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cronaca

LIVORNO. Il programma si chiama “The Floor”, un campo da gioco gigante con 100 caselle per altrettanti concorrenti. Un game show nuovissimo, condotto da Ciro Priello e Fabio Balsamo che andrà in onda tutti i martedì, dal 2 gennaio su Rai Due, alle 21,20.

Un programma che ha già riscosso successo all’estero e che promette stessi risultati anche da noi. E' uno show di cultura generale per tutta la famiglia: i protagonisti saranno esperti di una materia. Non necessariamente convenzionale: modi di dire, proverbi, personaggi dei film, monumenti, città, personaggi dei cartoni animati, sport, eventi storici, animali, film, brani musicali e altro ancora. Ogni volta, un concorrente si misurerà sul piatto forte dello sfidante che avrà scelto. Alla fine di ogni puntata, il concorrente che avrà conquistato più riquadri vincerà un premio in denaro, e il concorrente che dopo 6 puntate e 99 duelli riuscirà a conquistare l’intero campo da gioco, si aggiudicherà poi il montepremi di 100 mila euro. Ne resterà insomma, uno solo.

O una sola, come ci auguriamo tutti, facendo il tifo per Greta Marmugi, 32 anni a maggio, conosciuta sui social come GretaGaga Wu (in onore a Lady Gaga), una influencer per gioco da 20 mila follower, che non insegna come andare a scrocco negli alberghi, che non firma panettoni, che non fa tutorial guidando le adolescenti a come farsi in autonomia le punture alle labbra per una bocca più carnosa. Una influencer della porta accanto, livornesissima, che tocca argomenti seri riportando le sue esperienze affinché i giovani sappiano affrontare le proprie fragilità, senza aver paura.

Nella vita reale lavora come corriere per la ditta Bartolini. Prima ha fatto altro per mantenersi dopo essere rimasta sola (entrambi i genitori sono morti troppo presto) e con un fratello più piccolo che aveva da terminare gli studi. Dopo aver fatto lei stessa l’annuncio sui social e attraverso le pagine del Tirreno (dove scriveva suo padre, Renzo Marmugi, la penna del basket) che avrebbe fatto parte del programma televisivo, soddisfatta per l’ennesimo casting positivo ed essere stata intervistata proprio dal giornale della città, molte persone si sono espresse in maniera negativa. Come? Soffermandosi solo sul suo aspetto esteriore, pensando senza conoscerla allo stereotipo di ragazza che sfrutta la propria bellezza per una vita più facile. Commenti cattivi, livorosi, scritti da persone adulte, in teoria mature per non cadere nel banale. Perché le parole hanno un peso e se il destinatario non ha le spalle larghe, possono fare male. Malissimo. La risposta di Greta Marmugi e del suo alter ego GretaGaga è stata pronta. Incisiva. A dimostrazione del suo carattere battagliero.

“Benvenuti nella città dove si protesta per il cyber bullismo e poi, come una ragazza viene accostata alla parola infuencer, automaticamente diventa una gallina, senza cervello e va offesa. Benvenuti nella città dove si protesta a pugno chiuso per le strade, dove siamo tutti “compagni” e “fratelli”, ma dove ci si sente in dovere di criticare gratuitamente una sconosciuta, vostra concittadina, perché prenderà parte a un programma tv. Cari leoni miei, avete avuto la fortuna di trovarvi davanti un muro di cemento armato, una persona a cui puoi dire qualsiasi cosa e non la scalfisci nemmeno con le bombe carta, ma se al posto mio avreste trovato una persona fragile, che magari sta passando un brutto momento e a cui quelle offese farebbero male al punto di compiere gesti estremi, voi come vi sentireste dopo? La penna (o la tastiera in questo caso) può essere piombo o piuma, non sappiamo chi abbiamo davanti, mordiamoci le dita prima di iniziare a scrivere, perché io, vista l’età media di chi ha commentato, potrei essere vostra figlia, e se lo fossi, vorrei proprio vedere come reagireste. Farò il mio percorso televisivo e continuerò a fare il corriere nella mia vita reale, con o senza il vostro consenso. Io so chi sono, chi mi conosce lo sa chi sono, i miei genitori lassù sanno chi sono e sarò sempre io a prescindere dal vostro giudizio”.

Potrebbe bastare. Ma il Tirreno va oltre e ha deciso di incontrala ancora una volta.

Greta, intanto come è arrivata a questa trasmissione?

