giorni. Sarebbe un ulteriore motivo di relazione tra Livorno e Leonardo». Dagli Uffizi di Firenze, invece, arriveranno, alcuni importanti dipinti leonardeschi, tra cui Leda col cigno. Proprio gli Uffizi sono tra le istituzioni che hanno contribuito all’allestimento della mostra “Leonardo da Vinci. Bellezza e invenzione”, che si terrà a Livorno dal 20 dicembre al 1° aprile 2024 al Museo della Città. Una grande mostra dal respiro internazionale a cui contribuiscono anche la Biblioteca Ambrosiana di Milano, la Biblioteca Reale di Torino e la Fondazione Pedretti; in più c’è anche una collezione privata.

Promossa e organizzata dal Comune insieme a Metamorfosi Eventi, la mostra è curata da Sara Taglialagamba, che spiega così la scelta del titolo della mostra: «Se dovessi spiegare Leonardo a un bambino direi così: è l’arte che incontra la scienza. Questa mostra è un viaggio eccezionale che mostra come bellezza e invenzione sono connaturati nella natura di Leonardo. L’esposizione ha un percorso cronologico con i disegni di Leonardo e altre opere, tra cui quelle di un incisore boemo. Bellezza e invenzione sono i fili conduttori e il percorso espositivo trasmette come venivano percepiti durante la seconda metà del ‘500 e del ‘600».

Ci saranno anche disegni e dipinti leonardeschi che testimoniano la ricezione e la diffusione di temi di Leonardo. La mostra avrà inoltre una sezione dedicata all’arte contemporanea, in omaggio al prof Carlo Pedretti, storico dell’arte e grande conoscitore dell’opera leonardesca, nella sezione contemporanea del Museo della Città il cui riallestimento sarà inaugurato nel mese di gennaio, a cura di Paolo Cova, direttore scientifico del Museo della Città. Le opere di questa sezione, che fanno parte della collezione permanente del Comune, evidenziano le suggestioni che Leonardo esercitò su grandi artisti come Lucio Fontana, Piero Dorazio, Pino Pascali.

A queste si aggiungeranno opere appartenenti alla Nuova Fondazione Rossana e Carlo Pedretti, da Keith Haring, ad Arnaldo Pomodoro, da Aligi Sassu, a Richard Buckminster Fuller.

Ma perché una mostra su Leonardo da Vinci a Livorno? Il quesito è corso, anche sui social: «Leonardo c’entra con tutto in assoluto, anche con Livorno – sostiene Simone Lenzi - Livorno non deve condannarsi da sola a essere una città piccola, che ha idee minime ed è introflessa. Leonardo ha tanto da raccontare anche a Livorno. E poi perché dobbiamo negare a un bambino livornese la possibilità di trovarsi al cospetto di tutto questo? Non c’è motivo». Gli fa eco Taglialagamba: «I legami tra Leonardo Livorno sono molteplici. Leonardo ha ampiamente studiato il territorio, catalizzando la sua attenzione sulla città di Livorno, di cui descrive il Porto pisano, il faro trecentesco chiamato fanale e la torre quattrocentesca detta Torre del Marzocco, e Piombino, dove si reca per ben due volte per occuparsi della fortificazione della città».

Infine, un po’ di numeri. Questo evento accompagna la fine della legislatura per l’amministrazione in carica e Luca Salvetti ci tiene a precisare che «se nel 2018 la media spettatori del Museo della Città fu di 8mila spettatori circa, in questi 5 anni siamo saliti a 171mila in totale». Per quanto riguarda i costi della mostra su Leonardo Giovanni Cerini (dirigente settore Attività culturali, Musei e Fondazioni) afferma che «siamo intorno a 1 milione di euro». L’assessore Lenzi precisa che «a differenza della mostra fatta su Modigliani, questa si paga per buona parte con la tassa di soggiorno».l

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Leonardo da Vinci in mostra a Livorno: si svelano i disegni che arriveranno

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17.11.2023

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Livorno Circa 70 opere, delle quali 15 disegni autografi di Leonardo da Vinci del Codice Atlantico della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e il Codice sul Volo degli Uccelli dalla Biblioteca Reale di Torino.

Probabilmente ci sarà, anche solo per un periodo limitato, “Il volto di Giuda”, disegno attribuito al genio vinciano chiamato anche “L’uomo della bietta”, che i ricercatori hanno ritenuto uno studio per Giuda dell’Ultima Cena.

Su questa opera, fa più chiarezza l’assessore alla Cultura Simone Lenzi: «È intrinseco nella fragilità del disegno il fatto che non possa stare esposto per tre mesi, ma forse potremmo averlo in esposizione per pochi giorni. Sarebbe un ulteriore motivo di relazione tra Livorno e Leonardo». Dagli Uffizi di Firenze, invece, arriveranno, alcuni importanti dipinti leonardeschi, tra cui Leda col cigno. Proprio gli Uffizi sono tra le istituzioni che hanno contribuito all’allestimento della mostra “Leonardo da Vinci. Bellezza e invenzione”, che si terrà a Livorno........

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