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LIVORNO. La Akern Libertas è tornata al lavoro nel primo pomeriggio di ieri con allenamenti individuali alla Palestra Gemini. Il bel successo di Orzinuovi contro Crema è stato già messo in archivio con soddisfazione e il pensiero della truppa è già rivolto alla trasferta di domenica prossima a Rieti. Tuttavia, le buone sensazioni regalate nell’anticipo non sono ancora del tutto evaporate per cui meritano un supplemento di riflessione.

Il tappo

Ci sono alcuni dati che meritano di essere sottolineati. Quello più evidente sono gli appena 49 punti concessi agli avversari che – vale la pena ricordarlo – ne misero 30 nei primi 10’ della partita di andata al PalaMacchia. Il 29% scarso con cui ha sparato a salve la Logiman significa che di fatto sul canestro amaranto era stato messo un tappo. La questione acquisisce ancora più valore se contiamo che appena una settimana prima anche Piombino (attacco letteralmente atomico, quello della Solbat) quanto a punti segnati era stata inchiodata al suo minimo stagionale: 68.

Insomma: la Libertas ha il grandissimo pregio di costringere gli avversari a giocare male, a cercare soluzioni avventurose negli ultimi secondi dell’azione e di conseguenza a tirare con poche speranze di fare ‘ciuff’. E forse non è un caso che l’ultima sconfitta – quella rimediata a Cassino il 13 gennaio – sia arrivata al termine di una partita equilibrata, nelle cui pieghe finali furono concessi tiri da tre aperti al giustiziere Gay.

Sistemato quell’aspetto, la Libertas costringe gli avversari a perdere fiducia nei propri mezzi offensivi. Riguardatevi i 40’ di Orzinuovi. Il linguaggio del corpo dei ragazzi d Baldiraghi era quello tipico di chi non riusciva ad esprimere un concetto di pallacanestro accettabile: totale confusione.

Tutti a segno

L’altro aspetto positivo riguarda la distribuzione dei punti segnati sabato ad Orzinuovi. Sono andati a referto 10 giocatori su 11 con il solo Madeo che ha sbagliato il tiro che avrebbe regalato alla Libertas questo fantastico en plein. Gli amaranto di questi tempi sono come un’anguilla che sguscia da tutte le parti: inizia bene Williams (sempre più calato nel suo ruolo di leader tattico della squadra), poi subentra Bargnesi che con le sue zingarate apre le difese. Si accende Allinei, poi ci sono i 4’/5’ di furore di Tozzi. Insomma: questi libertassini spuntano da tutte le parti e disorientano gli avversari. Fratto e Fantoni sono due certezze. Amos Ricci è ormai un giocatore-tifoso o un tifoso-giocatore: pare nato in Venezia e non a Vasto.

La migliore notizia arrivata sabato, però, riguarda Andrea Saccaggi. Il ‘bomber’ di Carrara ha fornito qualche spaccato del giocatore che tutti si aspettano: una tripla siderale delle sue, un canestro fuori ritmo e un arresto e tiro dai sei metri presi dallo scrigno più prezioso delle specialità della casa. Se Saccabomb ingrana, la Libertas può diventare davvero la mina vagante della seconda parte della stagione.

Prova di forza

Sabato tutto è filato via senza sussulti, data la marcata superiorità libertassina. Proprio la supremazia così evidente ha avuto una controindicazione: in attacco talvolta gli amaranto hanno dato l’impressione di gigioneggiare, di alzare il piede dall’acceleratore. Tutto normale quando si è in controllo assoluto della partita. Normale e umano perché era chiaro che Crema, mandata al manicomio con quella difesa d’acciaio, non sarebbe mai rientrata. Poco male, chiudi: ce ne fossero di partite in trasferta vinte di oltre 20 punti e tenendo gli avversari sotto la soglia psicologica dei 50 punti. Adesso – poiché gli esami non finiscono mai – la Libertas deve confermare una volta di più la prossima domenica sul campo di Rieti, altra sfida per nulla semplice anche se la truppa andreazziana ultimamente rende facili le questioni più complicate.


QOSHE - La Libertas ritrova un amico. Se si sveglia anche Saccabomb... - Fabrizio Pucci
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La Libertas ritrova un amico. Se si sveglia anche Saccabomb...

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06.02.2024

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LIVORNO. La Akern Libertas è tornata al lavoro nel primo pomeriggio di ieri con allenamenti individuali alla Palestra Gemini. Il bel successo di Orzinuovi contro Crema è stato già messo in archivio con soddisfazione e il pensiero della truppa è già rivolto alla trasferta di domenica prossima a Rieti. Tuttavia, le buone sensazioni regalate nell’anticipo non sono ancora del tutto evaporate per cui meritano un supplemento di riflessione.

Il tappo

Ci sono alcuni dati che meritano di essere sottolineati. Quello più evidente sono gli appena 49 punti concessi agli avversari che – vale la pena ricordarlo – ne misero 30 nei primi 10’ della partita di andata al PalaMacchia. Il 29% scarso con cui ha sparato a salve la Logiman significa che di fatto sul canestro amaranto era stato messo un tappo. La questione acquisisce ancora più valore se contiamo che appena una settimana prima anche Piombino (attacco letteralmente atomico, quello........

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