«Ho già partecipato due volte a L’Eredita’ e la casa di produzione di The Floor è gemellata con Endemol. Hanno visionato un sacco di partecipanti del passato e mi è arrivata la possibilità di un casting, alla sede storica della Rai, quella di Torino. Che, questa estate è andato bene, e che mi porta adesso ancora una volta in televisione».

Lo scopo qual è?

«Un divertimento, esperienze come tante. Ma soprattutto, pur non essendomi laureata, ho sempre mantenuto tanti interessi. Diciamo che ho una buona cultura generale e aborro l’equazione secondo la quale, una persona gradevole esteticamente, debba essere stupida. Non ho mai mai provato a fare la velina o ruoli simili, non rientra in quello stereotipo che avevano previsto per i propri figli sia mio padre Renzo (la firma di punta del basket livornese del Tirreno per tanti anni, un nome apprezzato in tutta Italia, ndr) e mia madre. Siamo stati educati guardando altro. Ero bella anche da piccola, molti conoscenti ed amici spingevano i miei a farmi entrare nel mondo delle pubblicità. Ma loro, non hanno mai voluto. Specialmente mamma».

Diciamo che comunque, le occasioni non le sarebbero mancate una volta diventata adulta

«Diciamo di no. Gente ricca di famiglia, ma anche un paio di calciatori famosi di cui non faccio il nome perché uno adesso è anche sposato. Se stai con una persona, lo devi fare per amore, non per rincorrere notorietà, prestigio e privilegi. Infatti sono fidanzata con una persona normalissima ma che amo».

Poi ha conosciuto il mondo delle discoteche, fa la ragazza immagine, ha fatto pubblicità per dei vini nella zona di Bolgheri

«Come secondo lavoro certo; collaboro ad esempio con Radio Stop, faccio serate nel fine settimana perché nella vita normale lavoro dal lunedì al venerdì. Giorni in cui mi alzo alle 5,30 di mattina, col furgone arrivo per le 6 alla sede Bartolini di Collesalvetti, carico il mezzo, alle 10 comincio il giro che termino alle 17. Si consegna il plico da poche decine di grammi per arrivare a pacchi molto pesanti. Faccio le solite cose che riesce a fare un uomo. Guadagno bene ed è perfetto per fare cosa mi piace nel fine settimana, potendo trascorrere molto tempo insieme al mio compagno. Mi sento libera e realizzata».

Qualcuno le dice pure che il suo aspetto è reso possibile dalla chirurgia estetica

«Assolutamente no. Nulla da dire a chi ne fa ricorso, ma io sono così al naturale. Come tutte le donne, però, non rinuncio al vezzo di truccarmi».

Ha un sacco di tatuaggi sul corpo. Quanti sono?

«Ho perso il conto, ormai il cinquanta per cento è spazio occupato. Il primo lo feci a 18 anni perché babbo non voleva firmare l’autorizzazione e dovetti aspettare la maggiore età. Fu doloroso perché scelsi un punto particolare: il bacino. Poi ne sono seguiti altri. Tutti sul corpo. Non visibili se mi vesto normalmente. Chi mi ha conosciuto ai tempi che facevo la hostess per il Livorno allo stadio, lo sa bene. Tutti questi tatuaggi mi permettono di far parte di Charlie danger, una agenzia a livello mondiale che ha tutte modelle tattoo ed a volte propone servizi interessanti».

Ha più animali, tribali o fiori?

«Il nome di mamma, fu il primo. La gamba destra, invece è leopardata. Ma molti sono scritte, ricordi impressi, come una lettera che mi dedicò babbo e con la sua calligafia perfettamente copiata sulla pelle nuda. Oppure frasi particolari di canzoni come la Cura di Battiato, o “ognuno è fabbro della sua sconfitta e ognuno merita il suo destino” da un testo bellissimo di De Gregori. Cose che mi legano ad un genitore che non c’è più».

Il suo rapporto con un padre giornalista andato via troppo presto che doveva occuparsi di due figli piccoli

«Molti apprezzano ancora Renzo Marmugi per la sua penna arguta. Scriveva di sport, la sua passione, ma avrebbe saputo scrivere anche di altro. Non ci voleva parcheggiare come diceva lui, ed allora io 10 anni, mio fratello Vittorio 8, andavamo ogni domenica a vedere tutte le partite di basket in trasferta. In auto assieme a Massimo Brachini».

