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LIVORNO Una enorme montagna di rifiuti sono stati estratti dai locali interni della Torre della Cigna. Nel primo pomeriggio di venerdì 12 aprile, da alcuni terrazzi disposti lateralmente ed ai piani superiori rispetto al primo blocco, quello cioè a mattoncini marroni, gli operai all’interno continuavano a gettare rifiuti come se non ci fosse un domani. Tutta roba che terminava il volo sul solaio della prima struttura e che presumibilmente sarà in un secondo tempo rimossa e spostata, sommandosi a quel che si vede già a terra.

Passando lungo via degli Acquedotti, appena sceso il cavalca ferrovia e procedendo in direzione della rotatoria, per decine di metri, e per tutta la lunghezza di quella parte del palazzo non c’è spazio che sia libero da rifiuti.

Una catasta alta mediamente tre metri. Vi si nota di tutto un po’. Da rottami di mobilia, a gommapiuma, materassi interi, divani, resti di elettrodomestici come cucine economiche o lavatrici, ma anche scheletri e monitor di apparecchi televisivi. Rifiuti mescolati fra loro che dovranno anche essere selezionati perché non hanno neppure il medesimo codice. Le apparecchiature elettriche ed elettroniche infatti, sono caratterizzate dalla loro elevata tossicità per l’ambiente e per la non biodegradabilità. Sono tuttavia ricche di metalli come rame, ferro, argento, oro e piombo, che possono essere riciclati e riutilizzati.

Per lungo tempo il materiale è rimasto all’interno dei locali ormai abbandonati dopo lo sgombero pacifico dall’occupazione nell’aprile di tre anni fa.

I lavori verso la ristrutturazione cominciano proprio col liberare i locali. La società “Ad casa” lo scorso dicembre è diventata nuova proprietaria della Torre, con un progetto di recupero ed opere consistenti, che porterà ad ospitare appartamenti, negozi e anche un albergo. Nello specifico, il progetto di massima non dovrebbe scostarsi da una sessantina di appartamenti rispettosi del risparmio energetico e su soluzioni a basso impatto ambientale, un albergo da un’ottantina di camere e una parte del piano terra che sarà invece destinata a commerciale senza attività a di vendita di generi alimentari. Parcheggi nei due piani interrati.

È’ stata interpellata Aamps, che però non è stata ancora contattata per programmare l’intervento di rimozione. Probabilmente, perché ciò avvenga, servirà ancora qualche giorno. Giusto il tempo di liberare completamente gli interni.

Osservate le immagini, il sindaco è intervenuto: «Quell’immobile lo abbiamo liberato e restituito al proprietario sgombrandolo dagli occupanti senza usare la forza. È chiaro che il privato debba adesso cominciare ad eseguire gli interventi primari propedeutici al recupero di tutto l’immobile. Cominciando da mettere a bilancio la spesa che servirà per smaltire i materiali».

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Livorno, nel parcheggio della Torre della Cigna spunta una montagna di rifiuti

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13.04.2024

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LIVORNO Una enorme montagna di rifiuti sono stati estratti dai locali interni della Torre della Cigna. Nel primo pomeriggio di venerdì 12 aprile, da alcuni terrazzi disposti lateralmente ed ai piani superiori rispetto al primo blocco, quello cioè a mattoncini marroni, gli operai all’interno continuavano a gettare rifiuti come se non ci fosse un domani. Tutta roba che terminava il volo sul solaio della prima struttura e che presumibilmente sarà in un secondo tempo rimossa e spostata, sommandosi a quel che si vede già a terra.

Passando lungo via degli Acquedotti, appena sceso il cavalca ferrovia e procedendo in direzione della rotatoria, per decine di metri, e per tutta la........

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