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LIVORNO «Qui progettiamo il nostro futuro e anche quello della città». Ci tengono a dirlo con grande orgoglio gli studenti delle classi quinte. Sono i futuri geometri del Buontalenti di via Zola.

Mostrano con soddisfazione il frutto del progetto e dei laboratori fatti con i compagni delle prime classi. Quinta A e quinta B, insieme a prima A e prima B. I “grandi” vestono i panni dei docenti e i compagni più piccoli li seguono: insieme simulano strutture portanti di edifici, realizzano casseri in miniatura, cemento, calcestruzzo, il processo del disarmo. E ancora i disegni a mano libera per riprodurre in prospetto e in prospettiva l’edificio del Geometri-Cecioni; un’area a verde pubblico, la pensano, la arredano. Uno spunto da dare alla città, alle istituzioni. Il progetto “Cose da grandi” è un successo. I genitori sono a scuola per vedere i risultati di questa attività.

«Il progetto nasce con la volontà di far sperimentare agli alunni delle prime la vera essenza della scuola che hanno scelto, ovvero il creare e progettare cose da grandi, cioè cose che faranno una volta concluso il percorso e poi avviati alla professione, oppure al mondo universitario», a fare il punto è il prof David Querci, referente di plesso. Dai banchi di scuola alla volontà di ridisegnare la città in cui si vive. «Gli studenti nel futuro daranno il loro contributo alla città, con interventi di natura edilizia, restauri, progetti di parchi pubblici: e noi li accompagniamo», continua.

Sei gruppi laboratoriali che lavorano insieme in quella scuola che festeggia l’aumento delle iscrizioni e la creazione, nel prossimo anno scolastico, di ben 3 classi prime. Girare per le classi coinvolte nel progetto e toccare con mano una scuola che investe. In laboratori. In didattica. In progetti come spiega anche la prof Ilaria Guerri che insegna le materie tecniche

«Questo progetto è il risultato di sei laboratori dove i ragazzi di quinta hanno fatto da docenti a quelli di prima – spiega – Quello di estimo con la progettazione del parco pubblico, quello di modellismo con la riproduzione in scala di una trave in cemento armato, topografia con rilievo altimetrico e rilievo planimetrico, il progetto 3 D nel laboratorio di informatica e il laboratorio di disegno dal vero con prospettiva e prospetti».

È un cantiere in corso. Di idee. Di progettualità. E fuori, in cortile, il cantiere invece è reale. È il luogo dove i ragazzi fanno pratica. Imparano la gestione del cantiere e della sicurezza. Ci sono impalcature, c’è un edificio in costruzione.

E la scuola ne va fiera dei suoi laboratori esterni. «Questa è la riproduzione in scala della Cupola del Brunelleschi», mostra il tecnico di laboratorio, Eugenio Moschella all’interno del laboratorio di modellismo e costruzioni.

Poi ne salta agli occhi un altro. In compensato. È la piazza Grande storica, quella senza il nobile interrompimento. «Realizzare il progetto Cose da Grandi con i ragazzi di prima è stato molto stimolante – dice Andrea Neri di quinta , sezione B- Questa scuola anche grazie ai suoi laboratori mi ha dato le basi per capire cosa voglio fare da grande. Grazie ai progetti tra l’istituto e altre realtà europee sono stato un mese a Malaga a fare pratica in uno studio di design». E guardando al futuro ribadisce insieme al compagno Christian Del Santo quanto sia importante mantenere la sede di via Zola, i suoi laboratori. «La nostra è una professione importante e fondamentale per cui serve studiare in una struttura idonea con tutti i laboratori necessari, senza sacrificarne alcuno. E questi spazi sono essenziali per il futuro della scuola stessa e per la professione». E aggiungono: «Meglio una scuola con numeri più piccoli». Mentre i “grandi” parlano di disarmo, di calcestruzzo, di come si realizzano i casseri nella classe di prima B ci si è concentrati sulla realizzazione di un parco pubblico. «Abbiamo usato programmi specifici per realizzare tutto questo: sarebbe bello dare uno spunto per realizzarlo in città», dice la studentessa Ginevra Bacci. Entusiasta anche la compagna Anastasia Purdyk

Gli alunni all’interno del parco collocano un laghetto, l’area pic nic, il bar, l’area giochi e tanti alberi. «Questi progetti - chiude il prof di Costruzioni, ambienti e territorio (Cat) Mattia Scalabrelli - consentono ai ragazzi di mettere in pratica quello che studiano e contemporaneamente scoprire l’ambiente e il territorio».l


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A Livorno gli studenti del Geometri Buontalenti diventano prof: «Qui progettiamo la città del futuro»

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28.02.2024

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LIVORNO «Qui progettiamo il nostro futuro e anche quello della città». Ci tengono a dirlo con grande orgoglio gli studenti delle classi quinte. Sono i futuri geometri del Buontalenti di via Zola.

Mostrano con soddisfazione il frutto del progetto e dei laboratori fatti con i compagni delle prime classi. Quinta A e quinta B, insieme a prima A e prima B. I “grandi” vestono i panni dei docenti e i compagni più piccoli li seguono: insieme simulano strutture portanti di edifici, realizzano casseri in miniatura, cemento, calcestruzzo, il processo del disarmo. E ancora i disegni a mano libera per riprodurre in prospetto e in prospettiva l’edificio del Geometri-Cecioni; un’area a verde pubblico, la pensano, la arredano. Uno spunto da dare alla città, alle istituzioni. Il progetto “Cose da grandi” è un successo. I genitori sono a scuola per vedere i risultati di questa attività.

«Il progetto nasce con la volontà di far sperimentare agli alunni delle prime la vera essenza della scuola che hanno scelto, ovvero il creare e progettare cose da grandi, cioè cose che faranno una........

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