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LIVORNO. Scrivi “Bakery Piacenza” e in casa Akern Libertas si apre lo scrigno dei ricordi. Tornano alla mente i frames della finalissima playoff della tarda primavera del 2021. La squadra amaranto, guidata da Garelli, da matricola, sfiorò l’impresa. La serie finì 3-2 per gli Emiliani, allora allenati dal livornesissimo Federico Campanella, ma furono tanti i rimpianti per non aver difeso in gara-3, il break conquistato nella seconda partita. La A2 sfumò in gara-5 in trasferta anche a causa di numerose decisioni arbitrali avverse che frustrarono la rimonta della Libertas.

Di quella squadra, in amaranto, oggi sono rimasti soltanto Forti – che sarà assente perché convalescente – e Ricci. E proprio Amos, lo scintillante Amos ammirato ad Avellino, guiderà la squadra verso la rivincita. Anche Piacenza ha cambiato pelle. E pure ambizioni, visto che adesso naviga a metà classifica con il bilancio in perfetta parità: sei vinte, sei perse.

Cecchini

Nessuno però tra gli Amaranto (sottovaluta l’avversario. Piacenza è reduce da tre successi consecutivi e l’ultima, vera stecca, risale al primo novembre quando ne ha presi 20 al PalaBorsani di Legnano. Da qual giorno la truppa di Coach Salvemini ha trovato la quadratura del cerchio. Ha perso in casa di misura con la mina vagante Crema, ha ceduto solo in volata a Montecatini sponda Gema e poi ha inanellato i tre successi in fila.

La Bakery è squadra atipica che manda cinque uomini in doppia cifra: gli esterni Criconia, Mastroianni, Wiltshire e Maglietti più il centro Besedic. Questo significa che Piacenza si affida molto al tiro alla distanza e meno alle linee interne di passaggio. I biancorossi tirano tantissimo da 3. Pensate: di media 30 volte a partite contro le appena 32 da due punti. Questo significa che se la Libertas difende bene sull’arco ha maggiori probabilità di successo e se gli emiliani vanno in fiducia nelle conclusioni dalla distanza, diventano molto pericolosi.

In salute

La Libertas, al di là del precedente del 2021, ha bisogno della settima vittoria consecutiva in modo da presentarsi domenica prossima in casa della capolista Herons Montecatini con tutta la serenità del mondo. Per farlo deve replicare sul parquet del PalaMacchia (palla a due alle 20,45 arbitri Roberti di Napoli e Marcelli di Roma) la prestazione difensiva esibita domenica ad Avellino.

Le parole di Andreazza

Sereno e carico, il coach ha presentato la sfida di questa sera tenendo alta la soglia dell’attenzione: «Piacenza – ha dichiarato – è una squadra giovane, in salute e ben allenata con una identità di gioco ben precisa. Dovremmo essere bravi a mettere energia per tutta la durata della gara, perché appena abbassi la guardia loro sono pronti a punirti con le loro accelerazioni e il loro tiro da 3 punti. Siamo in un buon momento e in grande fiducia ma serve umiltà e concentrazione per portarla a casa».

Sbandati in festa

Questa sarà anche la notte degli Sbandati, il gruppo più caldo dei tifosi amaranto che festeggiato i 36 anni di esistenza. Il 6 dicembre 1987 infatti, ci fu la loro prima uscita ufficiale da ultras organizzati.


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Libertas d’assalto contro Piacenza. Servono le manette ai loro tiratori

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06.12.2023

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LIVORNO. Scrivi “Bakery Piacenza” e in casa Akern Libertas si apre lo scrigno dei ricordi. Tornano alla mente i frames della finalissima playoff della tarda primavera del 2021. La squadra amaranto, guidata da Garelli, da matricola, sfiorò l’impresa. La serie finì 3-2 per gli Emiliani, allora allenati dal livornesissimo Federico Campanella, ma furono tanti i rimpianti per non aver difeso in gara-3, il break conquistato nella seconda partita. La A2 sfumò in gara-5 in trasferta anche a causa di numerose decisioni arbitrali avverse che frustrarono la rimonta della Libertas.

Di quella squadra, in amaranto, oggi sono rimasti soltanto Forti – che sarà assente perché convalescente – e Ricci. E proprio Amos, lo scintillante Amos ammirato ad Avellino, guiderà la squadra........

© Il Tirreno


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