Un diploma all’istituto alberghiero di Pisa messo nel cassetto, a 21 anni è rimasta sola, senza parenti vicini. C’era da rimboccarsi le maniche, cominciare a lavorare per pagare le utenze, comprare da mangiare, permettere a suo fratello di pensare solo a studiare e laurearsi poi all’accademia di Bell Arti

«Facendo la barista diurna ma anche di notte. Adattandomi per un periodo a fare la badante a una persona autosufficiente. Potevo scegliere di sicuro vie più facili, ma ho preferito lavare pure i pappagalli e andare a testa alta. Nel frattempo, per arrotondare, anche in discoteca nei fine settimana».

E veniamo al presente e le critiche piovute da qualcuno su fb

«L’ho spiegato scrivendo il mio sfogo. Qualcuno critica la mia attività su Instagram. Su questi canali, parlo di cose serie. Come l’anoressia, di cui ho sofferto per due anni dopo la morte di babbo. Una malattia vigliacca, non visibile. Spiego in questo caso ai ragazzi che se hanno un problema o conoscono chi può averlo, di non aver paura a chiedere aiuto ad uno psicologo. Fare come ho fatto io, riprendendomi alla fine la mia vita. Non parlo di cose futili ed effimere. Pensare di essere utile anche ad una sola persona, mi fa bene all’anima».

Corriere da cinque anni. Le pesa?

«Mi piace un sacco. Si conosce tanta gente, è un po’ come essere un postino. Con tante persone diventa un appuntamento ciclico. Come quando porti il cibo per animali. Signore che ti accolgono col sorriso e il cane che ti viene incontro scodinzolando aspettando una carezza. Occasioni per fare due chiacchiere e non perdere mai di vista il contatto umano. A volte ad una persona anziana, basta una conversazione di due minuti e gli riempi la giornata. Basta poco, basta volere».

La trasmissione è registrata. Ci può dare anticipazioni?

«Non posso. Ma seguirlo, ne varrà la pena. Come si dice a Livorno, è parecchio ganzo».

QOSHE - GretaGaga, la Lady Gaga di Livorno risponde agli haters e si racconta - Flavio Lombardi
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GretaGaga, la Lady Gaga di Livorno risponde agli haters e si racconta

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02.01.2024

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LIVORNO. Il programma si chiama “The Floor”, un campo da gioco gigante con 100 caselle per altrettanti concorrenti. Un game show nuovissimo, condotto da Ciro Priello e Fabio Balsamo che andrà in onda tutti i martedì, dal 2 gennaio su Rai Due, alle 21,20.

Un programma che ha già riscosso successo all’estero e che promette stessi risultati anche da noi. E' uno show di cultura generale per tutta la famiglia: i protagonisti saranno esperti di una materia. Non necessariamente convenzionale: modi di dire, proverbi, personaggi dei film, monumenti, città, personaggi dei cartoni animati, sport, eventi storici, animali, film, brani musicali e altro ancora. Ogni volta, un concorrente si misurerà sul piatto forte dello sfidante che avrà scelto. Alla fine di ogni puntata, il concorrente che avrà conquistato più riquadri vincerà un premio in denaro, e il concorrente che dopo 6 puntate e 99 duelli riuscirà a conquistare l’intero campo da gioco, si aggiudicherà poi il montepremi di 100 mila euro. Ne resterà insomma, uno solo.

O una sola, come ci auguriamo tutti, facendo il tifo per Greta Marmugi, 32 anni a maggio, conosciuta sui social come GretaGaga Wu (in onore a Lady Gaga), una influencer per gioco da 20 mila follower, che non insegna come andare a scrocco negli alberghi, che non firma panettoni, che non fa tutorial guidando le adolescenti a come farsi in autonomia le punture alle labbra per una bocca più carnosa. Una influencer della porta accanto, livornesissima, che tocca argomenti seri riportando le sue esperienze affinché i giovani sappiano affrontare le proprie fragilità, senza aver paura.

Nella vita reale lavora come corriere per la ditta Bartolini. Prima ha fatto altro per mantenersi dopo essere rimasta sola (entrambi i genitori sono morti troppo presto) e con un fratello più piccolo che aveva da terminare gli studi. Dopo aver fatto lei stessa l’annuncio sui social e attraverso le pagine del Tirreno (dove scriveva suo padre, Renzo Marmugi, la penna del basket) che avrebbe fatto parte del programma televisivo, soddisfatta per l’ennesimo casting positivo ed essere stata intervistata proprio dal giornale della città, molte persone si sono espresse in maniera negativa. Come? Soffermandosi solo sul suo aspetto esteriore, pensando senza conoscerla allo stereotipo di ragazza che sfrutta la propria bellezza per una vita più facile. Commenti cattivi, livorosi, scritti da persone adulte, in teoria mature per non cadere nel banale. Perché le parole hanno un peso e se il destinatario non ha........

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