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LIVORNO. Il suo nome è Leonardo Buchignani, ed è un giovane livornese di 26 anni laureato in scienze motorie e pure massaggiatore professionista. Cosa c’è di strano? Che dopo un casting mostruoso, è rientrato fra i 30 massaggiatori in tutta Italia selezionati per assistere artisti e tutto il personale addetto, in occasione del prossimo Festival di Sanremo.

Già questo, basterebbe per attirare l’attenzione del lettore. Ma si va oltre. Leonardo è anche un giovane arbitro, con una carriera alle spalle di dieci anni, attualmente utilizzato su palcoscenici in cui i novanta minuti che vedono impegnati i giocatori di calcio sul terreno di gioco, valgono per il campionato di Eccellenza. Una promessa della sezione “Baconcini” che ha tradizione da vendere, presieduta da Marco Bolano.

Di lui, ancora in tanti ricordano l’autorevolezza dimostrata durante il match davanti a 8 mila spettatori, tra Grosseto e Fiorentina nel periodo estivo del 2023, disputato allo “Zecchini” e un Amrabat che in settembre sarebbe poi passato al Manchester United, in vena di far rissa con un avversario dopo un normale fallo di gioco: «Diamoci una calmata, si tratta di una amichevole ed è da sciocchi litigare». Parole pronunciate con quella faccia un po’ così. Che da una parte tende a stemperare gli animi, e dall’altra diventa un avvertimento prima di prendere provvedimenti disciplinari. Tutto si calmò in un amen e la mimica fu apprezzata anche da chi era sugli spalti in qualità di tutor. Una bella promessa insomma, alla quale il mondo sportivo augura di arrivare fino al massimo livello. È un figlio d’arte. Il padre Nicola, infatti, toccò la Promozione, per arrivare alla serie A di calcio a cinque. E così, mentre ci sono ex glorie del mondo arbitrale come Giorgio Niccolai (una carriera splendida come guardalinee internazionale, ndr) che si “accontentano” per gioco ormai da anni di fare un Sanremo al Goldoni, ecco che Leonardo in una veste lavorativa, Sanremo, quello vero, lo toccherà per davvero.

Una continua evoluzione, una corsa che in breve tempo, ha portato questo ragazzo a salire i gradini cinque per volta. Da soli otto mesi con l’abilitazione alla professione in tasca, ecco che si presenta una ribalta come Sanremo.

«Mi sono formato alla scuola leader di massaggio professionale, la Diabasi, che è sponsor ufficiale - dice - e che prevede una assistenza a cantanti e tutti gli altri personaggi, presso il villaggio che sarà allestito ed avrà base a villa Ormond, un chilometro circa dal teatro Ariston. Ci saremo noi, le televisioni, trucco e parrucco, un sacco di stanze dedicate per curare la privacy degli ospiti e degli artisti in gara. Una zona pulsante, che ogni giorno si riempirà di persone che hanno a che fare con il festival. I cantanti e tutti coloro che avranno da calcare il palco, se ne avranno necessità, verranno anche a farsi un massaggio per il viso o un semplice massaggio rilassante».

Ma come si è resa possibile questa opportunità?

«Sono state fatte selezioni. Per il nord a Milano, per il sud a Bari, per il centro a Firenze. Scegliendo i migliori 30. Toscani siamo in sei. Tre maschi, tre femmine. Due da Firenze, due da Grosseto, uno da Lucca e il sottoscritto da Livorno».

Il criterio per arrivare alla scelta?

«Valutazione del massaggio, delle tecniche, l’uso dei prodotti e la professionalità a 360 gradi. Come ci si propone e ci si relaziona. Su un lettino sai di doverti trovare personaggi che possono avere caratteri ed esigenze diverse. L’approccio che va bene con un individuo, può non essere uguale quando ti rapporti con un altro. Direi che mi è stato in questo caso di estremo aiuto essere anche un arbitro di calcio ed aver sempre cercato di acquisire i valori che chi svolge questo ruolo, deve avere. Una vera palestra di vita».

L’organizzazione ha previsto di dividere queste trenta persone in due gruppi da quindici. Metà faranno i primi tre giorni, gli altri le serate finale. Leonardo non sa ancora quando sarà chiamato a prestare la sua opera. Ma è uguale. L’importante è esserci.

«Emozione unica, prestigiosa dal punta di vista lavorativo e di pubblicità personale. Potrebbe essere un bel trampolino di lancio, lungo il mio percorso”. Preparatore atletico, anche. Che lavora al Circolo Tennis della Libertas Sport invia dei Condotti Vecchi, all’interno del quale ha anche uno studiolo “per ora sono attrezzato così, ma è tutto in divenire e non è escluso che fra qualche tempo riesca anche ad attrezzarmi meglio».

Gli chiedi chi vorrebbe massaggiare se potesse scegliere, e lui mostra idee chiare. «Fra gli artisti in gara, senza dubbio, Elisa». Ma poi, alza il tiro, perché tanto sognare non costa nulla. «Come dire di no per esempio, al direttore artistico, Amadeus? Un grande personaggio che mi ha sempre fatto tanta simpatia. Ed a ruota, ma non per secondo, il suo fraterno amico Fiorello. Penso che ritrovarmi con lui sdraiato in posizione rilassata mentre magari parla, fa battute e scherza, sarebbe il massimo per uno che viene da Livorno e che come pochi altri, saprebbe cogliere al volo il suo senso dell’ironia».

Non ha ancora fatto il festival, ma è già un vincitore. E chissà, che grazie ad un suo particolare massaggio, una interpretazione possa apparire più bella o una battuta di Amadeus possa far passare questa edizione fra le più riuscite della sua storia.

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QOSHE - Un massaggio alle star di Sanremo: ora per livornese Leonardo Buchignani il sogno è realtà - Flavio Lombardi
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Un massaggio alle star di Sanremo: ora per livornese Leonardo Buchignani il sogno è realtà

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07.01.2024

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LIVORNO. Il suo nome è Leonardo Buchignani, ed è un giovane livornese di 26 anni laureato in scienze motorie e pure massaggiatore professionista. Cosa c’è di strano? Che dopo un casting mostruoso, è rientrato fra i 30 massaggiatori in tutta Italia selezionati per assistere artisti e tutto il personale addetto, in occasione del prossimo Festival di Sanremo.

Già questo, basterebbe per attirare l’attenzione del lettore. Ma si va oltre. Leonardo è anche un giovane arbitro, con una carriera alle spalle di dieci anni, attualmente utilizzato su palcoscenici in cui i novanta minuti che vedono impegnati i giocatori di calcio sul terreno di gioco, valgono per il campionato di Eccellenza. Una promessa della sezione “Baconcini” che ha tradizione da vendere, presieduta da Marco Bolano.

Di lui, ancora in tanti ricordano l’autorevolezza dimostrata durante il match davanti a 8 mila spettatori, tra Grosseto e Fiorentina nel periodo estivo del 2023, disputato allo “Zecchini” e un Amrabat che in settembre sarebbe poi passato al Manchester United, in vena di far rissa con un avversario dopo un normale fallo di gioco: «Diamoci una calmata, si tratta di una amichevole ed è da sciocchi litigare». Parole pronunciate con quella faccia un po’ così. Che da una parte tende a stemperare gli animi, e dall’altra diventa un avvertimento........

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