livorno

cronaca

Vicarello La chiesa di San Jacopo a Vicarello, piccola frazione di Collesalvetti, in provincia di Livorno, è troppo piccola per contenere i dolore di un paese intero, mille persone che si sono raggruppate dentro e fuori dalla piccola parrocchia per salutare Luigi Coclite, 59 anni, uno dei cinque operai morti il 16 febbraio scorso nel cantiere Esselunga di Firenze.

Spiega durante l’omelia il parroco, don Roberto Canale, lo stesso che 25 anni fa aveva spostato Luigi e Simona. «L'amore è più forte della morte. Dunque le mie parole sono tutte rivolte all'amore e non voglio trascinarlo nella rabbia e nello sgomento. Ecco perché non dirò una parola sulla tragedia». Poi però aggiunge: «Se è vero, come dicono i numeri, che ogni anno mille persone muoiono sul lavoro, allora questa è una strage per la quale dovrebbero interrogarsi tutti quelli che si prendono cura del lavoro. Perché non possono essere mille incidenti, ecco perché qualcuno dovrebbe prendersi la responsabilità di chiamarli omicidi sul lavoro». In prima fila ci sono i figli e la moglie dell’operaio, ma anche i colleghi. «Oggi siamo qui per te Luigi – è il messaggio che uno dei colleghi ha il coraggio di leggere dal pulpito – tu eri una di quelle persone in grado di mettere le persone di buon umore. Non tutti sanno che lo ti chiamavamo Leone. Perché ogni volta dicevi: “Ci penso io”. Ecco perché al mondo servono più persone come Luigi. Ciao leone». Poi un lungo applauso e le lacrime.

QOSHE - Morto nel cantiere Esselunga, in mille per l'addio a Luigi Coclite: «Non sono incidenti ma omicidi» - Federico Lazzotti
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Morto nel cantiere Esselunga, in mille per l'addio a Luigi Coclite: «Non sono incidenti ma omicidi»

7 5
24.02.2024

livorno

cronaca

Vicarello La chiesa di San Jacopo a Vicarello, piccola frazione di Collesalvetti, in provincia di Livorno, è troppo piccola per contenere i dolore di un paese intero, mille persone che si sono raggruppate dentro e fuori dalla piccola parrocchia per salutare Luigi Coclite, 59 anni, uno dei cinque operai morti il 16 febbraio scorso nel cantiere........

© Il Tirreno


Get it on Google Play