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ORZINUOVI Rendere facili le cose complicate è peculiarità di pochi. All’esclusivo club delle semplificazioni si è iscritta ufficialmente la Libertas che pur senza brillare ha espugnato in scioltezza il PalaBertocchi di Orzinuovi, casa di quella Logiman Crema che all’andata fece ammattire gli Amaranto al Palamacchia.

Rispetto e tre mesi e mezzo fa gli Amaranto hanno capovolto il mondo. Il 22 ottobre in Via Allende concessero ai ragazzi di Baldiraghi 30 punti nel primo quarto. Ieri sera li hanno inchiodati alla misera cifra di 49 e a un imbarazzante 29% scarso nei tiri dal campo. La Akern ha difeso forte sul perimetro e ha spesso costretto la Logiman ad avventurarsi nel pitturato nel finale dei 24 secondi dell’azione, alla ricerca di un canestro reso pressoché impossibile ora dalle braccia chilometriche di Buca, ora dai centimetri di Fantoni o dai chili di Fratto. La Libertas ha vinto “solo” di 21, perché non è stata troppo fluida in attacco e questo può essere l’unico rammarico di una serata filata via liscia come l’olio. Nulla di preoccupante, quindi: ci mancherebbe altro. È fisiologico perdere brillantezza nella metà campo avversaria quando sotto il proprio canestro vengono dissipate energie a mordere i muscoli.

In altre circostanze (Lissone, Salerno), la Libertas vinse di quasi 40 punti. Ad Orzinuovi è arrivata a metà dell’opera, ma tanto basta per concedersi il lusso di passare una notte da capolista solitaria. E poco importa se il primato in esclusiva avrà la durata di 21 ore. Ciò che conta è essere lassù e aver inviato un messaggio whatsapp alle dirette concorrenti alle primissime piazze.

Vincere in casa di Crema era operazione tutt’altro che banale. Tra l’altro la squadra di Baldiraghi proprio in settimana aveva tamponato la falla aperta dall’infortunio di Graziani con l’arrivo da Cividale del giovane Giacomo Furin che ci ha messo tantissima garra e buona volontà, ma che alla lunga si è dovuto arrendere dinanzi all’esperienza di Fantoni e ai tentacoli di Buca.

La parola “equilibrio” al PalaBertocchi ha avuto un senso soltanto nella prima metà del primo quarto quando per la Libertas avevano acceso il motore in attacco Williams e Fantoni (11 punti su 11 della nei primi 4’). Una volta entrati in ritmo anche gli altri, la partita ha preso una piega ben precisa. La difesa amaranto non ha fatto passare nemmeno uno spillo e Crema ha visto il canestro con il binocolo: unico modo per aumentarne il diametro altrimenti molto vicino a quello della cruna di un ago. La Logiman dal 6’del primo quarto al 4’ del secondo non ha mai segnato dal campo: 7 lunghissimi minuti nei quali la Libertas ha piazzato il break decisivo. Dal 14-15 si è passati al 14-27 e tanti saluti e baci a tutti.

Per la verità gli Amaranto, forse per affinità con Crema, si sono messi a far pasticci in attacco. Così i padroni di casa hanno provato a ricucire lo strappo (21-27). Tuttavia un canestro fuori ritmo di Saccaggi (segnali incoraggianti dal cecchino di Carrara) e cinque punti di fila di Allinei li hanno ricacciati indietro. Il canovaccio della partita a quel punto era chiaro e quasi scontato. La Akern a giocare al gatto con il topo (talvolta pure troppo) e la volenterosa, ma frastornata Logiman niente ha potuto davanti a una squadra i cui protagonisti sembrano le luci dell’albero di Natale: se ne spegne una e se ne accendono tre. Insomma è stato un bel sabato. Per tutti a cominciare dai 50 Sbandati che hanno reso il PalaBertocchi una dependance del PalaMacchia. l

QOSHE - Libertas, un giorno da capolista - Fabrizio Pucci
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Libertas, un giorno da capolista

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04.02.2024

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ORZINUOVI Rendere facili le cose complicate è peculiarità di pochi. All’esclusivo club delle semplificazioni si è iscritta ufficialmente la Libertas che pur senza brillare ha espugnato in scioltezza il PalaBertocchi di Orzinuovi, casa di quella Logiman Crema che all’andata fece ammattire gli Amaranto al Palamacchia.

Rispetto e tre mesi e mezzo fa gli Amaranto hanno capovolto il mondo. Il 22 ottobre in Via Allende concessero ai ragazzi di Baldiraghi 30 punti nel primo quarto. Ieri sera li hanno inchiodati alla misera cifra di 49 e a un imbarazzante 29% scarso nei tiri dal campo. La Akern ha difeso forte sul perimetro e ha spesso costretto la Logiman ad avventurarsi nel pitturato nel finale dei 24 secondi dell’azione, alla ricerca di un canestro reso pressoché impossibile ora dalle braccia chilometriche di Buca, ora dai centimetri di Fantoni o........

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