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Livorno «Sono le 17, sono aperta da stamani alle 6 e in cassa ho 150 euro: questo per dire che da questa piazza non passa più nessuno, c’è solo una grande desolazione e la totale mancanza di eventi, mercatini, iniziative». Qui piazza XX Settembre, lei è Elisabetta Merlini, titolare del bar l’Angolo del Caffè. È una delle tante voci tra commercianti e residenti della storica piazza del centro che reclamano attenzione. Gridano aiuto, soprattutto i negozianti: «Qui rischiamo tutti di chiudere, basta guardarsi intorno per vedere quante sono le saracinesche abbassate: di questo passo tutte le attività sopravvissute come la mia muoiono e si lascia la zona nel degrado più totale», rincara Roberta Del Guerra dietro al bancone di Ostrich. Punta il dito contro l’attuale amministrazione per la mancanza di attenzione. Di eventi. «È due anni che ci promettono un mercato bisettimanale ma niente e qui non c’è più alcun passaggio. Sembrano esistere solo due rioni oggi». Basta guardarsi intorno per vedere i tanti negozi chiusi con cartelli vendesi o affittasi. Anche la libreria non ce l’ha fatta. «Si fa veramente fatica: ci sentiamo abbandonati, non passa più nessuno da qui», tanta amarezza anche da Irene Foscoli da 26 anni al Bar Piazza XX .

La protesta è generale in quello che un tempo era il tempio del Mercatino americano, con gente che arrivava da tutta Italia. Il passato è in un cassetto per carità. Così vengono anche rimpianti i vari mercati dei fiori, dello street food, del vintage di un tempo.

Il presente fa tremare Elisa Andorlini del negozio di abbigliamento Twenty Place: «Qui si fanno i miracoli tutti i giorni per andare avanti ma adesso siamo allo stremo: ci hanno tolto anche il mercato vintage, ancora non abbiamo il mercato bisettimanale come ci avevano promesso dal Comune».

C’è rabbia. Più che altro frustrazione: «Vorrei rivedere questa piazza come ieri - in scia Gaetano Mancuso del negozio Tim - Vorrei che la natura mercatale di questa piazza fosse mantenuta, per mantenere la piazza viva. Il Ccn in passato aveva acceso una luce sulla piazza ma adesso è stata spenta». Così anche per il collega Enrico Bargelli: dal 2009 lui ha il suo negozio “Red”: «Questa piazza ha bisogno di essere rivitalizzata, io farei metà parcheggio e metà mercato».

Ci sono anche alcuni residenti che vogliono dire la loro: «Io qui ci sono nata - dice Gabriella Galatolo con i suoi 80 anni - e la vorrei rivedere più viva, con un bel mercato». Annuisce il marito Roberto Leonardi, ex artigiano orafo. D’accordo anche Bruna Giannoni: «Il Mercatino americano dava lavoro a tutti in piazza, ora è uno schifo». Lida Rossi, la storica edicolante della piazza per 23 anni e il marito Felice Colaciello definiscono oggi la piazza «un mortorio». Anche Biagio Chiesi, presidente di Toscana Arte è un residente: «Perché hanno spostato tutto a Porta a Mare? Col gruppo dei pittori facevamo iniziative in piazza e vorremmo riprenderle. Con la cultura si batte il degrado». A chiudere Stefania D’Echabur: in piazza ci vive. Parla a nome del Ccn e del consiglio di zona 2 di cui fa parte: «La piazza rispetto a prima è tornata tranquilla, almeno di giorno grazie al Ccn e alla Municipale nelle persone dei dirigenti Vaccai e Pedini». Poi racconta quello che definisce l’abbandono della piazza. «Scarsa illuminazione la sera, gente strana che gira e urla tutta la notte e sul mercato bisettimanale sono due anni che ci prendono in giro, le associazioni di categoria hanno dato ok da più di un anno». D’Echabur sul mercato vintage: «È nato in piazza XX con Nogarin e Saller e hanno smesso di farcelo fare per poi farlo a Porta a Mare a cadenza fissa e ora in Venezia». E conclude: «Salvetti chiamò a raccolta tutte le forze lavoro cittadine e i Ccn, promise davanti a addetti ai lavori e stampa che avrebbe riqualificato piazza XX Settembre iniziando con il riportare il mercatino americano: solo parole».l




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QOSHE - «Piazza XX sta morendo, aiutateci». Commercianti e residenti protestano - Francesca Suggi
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«Piazza XX sta morendo, aiutateci». Commercianti e residenti protestano

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11.04.2024

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Livorno «Sono le 17, sono aperta da stamani alle 6 e in cassa ho 150 euro: questo per dire che da questa piazza non passa più nessuno, c’è solo una grande desolazione e la totale mancanza di eventi, mercatini, iniziative». Qui piazza XX Settembre, lei è Elisabetta Merlini, titolare del bar l’Angolo del Caffè. È una delle tante voci tra commercianti e residenti della storica piazza del centro che reclamano attenzione. Gridano aiuto, soprattutto i negozianti: «Qui rischiamo tutti di chiudere, basta guardarsi intorno per vedere quante sono le saracinesche abbassate: di questo passo tutte le attività sopravvissute come la mia muoiono e si lascia la zona nel degrado più totale», rincara Roberta Del Guerra dietro al bancone di Ostrich. Punta il dito contro l’attuale amministrazione per la mancanza di attenzione. Di eventi. «È due anni che ci promettono un mercato bisettimanale ma niente e qui non c’è più alcun passaggio. Sembrano esistere solo due rioni........

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