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LIVORNO. Una cerimonia sobria ma solenne allo stesso tempo nei saloni di

rappresentanza del Palazzo del Governo, nella quale il Prefetto, Paolo D’Attilio, ha ricevuto i "magnifici sette", coloro i quali hanno ricevuto le onorificenze dell’Ordine "Al Merito della Repubblica Italiana" (Omri) conferite dal Capo dello Stato. Ha aperto il suo discorso citando alcuni argomenti che gli stanno a cuore, prendendo spunto dal recente discorso del Pontefice ai Prefetti sull’accoglienza e sulla sicurezza.

«Siamo reduci da un periodo critico come quello della pandemia, ma abbiamo tanto lavorato. È arrivata ieri (martedi, ndr) un ’altra nave Livorno con dei migranti. Compito mio, assieme ai sindaci di Livorno, Piombino e Sassetta, è quello di favorire l’integrazione di queste persone, che non sono solo numeri, nel tessuto sociale affinché non intraprendano brutte vie. Abbiamo lavorato bene. E lo abbiamo continuato a fare anche guardando al tema della sicurezza, facendo tra anello di congiunzione fra Stato e territorio, chiedendo l’aiuto dell’esercito con i quindici paracadutisti utilizzati a presidio e scoraggiare chi agisce nell’ombra. La statistica del Sole 24 Ore che ci dava maglia nera nelle statistiche del furto di scooter, mi fece sobbalzare. E mi feci fornire i dati. Venivano confrontati con l’anno precedente, quelli relativi al Covid. Ed è chiaro che in questo modo, tutto si falsa. Ad oggi, posso dire che la comparazione 1 gennaio/19 dicembre 23, con il medesimo periodo dell’anno scorso, i numeri sono in calo. Non significativo, ma quanto basta per dare una fotografia più

consona. E di questo ringrazio le forze dell’ordine».

A conclusione, D’Attilio, ha colto l’opportunità per formulare alle autorità presenti, gli auguri per le festività natalizie, dando inizio alla consegna delle

onorificenze dell’ordine. Un ordine nato nel 1952, quando presidente era

Luigi Einaudi. È così stato insignito della carica di Ufficiale, quarto grado onorifico partendo dal più alto nella scala di importanza (il massimo è quello di Cavaliere di Gran Croce), il Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri Francesco Buscaino, mentre gli altri sei potranno fregiarsi del titolo di Cavaliere della Repubblica. Una formazione composta dalla dottoressa Susanna Cenerini, il dottor Leonardo Gonnelli, il dottor Alessandro Parlanti, il Maresciallo Maggiore dell’Arma dei Carabinieri Americo Tuccini, il Luogotenente Carica Speciale dell’Arma dei Carabinieri, Salvatore Veccia ed Ivo Grossi autista dell’Accademia

Navale. Emozionato Leonardo Gonnelli. «Il sindaco ci aveva avvisato,

l’iter è partito da una sua iniziativa che ha richiesto verifiche opportune. Un riconoscimento inatteso che inorgoglisce il sottoscritto, ma anche gli altri due dirigenti del comune: Susanna Cenerini dell’avvocatura civica e Alessandro Parlanti capo dipartimento del settore entrate. Uno stimolo per tutti noi a dare ancora di più nel nostro lavoro per il bene della nostra Livorno».

QOSHE - Il prefetto di Livorno riceve sei Cavalieri e un Ufficiale. Ecco chi sono i premiati - Flavio Lombardi
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Il prefetto di Livorno riceve sei Cavalieri e un Ufficiale. Ecco chi sono i premiati

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21.12.2023

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LIVORNO. Una cerimonia sobria ma solenne allo stesso tempo nei saloni di

rappresentanza del Palazzo del Governo, nella quale il Prefetto, Paolo D’Attilio, ha ricevuto i "magnifici sette", coloro i quali hanno ricevuto le onorificenze dell’Ordine "Al Merito della Repubblica Italiana" (Omri) conferite dal Capo dello Stato. Ha aperto il suo discorso citando alcuni argomenti che gli stanno a cuore, prendendo spunto dal recente discorso del Pontefice ai Prefetti sull’accoglienza e sulla sicurezza.

«Siamo reduci da un periodo critico come quello della pandemia, ma abbiamo tanto lavorato. È arrivata ieri (martedi, ndr) un ’altra nave Livorno con dei migranti. Compito mio, assieme ai sindaci di Livorno, Piombino e........

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